RES Pesaro-Urbino

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    ResPU incontro 08-02-2010

    Verbale
    10 febbraio 2010 - Matteo Vitali

    Presenti
    - Marco Zacchetti
    - Lorenzo Mancinelli
    - Gabriele Occhialini
    - Giovanni Larghetti
    - Mariella Allegrezza
    - Massimiliano Bruno
    - Davide Guidi
    - Alessandro Cascini
    - Luca Barbadoro
    - Jacopo Emiliano Cherchi
    - Matteo Vitali
    - Aurelio Clementi



    ODG:
    - bilancio dei due anni respu
    - programmazione 2010
    - avvio contatti con amm prov per programmazione 2010
    - modalità scioglimento ass retegas pu
    - sito?

    1- bilancio e programmazione 2010
    Marco: due anni di attività della respu, di cui Marco è stato per questo periodo facilitatore della rete, avviata inizialmente con il sito, sottoportale della reesmarche, per catalizzare notizie relative all'economie solidali della provincia, e attraverso metodi e strumenti partecipativi come il wiki, che ha permesso la creazione condivisa di documenti come gli ordini del giorno dei nostri incontri e le pratiche presentare ai produttori (sono anche già state raccolte pratiche da presentare alle amministrazioni pubbliche locali)
    Osservando che i partecipanti erano princialmente gasisti, abbiamo avviato un percorso di incontri territoriali con i produttori locali, per capirne i bisogni, le esigenze, e le potenzialità del tessuto socioeconomico locale dell'economia solidale. Dal percorso e dall'incontro tenuto nella zona fanese è anche nato l'emporioae.
    Preliminarmente a questi incontri è stato condiviso un censimento dei soggetti ecosol provinciali, a partire da fornitori GAS, soci Rees e iscritti alle Pagine arcobaleno.
    Gli incontri di coordinamento delle rete sono avvenuti itineranti tra fano pesaro urbino e fossombrone, e sono avvenuti con la scadenza di circa un mese e mezzo l'uno dall'altro.
    L'intenzione questa sera è più che altro quello di trovare i punti critici dei due anni di lavoro per cercare di evitare nuovi errori per il futuro.

    Davide:
    Uno dei prodotti di questi due nni di lavoro, anche se un soggetto culturale cone respu non è stato propulsore ma soggetto di indubbia utilità per la capacità  di fare rete è stato proprio l'emporio ae, in cui Gerico è stato motore trainante perchè aveva ed ha un interesse e dimostra un impegno imprenditoriale per portare avanti un centro economico come si sta dimostrando essere l'emporio.

    Marco:
    Nell'ultimo mese abbiamo avviato e ci siamo ripromessi i contatti con l'amm prov, proponendo un corso di formazione e istituire delle reti e dei percorsi con le istituzioni locali.

    Davide:
    Ad urbino, ricordo, che è stato avviato ed è terminato da poco tempo il progetto "cambieresti"

    Jacopo:
    Cambieresti (Consumi Ambiente Energia e Stili di vita) è stato un progetto di coinvolgimento delle famiglie urbinate, finanziato dal csv, attraverso il quale si è voluto avviare un percorso di combiamento dei consumi e delle abitudini delle famiglie per portarle ad un consumo sempre più consapevole e avviare iniziative di sostenibilità ambientale.
    Il punto critico è stato il tempo e la scansione degli incontri, durante il quale vi è stata una certa dispersione delle famiglie, probabilmente avrebbe funzionato meglio con dei tempi più stretti e più concentrati.
    Una delle cose proposte con il progetto è stata quella di aiutare le famiglie nella lettura delle bollette, proporre lampade e azioni che portassero ad un certo risparmio che avrebbero potuto verificare autonomamente, e inserirle nel gas di urbino proponendo acquisti solidali a basso impatto ambientale.
    Rispetto all'azione provinciale della rete di economia solidale, credo che il lavoro di rete è stato poco noto perchè è un lavoro "sporco" e poco evidente, i risultati pero' ci sono stati, sia dal punto di vista dei produttori che abbiamo verificato motlo attivi a ben posti nei confronti della possibilità di fare rete tra di loro.
    Il movimento dell'economia solidale è indubbio, quello che cerchiamo e abbiamo cercato di fare è fare da collante tra i vari soggeti e interfacciarli.

    Lorenzo:
    A pergola stanno cercando di mettere in piedi o riassestare il gas esistente.
    Davide:
    Il gas precedente era un po in stand by

    Lorenzo:
    Ho comunicato ai pergolesi, che res pu avrebbe potuto dargli una mano.

    Jacopo:
    Aurelio di Cagli aveva lavorato per coinvolgere la coop.va labirinto, attraverso un corso di formazione che avrebbe dovuto convergere nella creazione di un gas interno alla coop.va.

    Luca Barbadoro:
    Ero al corrente di una coop.va di Jesi, di tipo B, che aveva avanzato già  da un po di tempo, l'iniziativa di creare un gas all'interno.

    Davide:
    Il percorso che abbiam fatto lo valuto molto concreto, e anche dal fatto della nascita dell'emporio è un sintomo che la rete abbia funzionato, non dimentichiamoci che un luogo come l'emporio non avrebbe potut funzionare se non ci fosse stato non solo l'interesse della coop.va gerico ma soprattutto l'interesse dei produttori locali, che sostengono e partecipano economicamente, anche se in parte, ai rischi imprenditoriali che gerico si è assunta.

    Alessandro:
    Un progetto come l'emporio è un progetto "alto", che sembra che funzioni e che possa funzionare, qui è stato fatto un grosso lavoro per mettere in rete i vari soggetti. E cio' dimostra un alto interesse e un movimento che si sta consolidando, ma ancora a livello provinciale dobbiamo imparare ad essere più concreti.

