Statuto

30 settembre 2013 - Redazione Altraeco

 

ASSOCIAZIONE ALTRA ECO

CENTRO ALTRAECONOMIA RECANATI

 

 

Atto Costitutivo

 



L'anno 2013, il giorno 30 del mese di settembre in località Recanati si sono riuniti le signore ed i signori sotto firmatari che hanno stipulato e convenuto quanto segue:

  1. É costituita, nel rispetto del codice civile, una Associazione con sede legale in Via D.M. Capecci, 8 62019 Recanati MC, denominata: ASSOCIAZIONE ALTRA ECO “Centro AltraEconomia Recanati”.

  2. L'Associazione ha per oggetto quello indicato all'art. 2 dello Statuto Sociale di cui in seguito.

  3. L'Associazione funzionerà secondo le norme stabilite in questo Atto Costitutivo e nello Statuto che si allega al presente Atto sotto la lettera "A" e da regolamento deliberato dall'assemblea dei soci.

  4. L'Associazione e' amministrata da un Consiglio Direttivo (d'ora in poi C.D.) che decade dopo tre anni dalla nomina o per dimissioni, di cui al relativo articolo dello statuto sociale.

  5. L’Assemblea all’unanimità elegge quali componenti il Consiglio Direttivo:

 

Francesca Flamini

Cristina Corradini

Laura Melelli

Monica Mancini

M.Vittoria Capone

Marco Moroni

Fabrizio Di Giulio

Federica Menghini

Orlando Marchetti

Bruno Piccinini

Rita Messi

Silvana Brusati

Vanni Borsella

Matteo Massaccesi

Maurizio Galassi



Al Presidente e in sua assenza al Vice-Presidente viene conferita la legale rappresentanza ai sensi dll’articolo 11 dello Statuto

  1. L’Assemblea elegge il Presidente Cristina Corradini, il Vice - Presidente Maria Vittoria Capone ed il Tesoriere Francesca Flamini, che vengono espressamente delegati a provvedere a tutte le pratiche amministrative, con delega di firma, necessarie per:

- ottenere il codice fiscale,

- presentare all'Ufficio del Registro il presente atto,

- richiedere l’iscrizione dell’Associazione presso gli Uffici competenti

- inviare il modello EAS entro 60 giorni al competente Ufficio delle Entrate

Ciascuno dei delegati sopra indicati viene altresi autorizzato ad apportare, accettare ed introdurre nel presente atto e nell’allegato Statuto le modifiche richieste dalle autorità' competenti.

L'Associazione potrà aderire a Cooperative, consorzi ed altre forme che siano nei propri fini.

Il Presidente è delegato ad aderire in nome e per conto della Associazione.

Soci Fondatori:

Catia Bacci, Patrizia Bianchi, Vanni Borsella, Silvana Brusati, Marco Campagnoli, Maria Vittoria Capone, Cristina Corradini, Laura Corrado, Fabrizio Di Giulio, Francesca Flamini, Franco Frapiccini, Maurizio Galassi, Mauro Maggini, Monica Mancini, Emanuela Marcaccio, Orlando Marchetti, Laura Rebecca Valeria Melelli, Federica Menghini, Rita Messi, Marco Moroni, Mauro Natalini, Bruno Piccinini, Stefano Pizzichini, Matteo Massaccesi, Carlotta Sinatra, Domenico Triggiani, Arianna Smorlesi, Giulia Betti, Paolo Coppari, Rita Ricci, Beatrice Corvatta, Luciana Andreoli, Enrico Pianesi.





ASSOCIAZIONE ALTRA ECO

CENTRO ALTRAECONOMIA RECANATI

 

Statuto



INDICE



TITOLO I° - COSTITUZIONE, DENOMINAZIONE, SEDE, SCOPI E ATTIVITA'

ART. 1 - COSTITUZIONE, DENOMINAZIONE E SEDE

ART. 2 - SCOPI

ART. 3 - ATTIVITA'



TITOLO II° - SOCI

ART. 4 – SOCI

ART. 5 – DIRITTI DEI SOCI

ART. 6 – DOVERI DEI SOCI

ART. 7 - PERDITA DELLA QUALIFICA DI SOCIO



TITOLO III° - ORGANI SOCIALI

ART. 8 - ORGANI

ART. 9 - ASSEMBLEA DEI SOCI

ART. 10 - METODO DELIBERATIVO

ART. 11 - GRUPPI DI LAVORO

ART. 12 - CONSIGLIO DIRETTIVO

ART. 13 - PRESIDENTE E VICEPRESIDENTE

ART. 14 - TESORIERE

ART. 15 - COLLEGIO DEI PROBIVIRI



TITOLO IV° - FINANZIAMENTO, PATRIMONIO, GESTIONE

ART. 16 - FINANZIAMENTO

ART. 17 - UTILI E PATRIMONIO

ART. 18 - GESTIONE



TITOLO V° - DISPOSIZIONI GENERALI E FINALI

ART. 19 - DURATA, MODIFICHE STATUTARIE E SCIOGLIMENTO

ART. 20 - REGOLAMENTO INTERNO E NORME FINALI







TITOLO I° - COSTITUZIONE, DENOMINAZIONE, SEDE, SCOPI E ATTIVITA'





