Fonti rinnovabili, Peglio: simbolo del buon eolico in Italia
Un buon progetto che si inserisce perfettamente nel contesto paesaggistico del nostro territorio senza comprometterlo e che quindi incoraggia la diffusione di piccoli impianti eolici.
4 aprile 2011 - Svegliaconsumatori.it
Fonte: Svegliaconsumatori.it
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ANCONA - Peglio è il comune simbolo del buon eolico in Italia. Ad eleggerlo campione è il dossier di Legambiente “Comuni Rinnovabili 2011” che è stato presentato ieri a Roma e che ha premiato quattro amministrazioni in Italia per aver portato avanti nel 2010 scelte coraggiose e lungimiranti nelle installazioni di impianti da rinnovabili.
“Il riconoscimento al comune di Peglio ha una molteplice valenza positiva – commenta Luigino Quarchioni, presidente di Legambiente Marche -. Innanzitutto perché è grazie a quella installazione che nelle Marche ha preso finalmente il via la produzione di energia eolica, ma anche e soprattutto perché si tratta di un buon progetto che si inserisce perfettamente nel contesto paesaggistico del nostro territorio senza comprometterlo e che quindi incoraggia la diffusione di piccoli impianti eolici. Inoltre questa operazione assume ancora più valore perché fatta da un comune e una comunità montana che in un momento di particolare difficoltà economica mettono insieme le proprie risorse per dare vita ad un parco minieolico. L'esperienza del comune di Peglio dimostra quindi come le fonti rinnovabili sono oggi tecnologie affidabili, su cui è possibile costruire un modello energetico più moderno, efficiente e pulito. Occorre sostenere questo scenario, dando certezze a imprese, cittadini ed enti locali, per sviluppare innovazione e qualità nel territorio, e consentire alla rivoluzione energetica in corso di continuare a creare buona e sana economia. Noi siamo fiduciosi e guardiamo al futuro con ottimismo – conclude Quarchioni -, nella convinzione che il fermento che l’approvazione del Decreto Romani ha creato nelle associazioni di categoria e in tutto il settore degli addetti ai lavori, convinca il governo nazionale a rivedere il provvedimento per tornare così a sostenere lo sviluppo delle rinnovabili”. Nelle Marche, secondo il rapporto “Comuni Rinnovabili 2011” di Legambiente sono installati circa 412 MW di rinnovabili: 228 MW di energia da idroelettrico, 2,5 i MW che provengono dalla geotermia, 13,8 MW sono il risultato delle biomasse e 167 MW da solare fotovoltaico. Numeri che sono in continuo aumento con le recenti installazione, visto che al 28 febbraio scorso in tutta la Regione il solo fotovoltaico contava 201,485 MW. Da quest’anno inoltre si possono anche contare i 0,15 MW di eolico prodotti dal parco minieolico del comune di Peglio. Il piccolo comune di Peglio si è distinto per la realizzazione di un parco minieolico formato da due torri da 50 kW ciascuna per la produzione di 162 MWh annui, in grado di coprire il 21% dei consumi elettrici domestici del Comune e di evitare l’emissione di oltre 90 tonnellate di CO2 all’anno. Tra i progetti in corso, un piano strategico per l’illuminazione pubblica che prevede la sostituzione delle lampade meno efficienti con un risparmio di 13.000 kWh annui, e la realizzazione di una centrale a biomassa da cippato di piccole dimensioni (500 kW) alla quale verrà collegata una rete di teleriscaldamento. Ma anche altri comuni marchigiani si sono distinti: tra i primi 50 comuni del fotovoltaico, al 24° posto, c’è Corinaldo (AN) con 8.137,75 KW, 1.575,56 ogni 1.000 abitanti; tra i primi 10 comuni del solare fotovoltaico in edilizia, al 9° posto, c’è Monteprandone (AP) con 404 KW; Senigallia (AN) figura quinta per mq installati di solare termico (4.000 mq); Ussita (MC) e 29esima per il mini idroelettrico (3,36 MW); Loreto (AN) è tra i primi 10 del geotermico a bassa entalpia (600 KW) e Maiolati Spontini (AN) è tra i primi 20 comuni del biogas elettrico (9,4 Mwe). Per scaricare il rapporto Comuni Rinnovabili vai su www.legambiente.it |