Un Salone del Popolo stracolmo a Recanati per la conferenza di Roberto Mancini sull’Altraeconomia promossa dall’Associazione AltraEco
Il 14 aprile si è svolto il terzo appuntamento del ciclo di conferenze promosso dall’Associazione Altra Eco sui temi dell’Altra Economia. L’incontro, molto partecipato, è stato introdotto da una ampia e approfondita relazione di Roberto Mancini, docente di Filosofia all’Università di Macerata.
Dopo aver analizzato i disastri prodotti dall’attuale sistema capitalistico, “nocivo all’umanità e alla natura”, Mancini ha proposto una mappa del cambiamento. Il sistema dominante – ha detto - ha instaurato non tanto una economia di mercato, quanto una società di mercato, basata sul presupposto (il “mito originario”) che l’uomo è un essere aggressivo ed egoista, competitivo per natura. Noi, invece, siamo nati per una vita vera basata sulle relazioni interpersonali.
La civiltà del mercato totale, che fabbrica povertà e schiavitù, va combattuta. L’attuale sistema economico va cambiato.
Per realizzare questi obiettivi Mancini ha proposto tre svolte interconnesse:
- 1) La prima è una svolta spirituale (non necessariamente religiosa), che supera il capitalismo traendo ispirazione e alimento dalle principali culture del mondo;
- 2) La seconda è una svolta metodologica; analizzando i modelli di economia alternativa (dal modello di Gandhi a quello di Olivetti), Mancini ha proposto un modello integrato che permette un’altra visione dell’economia e una riorganizzazione dell’attuale sistema capitalistico;
- 3) La terza è una svolta culturale e politica. Richiede un movimento corale determinato a elevare la democrazia, portandola all’altezza della dignità umana e del bene comune. Presuppone quindi una politica che sviluppi la democrazia, ma attraverso la prassi della giustizia restitutiva dei diritti.
È questa la via del cambiamento, ha concluso Mancini. È una via che si basa sulle persone che si ricordano della loro umanità: la cura per le persone conferisce forma umana all’azione. È una via che permette alla società di respirare e all’economia di servire tutta l’umanità senza distruggere la natura.