ART. 1 - COSTITUZIONE, DENOMINAZIONE E SEDE



E' costituita nella forma giuridica prevista dagli art. 36 e seguenti del codice civile, una Associazione di promozione sociale denominata:

ASSOCIAZIONE ALTRA ECO

Centro AltraEconomia Recanati”

L'Associazione ha carattere democratico e non ha finalità di lucro.

L'Associazione si richiama ai principi ed alle norme sancite dalla Legge 7 dicembre 2000 n. 383 e dalla Legge Regionale 28 aprile 2004 n. 9 e si propone di svolgere, in forma continuativa, attività di utilità sociale a favore di associati o di terzi, senza finalità di lucro e nel pieno rispetto della libertà e dignità degli associati.



ART. 2 - SCOPI



Le finalità generali dell'Associazione sono:

  • favorire lo sviluppo dell'Economia etica e solidale (Altra Economia) quale nuovo sistema di funzionamento dell'economia, alternativo all'attuale, operante secondo nuovi principi e orientato al bene comune;

  • elaborare e promuovere la cultura etica dei valori universali in tutti gli ambiti della vita individuale, interpersonale, familiare, comunitaria e sociale; per "valori universali", volendo citarne solo alcuni come esempio, si intendono l'amore, la verità, la libertà, la pace, la giustizia, la solidarietà, l'armonia e la bellezza;

  • favorire l'applicazione di principi etici nei rapporti sociali, politici ed economici, con

particolare riferimento alle attività produttive e commerciali, alla gestione della finanza

pubblica e privata, del territorio e dell'agricoltura;

 

  • definire e promuovere rapporti etici fra cittadini e pubblica amministrazione;

 

  • promuovere l'evoluzione della legislazione locale in senso etico con forme di buon governo, come a titolo di esempio:

il bilancio partecipato e la trasparenza e condivisione delle decisioni con la cittadinaza;

il rispetto, il recupero e l' utilizzo dei Beni Comuni valorizzando anche attività e vecchi mestieri in nuove forme di collaborazione e cooperazione tra i cittadini;

la salvaguardia del patrimonio ambientale promuovendo con il Comune od altre istituzioni locali iniziative in merito, come ad esempio: la gestione di terreni agricoli comunali per la realizzazione di imprese agricole o ad uso di orti pubblici, eventualmente ricavabili anche in zone idonee del territorio urbano, l’uso dove possibile degli alloggi sfitti del centro storico incoraggiando iniziative di coabitazione e di restauro, finalizzate al risparmio energetico ed alla riduzione di nuove costruzioni nel rispetto del Piano Regolatore attuale e delle normative vigenti.

  • contribuire alla giustizia e alla solidarietà, esigendo il rispetto dei diritti umani e delle differenti identità culturali;

  • promuovere, la fondazione di aziende etiche e solidali di ogni genere e in ogni possibile settore, ovvero realtà economiche inserite nel normale contesto istituzionale, legale, produttivo e commerciale, ma funzionanti in modo partecipativo, sociale, egualitario, responsabile ed ecologico;



Per Economia etica e solidale ( e/o Altra Economia) si intende infatti un modello economico che mette al centro del proprio operare le persone, la qualità della vita, le relazioni e l'ambiente.

Un’economia Altra è una economia che non abbia come esclusiva priorità la massimizzazione del profitto, ma che valorizzi le relazioni, che riconosca un’equa ripartizione delle risorse per tutti, che assuma come principi del proprio agire anche il benessere ed i diritti delle persone, la funzione sociale, la difesa dei beni comuni e dell’ambiente.

 

L' Economia Solidale è promozione del bene comune e del benvivere di tutti, inclusione di tutti nel processo produttivo e integrazione di tutti in quello di consumo, reciprocità e pari dignità tra i soggetti coinvolti, orientata ad una "economia del noi" e alla cura dei beni relazionali, fortemente legata al territorio, sviluppata nelle reti, orientata alla trasformazione sociale e al ridimensionamento del ruolo del mercato

( “ Le colonne dell’economia solidale ” Tavolo RES, giugno 2011) ;

 

Le pratiche di Economia solidale intese sinteticamente si identificano per la loro tensione verso alcuni elementi caratterizzanti:

 

  • nuove relazioni tra i soggetti economici basate sui principi di reciprocità e cooperazione;

  • giustizia e rispetto delle persone e dei lavoratori (condizioni di lavoro, salute, formazione,

inclusione sociale, garanzia dei beni essenziali);

