RES Pesaro-Urbino

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    Progetto CAmbieRESti?

    Percorsi di volontariato e cittadinanza attiva per una economia solidale. (Sintesi del Progetto)
    14 settembre 2008 - Jacopo Emiliano Cherchi
    Percorsi di volontariato e cittadinanza attiva per una economia solidale

    Associazione di volontariato capofila

    Cittadinanzattiva – Urbino

    Associazioni di volontariato partner

    Rete di Lilliput – Nodo di Fano

    Circolo Legambiente Le Cesane

    Associazione Naturalistica Il carpino

    La Piantata

    Green Peace

    Mondo Solidale Urbino

    ISCOOP

    Altre organizzazioni del terzo settore

    Cooperativa Sociale “Mondo Solidale”

    Associazione Retegas della Provincia di Pesaro e Urbino

    Associazione Rete di Economia Etica e Solidale delle Marche (REES)

    CESTAS – Ong ed Ente di Formazione Superiore

    Amministrazioni Pubbliche locali

    Comune di Urbino

    Provincia di Pesaro e Urbino

    Consiglio Regionale delle Marche

    Altri Enti/Organizzazioni

    Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”

    Banca Etica

     

    Modalita'di coinvolgimento della rete dei partner

    La maggior parte dei partners del progetto, così come diversi altri soggetti (cittadini, enti locali e imprese), sono stati coinvolti in una sorta di elaborazione e preparazione culturale al presente progetto innanzi tutto tramite una serie di incontri periodici a cadenza mensile all’interno di un percorso di costruzione di una rete regionale di economia solidale, realizzati nel corso del 2007 sia a livello regionale che provinciale e locale. Tali incontri sono stati altresì verbalizzati e poi diffusi in rete e via mail nel tentativo di alimentare il dibattito e costruire un percorso quanto più possibile condiviso.

    Sempre all’interno di tale percorso, inoltre, sono stati attivati da circa 2 anni un notiziario ed una newsletter telematica, che sono stati in questi mesi veicolo di informazioni, scambio di buone pratiche e circolazione di idee dalle quali è scaturita la proposta che ha portato alla formulazione e presentazione di questo progetto.

    Nel mese di marzo 2007, infine, si è formato un gruppo di lavoro più specifico con il compito di avviare un percorso di progettazione partecipata, coinvolgendo in particolare tutti i soggetti proponenti il presente progetto, dopo aver individuato nel territorio dell’intera Provincia di Pesaro e Urbino, e in particolare nel territorio del Comune di Urbino, le condizioni utili per raccogliere stimoli, esperienze e buone pratiche in parte già presenti, sia pure in forma embrionale, sul territorio e dunque veicolabili all’interno di uno specifico e nuovo progetto di rete.

     

    Motivazioni del progetto

    Contesto di riferimento

    La moderna società dei consumi si caratterizza come individualistica e socialmente disgregatrice, anche se fornisce strumenti di collegamento rapido e planetario, nonché forme e strumenti di democrazia altamente evoluti.

    Anche nella nostra Regione, per certi versi considerata un modello di sviluppo locale armonico e di riuscita convivenza tra esigenze di benessere sociale ed economico-produttivo, i modelli di produzione e consumo prevalenti nei diversi ambiti della vita individuale e collettiva sono orientati a valori e parametri che portano a “quantificare” il benessere prodotto tralasciandone gli aspetti qualitativi e, soprattutto, i costi sociali ed ambientali che esso determina.


    Motivazioni del progetto

    In questo contesto di crisi economica, sociale, comunitaria e ambientale, vari settori e soggetti dell volontariato e dell’economia solidale (commercio equo e solidale, agricoltura biologica, cooperazione sociale, cooperazione internazionale, finanza etica, GAS - Gruppi di Acquisto Solidale, turismo responsabile, solidarietà internazionale, ecc), marchigiani sentono l’esigenza, attraverso una strategia di rete, di collegare quanti più soggetti possibili sul territorio locale.

