Dopo la morte di mia madre mi ritrovo, a Marzocca di Senigallia, con due appartamenti ammobiliati, affiancati, sullo stesso terzo piano di un palazzo, e collegati fra di loro. Si prestano per un co-housing, dove ci sarei anch'io. Li metto a disposizione, dietro pagamento di una quota d'affitto ridotta, per un progetto di co-housing riservato ad altre due persone singole, o coppia, indipendentemente dal sesso e dall'età, purché autonome.

Complessivamente ci sono due cucine, due bagni, una sala soggiorno collegata a una delle due cucine, una sala studio, 4 camere da letto, telefono con collegamento ADSL, riscaldamento autonomo a gas. Una delle due cucine può diventare dispensa.

L'esperienza vuole essere aperta ad un trasferimento successivo in campagna, se e quando possibile, per fare un co-housing agricolo-rurale, con orto e frutteto condivisi o un' esperienza comunitaria agricola o ecovillaggio solidale..... Non si garantisce quindi continuità sul posto, nell'ipotesi di vendita di uno dei due appartamenti, per realizzare il co-housing agricolo.

L'esperienza vorrebbe essere basata su:

• condivisione di interessi

• similitudine (secondo la legge “il simile attira il simile” o “i simili si attraggono”)

• compatibilità di caratteri

• alimentazione sana e biologica, tendenzialmente vegetariana o vegana

• l'interesse verso l'economia solidale, cioè verso la costruzione di una migliore economia e società

• interesse sincero verso una evoluzione interiore personale positiva (apertura e voglia di migliorarsi)

Previsto periodo di prova senza costi, per garanzia reciproca, e per verificare intesa e sintonia.

L'idea centrale del co-housing, come dell'esperienza comunitaria qui proposta, vuole essere quella ci costituire un piccolo gruppo di persone (che poi si allarghi anche), che "lavorano" in sintonia per il bene collettivo.  Le energie singole si potenziano grandemente, quando ci si mette insieme su un obiettivo comune.

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