  • rispetto dell’ambiente (sostenibilità ecologica e basso impatto ambientale);

  • valorizzazione della dimensione locale;

  • partecipazione democratica (autogestione, partecipazione nelle decisioni);

  • impegno nell'economia locale e rapporto attivo con il territorio (partecipazione al "progetto

locale");

  • disponibilità a “contaminare” e ad entrare in relazione con altre realtà che fanno riferimento all’ economia solidale, condividendo con queste dei percorsi comuni;

  • impiego degli utili per scopi di utilità sociale;

  • garanzia di un’equa redistribuzione del valore, anche verso i produttori del Sud del mondo;

  • trasparenza nella costruzione dei prezzi.



ART. 3 - ATTIVITA'



L' associazione opererà prevalentemente a livello territoriale del Comune di Recanati e Comuni limitrofi in accordo con enti pubblici e privati, associazioni ed altri soggetti che siano interessati a sviluppare e promuovere iniziative dell'Altra Economia.

L'Associazione, nel rispetto dei principi e del metodo della mutualità senza finalità speculative, potrà svolgere tutte le attività utili o necessarie per raggiungere i propri scopi.

A titolo di esempio e senza vincolo, l'Associazione potrà:

- promuovere il consumo responsabile come strumento per adottare uno stile di vita improntato alla sobrietà, alla sostenibilità ambientale e sociale e alla solidarietà;

 

- valorizzare l’economia del territorio: in particolare le produzioni biologiche e le esperienze economiche eticamente orientate e sostenibili dal punto di vista non solo ambientale ma anche sociale;

 

- rendere stabile e accessibile a sempre più persone l’acquisto di prodotti di qualità, locali e da filiera corta, solidali e preferibilmente biologici, prevedendo anche la vendita di prodotti sfusi e la consegna a domicilio;

 

- promuovere non solo la buona economia ma anche una diversa cultura basata sul consumo consapevole, sulla riscoperta dei valori della solidarietà e del mutuo aiuto e sul sostegno a esperienze di cittadinanza attiva, sull’attenzione alla qualità della vita e al valore della persona;

 

- promuovere un diverso approccio alimentare nella convinzione che “ il cibo è la prima medicina dell’uomo “ e un grande veicolo culturale oltre che fonte di interazione e relazione sociale;

 

- coinvolgere il maggior numero di cittadini di ogni generazione, sesso, cultura ed etnia allo scopo di renderli attivi di fronte al lavoro sperimentando anche forme di sostegno all’imprenditoria giovanile;

 

- promuovere l’informazione e le “ buone pratiche “ sui temi del consumo critico, di altre forme di economia, oltre a spazi di promozione culturale e di animazione sociale;

 

- promuovere nuove relazioni di scambio di culture, di prodotti tipici, di saperi, improntati al superamento della competizione economica verso forme di cooperazione e di mutuo scambio solidale.

Le reti dello scambio equo e solidale costituiscono la trama minuta ma densa della strategia per una diversa globalizzazione economica;

 

- valorizzare gli attori economici, sociali e culturali della città e del mondo rurale che partecipano creativamente alla formazione di progetti capaci di accrescere il valore del patrimonio territoriale locale.

Il mondo rurale acquisterebbe nuova centralità in questo processo di valorizzazione del patrimonio territoriale: i nuovi agricoltori non produrrebbero solo merci per il mercato, ma anche beni e servizi pubblici per la cura dell'ambiente, del paesaggio, della qualità urbana;

 

- stimolare le imprese agricole del territorio al passaggio al biologico o comunque ad una coltura sana e sostenibile ed alla vendita in loco. In questo modo il produttore agricolo è motivato a produrre in modo più ecologico e il consumatore potrà beneficiare di un cibo sano e sicuro;

 

- promuovere l'uso del software libero (Open Source) nelle amministrazioni comunali e nella cittadinanza stimolando anche pratiche di riuso e riciclo di computer non più attuali idonei però a compiti minori come insegnamento nelle scuole elementari ed altro;

 

- contribuire, interagendo con l’Amministrazione comunale, a rilanciare la città di Recanati ed il suo territorio non su logiche meramente commerciali, ma sperimentando un nuovo modello di economia locale, fondato sulla valorizzazione durevole delle risorse sociali, ambientali e territoriali e al contempo su una crescita culturale e sociale che punti a valorizzare i principi e le prassi dell’economia solidale e dell’associazionismo democratico, stimolando ad esempio la gestione di terreni comunali, per la realizzazione di Imprese agricole o ad uso di orti pubblici, eventualmente ricavabili anche in zone idonee del territorio urbano;

 

- promuovere la conoscenza di nuove forme di monete complementari che facilitino lo scambio di beni e servizi all' interno della reti associative e territoriali, e stimolare riflessioni sulle criticità dell' attuale politica monetaria europea.