    Per concertare insieme una risposta ai bisogni di solidarietà (intesa come capacità di accogliere ed ascoltare le persone come soggetti e non come “problemi”, di lavorare su di sè e con gli altri instaurando relazioni significative e facendosi contaminare, come passaggio dalla società dell'esclusione a quella del benessere di ciascuno e di tutti), di nuova socialità relazionale, di equità economica, di impegno gratuito e volontario, di difesa dell’economia locale e del territorio, di ricostruzione di appartenenza alla comunità territoriale, in vista della costruzione graduale, dal basso, di un nuovo sistema sociale ed economico.


    Soggetti coinvolti

    Da questa esigenza è nato un percorso condiviso con svariate decine di soggetti (associazionismo, volontariato, cittadini, imprese ed enti locali) su tutto il territorio marchigiano, che in questo progetto diventa un esperimento avanzato nella Provincia di Pesaro e Urbino per il rafforzamento di una cultura della cittadinanza attiva e della partecipazione, per la costruzione di reti di economia solidale, per la condivisione e diffusione di buone pratiche afferenti alla solidarietà sia sociale che ambientale. Un percorso che, tramite l’attivazione sinergica dei diversi soggetti territoriali che praticano in modo ancora troppo frammentato la solidarietà, possa incoraggiare i cittadini a prendere coscienza e, dunque, a farsi carico dei problemi relativi alla dimensione locale e globale, attivandosi in prima persona nell’adozione di stili di vita e consumo ispirati a solidarietà, sobrietà e inclusione sociale.

     

    Obiettivi

    Obiettivo generale

    Stimolare i cittadini della Provincia di Pesaro e Urbino ad essere soggetti sempre più attivi e partecipi di azioni di cittadinanza attiva, attraverso la promozione di una cultura del rispetto delle persone, dei diritti, dell'ambiente, e grazie all'adozione di stili di vita ispirati alla solidarietà, alla sobrietà, alla relazione, alla consapevolezza, al consumo critico, all'inclusione sociale, alla cooperazione, al benessere e alla felicità.


    Sub-obiettivo 1

    Potenziare ed incrementare il circuito esistente di soggetti attivi a livello provinciale nell'ambito dell'economia solidale e degli stili di vita socialmente ed ambientalmente sostenibili, ivi compresi gli Enti locali


    Sub-obiettivo 2

    Rispondere alla domanda crescente di qualità relazione da parte dei cittadini, specie di fronte all'impoverirsi dei legami sociali, all'invecchiamento delle reti familiari, alla sempre maggiore fragilità delle reti amicali e di vicinato, sia attivando e valorizzando l'impegno volontaristico e le reti informali territoriali, sia contribuendo a rafforzare le reti formali del servizio pubblico e del privato sociale promuovendo nuove modalità di collaborazione e di interazione


    Sub-obiettivo 3

    Promuovere una cultura della solidarietà e dell’appartenenza alla comunità locale, attivando processi che permettano a tutti gli abitanti del territorio provinciale, e con particolare riferimento al territorio urbinate, di sentirsi comunità, di sviluppare appartenenza, voglia di partecipare e di mettersi in relazione con gli altri non per fini utilitaristici, ma per ricercare il bene comune.

     

    Breve sintesi dell'intervento

    In estrema sintesi, l'intervento si propone di stimolare una parte dei cittadini della Provincia di Pesaro e Urbino alla cultura della cittadinanza attiva e dell'appartenenza ad una comunità territoriale nella quale agire come soggetti partecipativi.


    Il progetto si articolerà su due piani differenti:

    1. Da una parte, si impegna nel rafforzamento e nella messa in rete dei diversi soggetti già attivi nell’ambito del volontariato, della solidarietà e della cittadinanza attiva, dell'economia solidale, ivi compresi gli Enti locali, attraverso la costruzione di luoghi e momenti di informazione, scambio e confronto sulle tematiche relative alla solidarietà, alla relazione, al consumo critico, all'inclusione sociale.

