Grande affluenza di pubblico per l’incontro “Passeggiare per le vie storiche europee” con l’ambientalista Leonardo Marotta
Grande riscontro di pubblico, giovedì 17 settembre, per il primo incontro del ciclo “Vivere il Territorio” organizzato dall’Associazione Altraeco in Via Campo dei Fiori a Recanati. Protagonista della serata Leonardo Marotta – esperto di temi ambientali e docente presso il Laboratorio Ecosistemi della città e del paesaggio dell’Università di Venezia – il quale ha fornito ai presenti tutti i dettagli di un progetto, ormai quasi ventennale, promosso dall’Università di Venezia, capeggiato dal prof. Virginio Bettini e rivolto a studenti universitari di architettura, design e scienze ambientali. Il progetto “Ecologia del camminare, della città e del paesaggio”, nato nel 2000, consiste nell’educare ai valori e ai vantaggi del turismo a piedi proprio grazie al camminare lento per le vie storiche europee: dopo 3 percorsi tutti europei, Santiago de Compostela e i cammini spagnoli, La via Francigena, la via Francigena del Sud, nel 2015 i camminatori della IUAV di Venezia sono sforati in Oriente per affrontare la Via Egnatia. Lungo il percorso, con tappe di 20/30 km, dopo un primo momento di contemplazione del bello si procede all’analisi scientifica dei luoghi, alla valutazione dei problemi ambientali rilevati e alla discussione sui possibili piani e progetti per risolverli, che alla fine vengono presentati alle amministrazioni locali coinvolte. Un vero e proprio laboratorio a cielo aperto in cui c’è spazio anche per letture edificanti e dibattiti animati nella convinzione che oltre l’ambiente e gli edifici storici vadano recuperate anche le relazioni interpersonali, sempre più superficiali in una convivenza, quella odierna, frettolosa e schermata dalla tecnologia. Si costruiscono altresì rapporti umani con gli abitanti dei luoghi attraversati che spesso, superata l’iniziale diffidenza, sono in grado di un’accoglienza spontanea e calorosa. Tutto questo in sinergia con l’autorità politica autoctona che spesso si mostra sempre più attenta al fenomeno della mobilità lenta. Si è visto statisticamente infatti che il turismo a piedi non solo è positivo per la valorizzazione dei contenuti storici e culturali che detengono i territori ma anche per i considerevoli riscontri economici che è in grado di produrre. L’unico rischio che si può correre è che questo progetto venga trasformato in un progetto di puro marketing e perda i valori fondanti e fondamentali. Rischio che non corrono di certo i camminatori della IUAV di Venezia, che zaino in spalla, sempre con il proprio stile, continueranno nel 2016 la via Egnatia, decisi, dopo aver esplorato l’Albania, a raggiungere prima Istanbul e poi Gerusalemme. Intanto la loro precedente esperienza ha dato i suoi frutti: due pubblicazioni, “La via Francigena in Italia” e la “Via Francigena in Europa”, e una serie di manifestazioni a Venezia che hanno coinvolto tutta la cittadinanza. Un esperimento all’avanguardia che apre nuove prospettive per ripensare il nostro rapporto con il territorio e per viverlo in lentezza e in pienezza.
Prossimo appuntamento di “Vivere il territorio” è con l’esperienza di riqualificazione e gestione del fiume Musone di Massimiliano Savoretti, martedì 29 settembre, ore 21.15 presso sede Associazione Altraeco in via Campo dei Fiori a Recanati (Villa Colloredo).
Allegati
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Resoconto primo incontro del ciclo "Vivere il territorio" (327 Kb - Formato pdf)
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