 

- far conoscere e promuovere la Finanza Etica: cioè quegli operatori che agiscono nell'ambito finanziario con criteri etici, selezionando e gestendo in base a tali criteri gli investimenti sui quali concentrare il risparmio raccolto;

 

- promuovere i prodotti, servizi, mestieri ed arti dei propri iscritti;

- raccogliere prestiti presso i propri soci al fine di offrire prestiti ad altri soci per iniziative di realizzazione dell'Economia etica e solidale, anche attraverso la costituzione di un ente che svolga tale funzione;

- offrire servizi ai propri soci o gruppi di soci e attivare servizi collettivi vari a favore delle aziende associate, con il fine di favorirne un migliore sviluppo e organizzazione;

- organizzare manifestazioni ed eventi per la promozione e la diffusione dell'Economia etica e solidale;

- partecipare al capitale sociale di associazioni e imprese che favoriscano la realizzazione dell'Economia etica e solidale;

- organizzare incontri, seminari e corsi, aperti anche a non associati, sui temi inerenti gli scopi e le attività sociali;

- realizzare giornali, riviste, opuscoli, libri, siti web e strumenti vari per l'informazione e la formazione sui temi inerenti gli scopi e le attività sociali;

- dare impulso ad una conviviale, creativa e feconda vita di relazione fra i propri associati, attraverso incontri, feste, convegni, vacanze di gruppo e iniziative sociali di ogni genere, aperte anche a non associati;

- sostenere l'attività di altre associazioni ed organismi, a livello locale, regionale, nazionale ed internazionale, le cui finalità siano in armonia con quelle dell'Associazione;

- realizzare ogni altra attività legale, di qualsiasi genere, atta a raggiungere gli scopi sociali.



Per il finanziamento delle proprie attività, manifestazioni promozionali e/o formative e per un contributo al finanziamento generale, l'Associazione potrà svolgere cessione di beni e di servizi anche a pagamento.

Per realizzare le sue ampie finalità, l'Associazione collabora con associazioni analoghe costituitesi in altri Territori limitrofi.

Tutte le attività non conformi agli scopi sociali sono espressamente vietate.
Le attività dell'associazione e le sue finalità sono ispirate a principi di pari opportunità tra uomini e donne e rispettose dei diritti inviolabili della persona.





TITOLO II° - SOCI





ART. 4 - SOCI



L'Associazione rappresenta una comunità di persone libere e senza vincoli, apartitica e aconfessionale che vede nei grandi valori etici universali la base ideale che può ispirare la tolleranza, l'accordo e l'armonizzazione, pur nelle rispettive differenze, fra i vari movimenti politici e sociali, le confessioni e i movimenti religiosi e spirituali, le nazioni, i popoli, le razze, le culture e i sessi. Sono quindi ammissibili a soci individui di tutte le razze, nazionalità e culture, indipendentemente dalla loro appartenenza politica e dalla loro fede religiosa o spirituale, purché queste non presentino aspetti in netto contrasto con i valori e gli scopi sociali.

Possono, pertanto, diventare soci dell'Associazione tutte le persone fisiche di età maggiore ai 18 anni, le persone giuridiche di ogni genere (società cooperative, imprese, fondazioni, organizzazioni, enti pubblici, istituti bancari, ecc.), le associazioni, i movimenti ed i gruppi di persone anche non formalmente costituiti, che ne condividono gli scopi e vogliono collaborare in qualunque modo alla loro realizzazione, purché i loro principi e le loro attività non siano in contrasto con i principi basilari dell'Associazione.

Le persone fisiche, giuridiche e tutti gli altri soggetti che intendono associarsi debbono presentare domanda scritta al Consiglio direttivo su apposito modulo fornito dall'Associazione.

In base alle disposizioni di legge 675/97 tutti i dati personali raccolti saranno soggetti alla riservatezza ed impiegati per le sole finalità dell'Associazione previo assenso scritto del socio.

All'atto dell'ammissione il socio si impegna al versamento della quota di autofinanziamento annuale nella misura fissata dal Comitato Direttivo ed approvata in sede di bilancio dall'Assemblea ordinaria, al rispetto dello Statuto e dei regolamenti emanati.
Non è ammessa la figura del socio temporaneo. La quota associativa è intrasmissibile.

