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    COMUNICATO STAMPA SU AGRICOLTURA BIOLOGICA

    A seguito della scoperta truffa dei falsi certificati biologici assegnati a produzioni agricole da funzionari di enti certificatori compiacenti la Rete di Economia Solidale REES MARCHE ringrazia il corpo della Guardia di Finanza e sostiene con forza l'importanza di approfondire le indagini sulle filiere del settore agro-alimentare
    attraverso controlli capillari per scoraggiare truffe a danno dei consumatori e dei reali coltivatori con metodi di Agricoltura Biologica, che sono tra le prime vittime di questo inganno.
    Gli enti certificatori e i produttori che hanno falsificato le “carte” hanno creato un danno inestimabile a tutti coloro che promuovono l'agricoltura biologica anche come valore territoriale e ambientale.
    L'invito a tutti è quello di non identificare il malaffare con i tanti percorsi virtuosi in atto a livello locale e a considerare che la illegalità e la mala-economia è presente in qualsiasi settore e rappresenta comunque una realtà da combattere ad ogni livello.
    A fronte di alcuni falsi produttori BIO esistono migliaia di produttori leali con il consumatore. Accanto a consumatori “gabbati” ne esistono migliaia consapevoli e soddisfatti della scelta del biologico per la propria salute e per il proprio ben-vivere.
    La Rete di Economia Etica e Solidale REES Marche ha scelto e continua a scegliere l'Agricoltura Biologica e la filiera corta.
    14 dicembre 2011 - Katia Mastantuono

    A seguito della scoperta truffa dei falsi certificati biologici assegnati a produzioni agricole da funzionari di enti certificatori compiacenti la Rete di Economia Solidale REES MARCHE ringrazia il corpo della Guardia di Finanza e sostiene con forza l'importanza di approfondire le indagini sulle filiere del settore agro-alimentareattraverso controlli capillari per scoraggiare truffe a danno dei consumatori e dei reali coltivatori con metodi di Agricoltura Biologica, che sono tra le prime vittime di questo inganno.

    Gli enti certificatori e i produttori che hanno falsificato le “carte” hanno creato un danno inestimabile a tutti coloro che promuovono l'agricoltura biologica anche come valore territoriale e ambientale.

    L'invito a tutti è quello di non identificare il malaffare con i tanti percorsi virtuosi in atto a livello locale e a considerare che la illegalità e la mala-economia è presente in qualsiasi settore e rappresenta comunque una realtà da combattere ad ogni livello.

    A fronte di alcuni falsi produttori BIO esistono migliaia di produttori leali con il consumatore. Accanto a consumatori “gabbati” ne esistono migliaia consapevoli e soddisfatti della scelta del biologico per la propria salute e per il proprio ben-vivere.

    La Rete di Economia Etica e Solidale REES Marche ha scelto e continua a scegliere l'Agricoltura Biologica e la filiera corta.

    I Gruppi di Acquisto Solidale e i produttori agricoli e zootecnici che si riconoscono nei valori della rete ecredono in un modello di sviluppo orientato al rispetto dell'ambiente come patto di solidarietà tragenerazioni, scelgono modelli di gestione agricola ecologicamente sostenibili orientati al Ben-vivere edalla tutela dei beni comuni.

    I coltivatori biologici, della nostra rete auspicano le visite in azienda come momento di lavoro e diumane relazioni, colloquiano costantemente con tutti noi e con quanti vogliono condividere il lorolavoro e sono orgogliosi di mostrare le scelte quotidianamente portate avanti con fatica, per ilmiglioramento dell'ecosistema agricolo e per la valorizzazione e tutela delle varietà e delle razze locali.

    Il loro costante impegno in ambito produttivo e in ambito culturale, ha permesso la conservazione dipercorsi culturali dei territori, attraverso la gestione e il mantenimento dei suoli in produzioni armonichecon il territorio e la sua salvaguardia. Lo praticano in ogni scelta perché credono in un modelloeconomico dove l'interesse più alto e prioritario da perseguire è quello diffuso, a vantaggio di tutti. Lofanno ogni giorno anche a scapito del personale ritorno economico di breve periodo, convinti che ilbenessere diffuso sia l’investimento con il miglior rendimento possibile.

    Hanno aperto le loro aziende che sono diventate per tutti luogo di formazione e informazione, cometante CASE dell'Economia Solidale dove si condivide spesso anche la programmazione dellaproduzione.

    L'agricoltura biologica trova in tutti i soggetti che convintamente operano all’interno dei valori condivisicompagni di strada che consentono di rendere sostenibile il lavoro delle tante piccole aziendedistribuite nei nostri territori, perché di questo c'è forte bisogno in questo momento di grandeDISCONTINUITA' economica, ambientale e sociale dove urge il bisogno di ridisegnare un nuovomodello di economia che vorremmo Solidale.

    I produttori biologici della nostra rete sono produttori dell'Economia Solidale poiché condividono iprocessi decisionali e sono profondamente coinvolti nella crescita di un'Economia delle Relazioni edella Comunità, ricercano come valore aggiunto alla loro produzione la trasparenza, comunicano l'eticadel loro lavoro, si interfacciano con lealtà con quanti credono nei loro percor si e ricercano il ben-vivere.

    Questa è la migliore certificazione delle loro produzioni.
    Questa è la forma di certificazione e di GARANZIA di prodotto e produzione che noi ricerchiamo in viaprioritaria.

    I soggetti della rete, consumatori produttori e associazioni, si dissociano da quanti hanno fatto del“biologico” un business per consumatori inconsapevoli e propongono il modello di GARANZIAPARTECIPATA

    -dove insieme consumatori e produttori costruiscono l’economia migliore per tutti,
    -dove al centro dei percorsi di produzione viene inserito il beneficio collettivo e non quello meramenteaziendale,
    -dove si privilegiano percorsi di filiera corta in cui la relazione e lo scambio diventa luogo e valore,
    -dove ci sia un impegno concreto e visibile anche da parte del produttore biologico all'interno della suafiliera interna, garantita dai medesimi criteri valoriali e metodologici attivati dai gruppi di consumatoriresponsabili e consapevoli.

    È per tutti questi motivi che la La rete sceglie le produzioni biologiche ed anche perché sono un ponteche crediamo certo per traghettare l'economia del profitto aziendale verso Economie di Ben-viverediffuso.

    Per Rees Marche
    Katya Mastantuono e Valeria Bochi


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