    2. programmazione 2010
    Davide:
    Il percorso della respu si inserisce in un progetto di portata regionale, siamo una sottorete della rees marche, io vedrei queste reti provinciali più come luoghi locali per condividere le conoscenze e che abbiano una strategia chiara e condivisa con il progetto regionale.
    La rees sta portando avanti percorsi per l'attivazione dei DES (distretti), strumenti per una rete economica concreta tra i produttori e gli acquirenti ma non solo, l'idea è di creare anche relazioni economiche che travalicano i confini tradizionali del commercio, ma che promuovono anche formule culturali di scambio etico e consumi consapevoli, e non solo tra le singole persone o famiglie ma anche per le istituzioni e le organizzazioni locali.
    In vista dei proposti per il futuro, l'idea è quella di creare sinergia con le istituzioni e le organizzazioni affinchè si sviluppino sezioni locali della rete: è importante creare luoghi di incontro, percorsi formativi, aiutare le imprese a nascere o trasformarsi in un'ottica di economia solidale, approfondire la conoscenza e lo scambio produttori-consumatori, chiudere le filiere all'interno della rete facendo in modo che i produttori scambino con altri produttori della rete, promuovere il confronto e le sinergie tra i GAS.

    Lorenzo:
    A fossombrone una realta' simile all'emporio che esiste già  da tempo è il negozio della coop.va montebello, molto frequentato, e nell'ottica di creare un luogo simile all'emporioae di fano potrebbe essere conveniente relazionarsi con loro per creare e promuovere una realtà  simile che coinvolga maggiormente i produttori locali dell'economia solidale.
    Altra soluzione potrebbe essere quella di creare un percorso alternativo, ma sicuramente necessita di un po' più tempo e potrebbe risultare un percorso più lungo e tortuoso.

    Giovanni e Mariella:
    La strada di creare un negozio che catalizzi i produttori locali non è l'unica strada percorribile, basta prendere l'esempio del gas di rimini che hanno attivato percorsi culturali molto rilevanti, che invadono sfere del vivere quotidiano come il consumo sostenibile di metano, omeopatici, energie rinnovabili e tanto altro.
    Quindi è utile che un gas cresca e che emerga ma non necessariamente deve sfociare nella realizzazione di un negozio o spaccio commerciale.

    Jacopo:
    Nella prospettiva di un DES non è necessario creare un luogo di vendita e o distribuzione, ma l'importante è chiudere la filiera del distretto, le soluzioni sono molteplici, come i Gas i vari empori, ma anche i rapporti con le amministraizioni e le organizzazioni.
    Sarebbe utile ragionare sulla aggregazione dell'offerta all'interno di un des e l'obiettivo dovrebbe essere quello di creare le prerogative per consorziare i produttori nuovi ed esistenti.

    Lorenzo:
    Quali sono le strategie per formalizzare la realtà del des?

    Davide:
    L'obiettivo è quello di allargare il target dei "consumatori" che per far evolvere un des non dovremmo fossilizzarci sui gas, realtà ormai consolidate e che funzionano.
    Diverse azioni potrebbero essere favorite da finanziamenti europei per attivare percorsi che favoriscano la formazione di des.
     
    3. avvio contatti con amm prov per programmazione 2010
    Marco:
    In merito alle relazioni con le amm.ni locali, c'è la disponibilità dell'assessore all'ambiente della provincia che ci ha proposto un progetto in via di formulazione.
    Nel settore "ambiente" della provincia c'è la disponibilità del braccio operativo , ovvero dell'ufficio "strategie sostenibili".
    Quindi con l'assessorato all'ambiente cercherei di non perdere tempo e condividere in tempi brevi il progetto di cui era già stata preparata una bozza.
    Non dimentichiamo però che la strategia ecosol è trasversale, può interessare praticamente tutti gli assessorati e le altre amministrazioni locali. Cercharei quindi di lavorare anche sulla condivisione delle premesse, per esempio con un convegno di presentazione di possibili buone pratiche e di confronto.

    Aurelio:
    E' possibile pensare un intervento o più interventi itineranti per rapportarci con le amm.ni

    Jacopo:
    La'attuale ass.re all'ambiente della prov di pesaro, si era confrontato con noi durante la fiera della sostenibilità ed era particolarmente interessato sulla possibilità di partecipare come amm.ne al favorire la crescita del des.
    Cio' che non potrebbero fare come provincia potrebbero finanziarlo come GAL.
    Il GAL è un organismo che attraverso i finanziamenti europei favoriscono le produzioni agricole e turistiche della zona.

    Davide:
    Mondo Solidale e consorzio qualità stanno avviando contatti con le amm.ni locali per promuovere gli "acquisti verdi"
    Anche questo ulteriore tassello potrebbe essere coinvolto nel nostro percorso.

    - Scioglimento Rete GAS provinciale
    Davide comunica che si è concordato di scogliere la rete gas provinciale, perchè di fatto è una realta' che non funziona, e nel caso che qualche gas locale abbia bisogno di supporto per le iscrizioni agli albi delle associazioni potrebbe interfacciarsi direttamnete con la res pu (locale) per avere qualche consulenza. Di fatto il supporto formale che la rete aveva l'ambizione di dare ai gas locali fondamentalmente non ha funzionato nel corso di questi anni e quindi si è concordato di scogliere questa realtà.

    Alessandro:
    Dovremmo cercare di formalizzare la questione economica dello scoglimento della rete gas locale e soprattutto comunicare ai pochi gas che favorivano della rete della scelta che abbiamo preso.


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