Ci
sono due categorie di soci:
-
Soci fondatori: coloro che sono intervenuti alla costituzione dell'associazione, hanno diritto di voto, sono eleggibili alle cariche sociali, la loro qualità di soci ha carattere di perpetuità, non è soggetta ad iscrizione annuale, ma solo al pagamento della quota sociale.
-
Soci effettivi: coloro che hanno chiesto e ottenuto la qualifica di socio al Comitato direttivo. Hanno diritto di voto e sono eleggibili alle cariche sociali. La loro qualità di soci effettivi è subordinata all'iscrizione e al pagamento della quota sociale.
Il numero dei soci effettivi è illimitato.
I soci sono tenuti al pagamento della quota sociale entro 1
5 giorni dall'iscrizione nel libro soci.
L'ammontare della quota annuale è stabilito dall'assemblea in sede di approvazione del bilancio.
Le attività svolte dai soci a favore dell'associazione e per il raggiungimento dei fini sociali sono svolte prevalentemente a titolo di volontariato e totalmente gratuite. L'associazione può in caso di necessità, assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo, anche ricorrendo ai propri associati.

L'iscrizione all'Associazione comporta il versamento di una quota associativa annuale. Per il primo anno, valevole da ottobre 2013 a dicembre 2014, la quota sociale è stabilita in euro 20,00 per le persone fisiche ed in euro 50,00 per le Associazioni, Cooperative, Enti, Comitati, ecc. Norme più dettagliate sull'iscrizione vengono fornite nel regolamento interno.



ART. 5 - DIRITTI DEI SOCI

I soci aderenti all'associazione hanno diritto di eleggere gli organi sociali e di essere eletti negli stessi. Tutti i soci hanno i diritti di informazione e di controllo stabiliti dalle leggi e dal presente Statuto: il socio volontario non potrà in alcun modo essere retribuito, ma avrà diritto al solo rimborso delle spese effettivamente sostenute per l'attività prestata. L'associazione si avvale in modo prevalente di attività prestata in forma volontaria e gratuita dei propri associati. Tutti i soci hanno diritto di accesso ai documenti, delibere, bilanci, rendiconti e registri dell'associazione. Tutti i soci maggiorenni hanno diritto di voto.


ART. 6 - DOVERI DEI SOCI

Gli aderenti svolgeranno la propria attività nell'associazione in modo personale, volontario e gratuito senza fini di lucro, in ragione delle esigenze e disponibilità personali dichiarate.
Il comportamento del socio verso gli altri aderenti ed all'esterno dell'associazione deve essere animato da spirito di solidarietà ed attuato con correttezza, buona fede, onestà, probità e rigore morale, nel rispetto del presente Statuto e delle linee programmatiche emanate.




ART. 7 - PERDITA DELLA QUALIFICA DI SOCIO



La qualifica di socio e i relativi diritti e doveri vengono persi per dimissione, espulsione e morte. Alcuni diritti vengono persi per sospensione.

Le dimissioni avvengono attraverso una comunicazione scritta al Consiglio Direttivo.

L'espulsione viene deliberata dal Consiglio Direttivo per comportamenti contrari alle finalità e allo sviluppo positivo dell'Associazione. Per le persone giuridiche e per gli altri soggetti plurimi il comportamento non ammesso può essere riferito sia alla persona giuridica che ai loro rappresentanti nell'Associazione, nel caso che non vengano sostituiti; l'espulsione non comporta rimborsi dell'ultima quota associativa versata.

La sospensione avviene quando il socio è moroso nel pagamento della quota associativa annuale, senza giustificato motivo e oltre il termine di tempo massimo consentito per il rinnovo.





TITOLO III° - ORGANI E ORGANISMI SOCIALI





ART. 8 - ORGANI

Sono organi dell'Associazione:

  1. l'Assemblea dei Soci;

  2. il Consiglio Direttivo;

  3. il Presidente e il Vicepresidente e il Tesoriere

  4. il Collegio dei Probiviri

Tutte le cariche sociali sono assunte e assolte a totale titolo gratuito.



ART. 9 - ASSEMBLEA DEI SOCI



L'Assemblea è l'organo sovrano e direzionale dell'Associazione.

L'Assemblea è composta da tutti i soci, fondatori ed effettivi, in regola con il versamento delle quote associative; ciascun socio persona fisica e ciascun delegato di persona giuridica o di altro soggetto plurimo, esprime un solo voto. Le persone giuridiche o gli altri soggetti plurimi partecipano attraverso una persona espressamente delegata dall'ente. Ogni socio, o delegato, può rappresentare con delega scritta solo un altro socio o delegato.



L'Assemblea è di tre tipi:

  1. Assemblea informale di lavoro;

  2. Assemblea ordinaria deliberativa;

  3. Assemblea straordinaria;



Compiti generali dall'Assemblea sono:

  1. definire e aggiornare gli indirizzi e le strategie dell'Associazione;

  2. pronunciarsi su singole questioni che coinvolgono l'identità e la strategia dell'Associazione;

  3. pronunciarsi su tutte le proposte, le iniziative ed i documenti che le vengano sottoposti da singoli soci o dagli organi e organismi dell'Associazione;

  4. proporre attività e iniziative di ogni genere.



Le Assemblee informali

trattano questi temi, ma non prendono deliberazioni, che rimandano alle Assemblee ordinarie deliberative. E’ auspicabile che siano indette a cadenza mensile.



