ACCENTI DIVERSI 2° Rassegna letteraria interculturale della Città di Fano
Ilirianet, l'Africa Chiama, Millevoci, Accademia dei Tenebrosi, Nuovo Mondo, Alternativa Libertaria, Associazione Cittadini Senegalesi, Banca del Gratuito, MIR, Amici del Quilombo, Centro Scuola Don Paolo Tonucci - Apito, Associazione Bohh Jeff Senegal ACLI provinciali, Caritas Diocesana - Sala della Pace
e C.R.E.M.I.
nell’ambito del progetto “Io racconto, tu racconti…noi ascoltiamo”
Shady Hamadi , Voci di anime (Edizioni Marietti 1820, 2011).
Martedì 12 luglio ore 21,15 – Piazza Garibaldi. Monteporzio
Mercoledì 13 luglio ore 21,15 – Mediateca Montanari. Fano
È notte. Un uomo ripercorre con la memoria il suo passato attraverso gli incontri che gli hanno cambiato la vita: il beduino, il mercante, l'oste, la madre dei bambini, la prostituta, il condannato a morte... Un viaggio tra il deserto delle anime e il pozzo della conoscenza. Un racconto a metà tra la poesia di Kahlil Gibran e la narrativa di Paulo Coelho.
Shady Hamadi è nato a Milano nel 1988 da mamma italiana e papà siriano. Studia scienze politiche. Collabora con vari giornali. Per motivi politici di famiglia è potuto tornare in Siria solo di recente finito il lungo esilio. Proprio da questa mancanza e distacco forzato con il suo paese ha scoperto l'amore per i grandi poeti arabi come Adonis, Gibran, Al tunsi che l'hanno influenzato nel suo primo libro.
Antonio Ferrara, Tracce e intrecci. Presentazione e non solo di Batti il Muro ( Rizzoli 2011).
Venerdì 15 luglio ore 21,15 - Mediateca Montanari.
Nella penombra di un armadio in cui la madre malata di mente la rinchiude, Caterina assapora il gusto della vita attraverso i libri. La giovanissima protagonista legge e sogna, le parole la trasportano in mondi sconosciuti e la aiutano a prendere contatto con la realtà. Batti il Muro è l’ultima delle storie di Ferrara, Autore che si affida alla parola per intrecciare emozioni e rintracciare il gusto per la vita, fino a farci scoprire che, in fondo, il romanzo più affascinante è l’uomo in ascolto.
Antonio Ferrara è nato a Portici nel 1957 e vive a Novara. Ha lavorato per sette anni in una comunità alloggio per minori. Tiene laboratori di illustrazione e scrittura creativa “per emozioni” in scuole, biblioteche, librerie, carceri, associazioni culturali, ospedali. Ha pubblicato romanzi e racconti con le maggiori case editrici italiane per ragazzi. Tra i suoi ultimi lavori vanno citati Pane arabo a merenda, Come i Pini di Ramallah, I sorrisi del nonno, A braccia aperte, Anguilla.
Adrian Bravi, Sud 1982 (Nottetempo, 2007).
Lunedì 18 ore 21,15 - “Terrazza” Lungo Mare Sassonia. (in caso di pioggia alle 21,30 presso la libreria “Zazie”)
Il tragico di un conflitto assurdo, la guerra nelle Malvine si trasforma in comico. Bravi coglie i sentimenti della guerra, di chi aspetta il congedo, di chi è stato appena arruolato, di chi ritorna a casa ma continua a sentirsi un soldato, di chi si aggira nell'accampamento con un libro di poesie nella tasca dell'uniforme. E il senso rimane al di là dell'attesa straziante che la guerra impone a chi, riluttante, vi partecipa.
Adrián Bravi ha 43 anni. A venticinque viene in Italia per studiare filosofia, o meglio per proseguire gli studi che aveva iniziato in Argentina. All’esordio in argentino, Río Sauce, seguono due romanzi in lingua italiana, Restituiscimi il cappotto e La pelusa.
Egisto Salvi, Parole, cuore e fantasia (Edizioni Universum 2010).
Domenica 31 luglio, ore 18.30. Spiaggia dei Talenti
Questa raccolta di poesie è indirizzata alla nostra società che continua a scivolare in uno stato di confusione materiale e di buio spitituale. Come la sua vita, la poesia di Salvi è semplice, ma diventa aggressiva e spigolosa di fronte all’impossibilità delle dottrine umane di raggiungere le finalità per cui sono nate e di non frenare l’uomo nella rincorsa al benessere materiale.
Egisto Salvi è nato a Urbania. Emigrato in Svizzera negli anni Sessanta è tornato e ora vive a Fano. Ha cominciato a scrivere poesie a cinquant’anni. Ha pubblicato diversi libri. E’ stato nominato “Pioniere della cultura europea”e Presidente nazionale de LaUnión Hispanoamericana de Escritores.
Eraldo Affinati. Peregrin d’amore. Sotto il cielo degli scrittori d’Italia (Mondadori, 2010).
Martedì 2 agosto ore 21,15 - Mediateca Montanari
Il cammino fra i luoghi della nostra letteratura comincia da Nagasaki: lì le parole di san Francesco, incontrate quasi per caso, “pesano doppio, chiedono silenzio”, i libri si mescolano alla vita ed è più che mai evidente che “siamo una famiglia, noi esseri umani”.Nel suo peregrinare – fra incontri reali e apparizioni letterarie – Affinati dialoga con i vecchi così come con i ragazzi, con gli italiani e con gli stranieri si sofferma sugli scorci più belli, ma anche sulle sue periferie abbandonate. La letteratura si fa in queste pagine cosa viva, parole che possono formare un nuovo “sentimento italiano”, che comprenda anche gli stranieri e gli emarginati.
Eraldo Affinati, nato a Roma nel 1956 è oggi uno dei maggiori scrittori italiani. Significativa la sua esperienza. Insegna italiano ai minorenni non accompagnati della Città dei Ragazzi (raccontata nel romanzo omonimo). Collabora al “Corriere della Sera” e a "Famiglia Cristiana". Presso Il Margine ha pubblicato Italiani anche noi, un manuale di lingua italiana per stranieri.
Francesco Cataluccio, Chernobyl (Sellerio 2011).
Lunedì 8 agosto ore 21,15 - “Terrazza” Lungo Mare Sassonia. (in caso di pioggia alle 21, 30 presso la libreria “Zazie”)
Chernobyl è una vecchia località dell’Ucraina che sembra riassumere in sé tutte le caratteristiche della storia e della cultura di un mondo che scopriamo sempre più ricco di saggezza e follia. Nel XVIII secolo, ad esempio, scorrazzavano da quelle parti alcuni chassidim alquanto bizzarri. Questi uomini pii presentivano la catastrofe che arrivò prima per mano sovietica, con la collettivizzazione forzata e la carestia del 1937, poi con la devastazione nazista e infine con l’incidente nucleare. Infine c’è la Chernobyl di oggi: la gente, soprattutto gli anziani, che ritornano con mille sotterfugi, eludendo i divieti e ignorando i pericoli di contaminazione; la natura che ha assunto forme e dimensioni inusitate.
Francesco Cataluccio e' nato il 23/12/1955 a Firenze dove si laureato in Filosofia nel 1981. Dal 1989 al 2009 ha lavorato nell'editoria: per sei anni alla Feltrinelli, come responsabile dei Tascabili e dei Classici, e poi ha diretto la Bruno Mondadori e in seguito la Bollati Boringhieri. Collabora al supplemento domenicale del "Sole24ore" e a "Lo straniero".
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