Compiti specifici per le Assemblee ordinarie sono:

  1. eleggere il Consiglio Direttivo ed eventualmente direttamente il Presidente, il Vice-Presidente ed il Tesoriere, oppure conferirne la delega al Consiglio stesso;

  2. eleggere il Consiglio dei Probiviri;

  3. approvare il bilancio di esercizio;

  4. deliberare su tutte le proposte, le iniziative ed i documenti che le vengano sottoposti da singoli soci o dagli organi e organismi dell'Associazione, comprese le Assemblee informali;

  5. fissare annualmente l'importo della quota sociale di adesione;

  6. ratificare le esclusioni dei soci deliberate dal Consiglio Direttivo;

  7. approvare il programma annuale dell'associazione.


L'Assemblea straordinaria

delibera sull'eventuale modifica dell'oggetto sociale (scopi) e dello Statuto con decisione deliberata a maggioranza qualificata di 2/3 dei soci presenti;
delibera sullo scioglimento anticipato dell'Associazione, determinando le modalità di liquidazione e di devoluzione del patrimonio sociale con voto favorevole dei ¾ dei soci.

Le Assemblee possono essere anche in parte informali (resoconti dei gruppi di lavoro, riflessioni, ecc.) e in parte deliberative, per esempio, su uno o due argomenti. Gli argomenti su cui l'Assemblea è chiamata a prendere decisioni impegnative per l'Associazione e i suoi organi, vanno evidenziate sull'ordine del giorno.

L'Assemblea ordinaria deliberativa si riunisce almeno una volta all'anno per l'approvazione del bilancio entro quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio. E’ tuttavia auspicabile, come per le Assemblee informali, a garanzia della massima partecipazione democratica dei Soci, una maggiore frequenza.

Tutte le Assemblee possono essere convocate dai seguenti soggetti: il Consiglio Direttivo a maggioranza semplice dei presenti, il presidente del Consiglio, un terzo dei consiglieri, un sesto dei soci, l'Assemblea dei Soci precedente che si autoconvoca.

Le Assemblee informali e ordinarie vengono convocate entro sette giorni con avviso via e-mail, contenente l'ordine del giorno, la data e l'ora della riunione. A chi non è dotato di casella postale elettronica, viene fatto recapitare avviso scritto, per posta o fax o altro mezzo. L'Assemblea straordinaria viene convocata con lettera scritta, da recapitarsi entro i 15 giorni precedenti.



ART. 10 - METODO DELIBERATIVO



L'Assemblea sia ordinaria che straordinaria delibera validamente in prima convocazione, con la presenza di almeno la maggioranza degli aventi diritto al voto, ed in seconda convocazione, da tenersi anche nello stesso giorno, qualsiasi sia il numero dei partecipanti.

In generale, l'Associazione cerca di avvicinarsi quanto più possibile al consenso di tutti i soci presenti sulle decisioni prese.

Le deliberazioni dell'assemblea ordinaria vengono comunque prese se ottengono il voto favorevole della maggioranza dei presenti.

Le discussioni e le deliberazioni dell'Assemblea ordinaria e straordinaria sono riassunte in un verbale, che può essere redatto anche in modalità telematica, dal segretario o da un componente dell'Assemblea appositamente nominato. Il verbale viene sottoscritto dal Presidente e conservato su apposito registro, che può essere anche telematico, sempre a cura del Presidente.

Regole dettagliate per avvicinarsi al criterio ideale del consenso pieno verranno previste nel regolamento interno.



ART. 11 - GRUPPI DI LAVORO



L'Assemblea dei Soci può organizzarsi per gruppi di lavoro tematici. I gruppi sono istituiti prioritariamente durante l'Assemblea, a cui rispondono, e nei casi di urgenza dal Consiglio Direttivo. Essi hanno il compito di elaborare proposte nel loro settore e di rendersi responsabili per la loro attuazione, su mandato dell'Assemblea.



ART. 12 - CONSIGLIO DIRETTIVO



Il Consiglio Direttivo è organo operativo e di servizio dell'Associazione nel quadro degli indirizzi deliberati dall'Assemblea.

Il Consiglio Direttivo è composto da un minimo di 5 componenti ad un massimo di 15, eletti dall'Assemblea tra i soci, o loro delegati, dell'Associazione. Il numero di consiglieri da eleggere viene deciso dall'Assemblea eleggente.

I consiglieri sono eletti sulla base di una lista aperta ove possono iscriversi tutti i soci o i delegati degli enti soci. L'Assemblea con votazione specifica a maggioranza dei presenti può ammettere soci o delegati degli enti soci, che abbiano espresso disponibilità a candidarsi e che siano impediti a partecipare all'Assemblea. Le votazioni si svolgeranno con l'assegnazione, da parte di ogni elettore, di un numero di preferenze non superiore ad un terzo del numero dei consiglieri da eleggere. Risultano eletti i consiglieri che abbiano ricevuto il maggior numero di preferenze.

Qualora, in caso di dimissioni o per qualunque altra ragione, venga a mancare uno dei componenti del Consiglio, esso viene sostituito entro tre mesi con il candidato che aveva ottenuto più preferenze dopo quelli eletti, e in mancanza di questi, per cooptazione.

Decadono i consiglieri che mancano a tre incontri successivi senza giustificato motivo.

Il Consiglio elegge, se ne ha ricevuto la delega dall’Assemblea dei soci, fra i propri componenti, il Presidente il Vicepresidente, ed il Tesoriere tenendo conto anche del numero di preferenze espresse dai votanti durante l'elezione dei consiglieri.



Compete al Consiglio Direttivo:

  1. realizzare compiti e iniziative affidatigli dall'Assemblea;

  2. formulare proposte, iniziative e documenti da proporre ai soci; questa funzione compete anche ai gruppi tematici costituiti dall'Assemblea, relativamente al loro settore;

  3. proporre all'Assemblea le quote associative annuali;

  4. avere cura che venga redatto il bilancio consuntivo annuale;

  5. decidere sull'ammissione di nuovi soci, secondo i criteri approvati dall'Assemblea;

  6. deliberare parere sui provvedimenti e sugli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione concernenti rapporti contrattuali o convenzioni con terzi che comportino obbligazioni a contenuto economico o patrimoniale o comunque oneri finanziari per l'Associazione; per atti finanziari di particolare rilevanza, dovrà essere sentita l'Assemblea;

  7. deliberare su ogni questione che gli venga affidata in responsabilità dall'Assemblea.



Il Consiglio Direttivo nomina per ciascuna riunione, un segretario/segretaria che verbalizza le riunioni. Il Consiglio è validamente costituito, quando sono presenti la metà più uno dei suoi componenti, i componenti del Consiglio Direttivo durano in carica tre anni e possono essere rieletti.

Come l'Assemblea, anche il Consiglio Direttivo cerca di realizzare il metodo del consenso pieno alle decisioni. Regole dettagliate per avvicinarsi a tale criterio ideale vengono date a regolamento interno.





ART. 13 - PRESIDENTE E VICEPRESIDENTE



Il Presidente e il Vicepresidente hanno entrambi la firma sociale e la rappresentanza dell'Associazione nei confronti delle Istituzioni pubbliche e, in generale, di terzi. Normalmente la rappresentanza è esercitata dal Presidente, il quale decide in quali occasioni o compiti essa è esercitata dal Vicepresidente; in caso di assenza o impedimento, anche temporaneo del Presidente, la rappresentanza è esercitata dal Vicepresidente.

Il Presidente, e in sua assenza il Vicepresidente, presiede le riunioni del Consiglio e dell'Assemblea.

Il Presidente dura in carica tre anni e può essere rieletto, consecutivamente, per non più di tre mandati.



ART. 14 – IL TESORIERE

Il tesoriere viene eletto dall’Assemblea dei Soci o dal Consiglio Direttivo in caso di delega dell’Assemblea, dura in carica tre anni e può essere rieletto, consecutivamente, per non più di tre mandati.

Il Tesoriere ha la responsabilità della tenuta della contabilità e redige ogni anno il rendiconto finanziario da presentare all’Assemblea.

In caso di dimissioni o di negligenza nella tenuta dei conti il Tesoriere può essere sostituito da un’altro Consigliere.



ART. 15 - IL COLLEGIO DEI PROBIVIRI

In generale, il Collegio dei Probiviri ha il compito di assicurare il corretto svolgimento della vita democratica dell'Associazione, secondo le norme che essa stessa si dà attraverso lo statuto, il regolamento interno ed altri eventuali documenti normativi o di indirizzo.

Il Collegio dei Probiviri ha inoltre la funzione di prevenzione dei conflitti interni all'Associazione e di aiuto nella loro risoluzione.

Alcuni compiti più in dettaglio sono:

  1. ascoltare i soci su questioni di disarmonia o conflittualità interna e proporre soluzioni ai problemi sollevati;

  2. rispondere ai quesiti d'interpretazione dello Statuto e degli altri documenti normativi;

  3. decidere in merito alle denunce contro le violazioni delle norme associative che si presumano compiute da singoli soci o da organi dell'Associazione;

  4. decidere misure disciplinari per le violazioni di cui al punto precedente;

  5. decidere sul diniego di accettazione di nuovi soci da parte del Consiglio Direttivo.



Il numero dei Probiviri è di 3 effettivi e 2 supplenti, eletti dall'Assemblea, anche fra non soci. Essi durano in carica quattro anni e possono essere rieletti.

Il Collegio elegge il proprio Presidente. Le modalità di convocazione sono le stesse del Consiglio Direttivo.

I suoi componenti, inoltre, possono partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo in base agli argomenti trattati nell'ordine del giorno.

Qualora il Collegio dei Probiviri, non dovesse funzionare in maniera soddisfacente, l'Assemblea dei soci può procedere al suo rinnovo, sia totale che parziale.





TITOLO IV° - FINANZIAMENTO, PATRIMONIO, GESTIONE





ART. 16 - FINANZIAMENTO



L'Associazione provvede al proprio finanziamento con i seguenti proventi:

  1. quote e contributi degli associati;

  2. prestiti derivanti dagli associati;

  3. eventuali eredità, lasciti, sussidi, donazioni, legati ed erogazioni liberali;

  4. contributi di ogni genere da parte delle Istituzioni pubbliche di ogni grado;

  5. proventi derivanti da convenzioni con Istituzioni pubbliche di ogni grado;

  6. contributi dell'Unione Europea e di organismi internazionali;

  7. contributi e donazioni da parte di aziende e associazioni;

  8. entrate derivanti da prestazioni di servizi convenzionati;

  9. eventuali entrate derivanti dallo svolgimento delle attività sociali di cui all'articolo 3;

  10. proventi delle cessioni di beni e servizi agli associati e a terzi, anche attraverso lo svolgimento di attività economiche di natura commerciale, artigianale o agricola, svolte in maniera ausiliaria e sussidiaria e comunque finalizzate al raggiungimento degli obiettivi sociali;

  11. proventi derivanti da iniziative promozionali di ogni genere, comprese feste e sottoscrizioni;

  12. ogni altro genere di proventi ammessi dalla Legge, compatibili con le finalità dell'associazionismo di promozione sociale.



ART. 17 - UTILI E PATRIMONIO



Il patrimonio dell'Associazione è costituito da beni mobili e immobili, materiali e immateriali, nonché dagli utili accantonati nei fondi di riserva.

E' fatto obbligo di impiegare gli utili o gli avanzi di gestione per la realizzazione delle attività inerenti alle finalità sociali e di quelle ad esse direttamente connesse.

E' fatto divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili e avanzi di gestione nonché beni e riserve durante la vita dell' Associazione, a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge o siano effettuate a favore di altre associazioni che per legge, statuto o regolamento fanno parte della medesima ed unitaria struttura.

Tuttavia l'Associazione, durante il proprio esercizio sociale annuale, potrà fare donazioni compatibili con il proprio status di Associazione di promozione sociale senza fini di lucro, in particolare ad altre associazioni di promozione sociale, enti di beneficenza, organizzazioni delle cooperazione internazionale, ed altre organizzazioni non profit.

Il patrimonio dell'Associazione non è in nessun caso soggetto a ripartizione fra gli associati, sotto nessuna forma, né durante la vita dell'Associazione né all'atto del suo scioglimento.





ART. 18 - GESTIONE



L'esercizio finanziario decorre dal primo gennaio al 31 dicembre di ogni anno.

Entro tre mesi dalla chiusura dell'esercizio finanziario il Consiglio Direttivo redige il bilancio annuale, che viene sottoposto all'approvazione dell'Assemblea entro quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio.

Il bilancio approvato è a disposizione dei soci presso la sede dell'Associazione. Gli associati possono anche richiedere chiarimenti o esprimere critiche sul bilancio approvato scrivendo a tal proposito al Consiglio Direttivo o al Consiglio dei Probiviri.







TITOLO V° - DISPOSIZIONI GENERALI E FINALI





ART. 19 - DURATA, MODIFICHE STATUTARIE E SCIOGLIMENTO DELL'ASSOCIAZIONE



La durata dell'Associazione è a tempo indeterminato e illimitato.

Le modifiche al presente Statuto e lo scioglimento dell'Associazione potranno essere deliberate dall'Assembleare straordinaria nei termini previsti dall'articolo 9. In caso di scioglimento, l'Assemblea nominerà uno o più liquidatori tra i soci fissandone anche i poteri e il patrimonio residuo dell'Associazione sarà devoluto ad associazioni con finalità omogenee o a fini di utilità sociale, salvo diversa destinazione imposta dalla legge.



ART. 20 - REGOLAMENTO INTERNO E NORME FINALI



Il presente Statuto contiene tutti gli elementi per la vita pubblica dell'Associazione, secondo le norme della legislazione italiana al momento della costituzione.

Per una migliore e più dettagliata definizione, regolamentazione ed evoluzione di tutte le attività interne ed esterne, l'Associazione redige anche un Regolamento interno e lo amplierà ed aggiornerà ogni volta che lo riterrà necessario, tramite approvazione da parte dell'Assemblea.

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Si ringrazia l'associazione Peacelink per l'ospitalita' sul server "vanunu".

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