    Focalizzando l’attenzione sugli impatti globali delle scelte di ciascuno attraverso un processo di conoscenza e di corresponsabilizzazione di tutti i soggetti, stimolando nei cittadini della Provincia pesarese l’acquisizione di nuove buone pratiche e di diversi modi di partecipare e consumare: come ad esempio l’adesione ad un Gruppo di Acquisto Solidale (GAS), il risparmio e l’uso più efficiente dell’energia e delle risorse naturali grazie al ricorso a soluzioni e tecnologie innovative, legando la scelta personale del consumatore consapevole e informato a comportamenti collettivi alternativi e alla costruzione di scambi meno iniqui e meno nocivi, riscoprendo il valore della sobrietà, della sufficienza, delle reti informali e formali di relazione e sostegno, dell'agire gratuito e volontario.

    2. Dall’altra, vuole spingere la cittadinanza ad attivarsi in prima persona, cercando in modo condiviso risposte individuali e collettive. Lo sfondo in cui il progetto è stato pensato è quello di stimolare la popolazione a prendere consapevolezza ed impegnarsi in prima persona sulle tematiche della cittadinanza attiva e responsabile e dell'agire gratuito e volontario, declinate come adesione a stili di vita e consumo sostenibili in senso sociale ed ambientale. Ecco perché una parte del progetto è realizzata sul territorio del comune di Urbino, dove si coinvolgeranno 30 famiglie ivi residenti nella sperimentazione di nuovi stili di vita, riorientando i consumi, rafforzando i legami comunitari e recuperando le relazioni non mercantili, mettendo in pratica scelte di acquisto e comportamenti, individuali e collettivi, più equi, solidali e rispettosi dell’ambiente.

    Attraverso un percorso guidato (incontri strutturati mensili, assistenza, consulenza, laboratori pratici, incentivi materiali) le famiglie aderenti avranno la possibilità di sperimentare nella vita quotidiana tutta una serie di comportamenti e buone pratiche in grado di creare legami, incrementare il senso di appartenenza alla comunità, ridurre sia gli impatti sociali e ambientali del consumo, sia il costo delle bollette gravanti sul bilancio familiare. Lungo tale percorso sono previste varie fasi di monitoraggio.

    Il progetto, che verrà presentato con un convegno pubblico, si concluderà con una festa finale in cui coinvolgere i soggetti appartenenti all’economia solidale e al volontariato del territorio, nonché facilitare la diffusione dei risultati relativi ai cambiamenti reali degli stili di vita e consumo delle famiglie aderenti e dei cittadini in genere.

    Sistema di valutazione del progetto

    Il progetto prevede un costante monitoraggio delle attività previste e una procedura di valutazione articolata in valutazioni in itinere (trimestrali) e valutazione finale. Le azioni di monitoraggio e valutazione, che saranno effettuate durante l'attuazione del progetto, dovranno permettere la piena acquisizione dei dati e degli elementi che i proponenti riterranno importanti ai fini di completare il quadro complessivo dei risultati che il progetto consegue. Le azioni di monitoraggio saranno effettuate congiuntamente da tutti i soggetti coinvolti nell’esecuzione delle attività.

    Indicatori utilizzati per ambiti di attività:

    Numero operatori coinvolti; numero associazioni/enti di volontariato/ GAS/ soggetti del terzo settore inclusi nella rete; tipologia età, titoli, settori di attività e provenienza geografica delle singole persone che aderiscono; n° attività seminariali e incontri realizzati; n° materiali prodotti/utilizzati; numero partecipanti/evento; n* eventi pubblici (fiere etc) a cui la rete partecipa; quantità materiali distribuiti e soggetti esterni coinvolti.

    Fonti per la verifica dei dati:

    dati del proponente; dati dei partners del progetto; dati degli enti locali; valutazioni interne degli operatori del progetto; valutazioni in itinere; relazioni periodiche e finali del coordinatore.

    L'attività di valutazione sarà realizzata per verificare l'efficacia dell'impatto territoriale dell'intero progetto. Verranno evidenziati i miglioramenti ottenuti per quanto riguarda l'efficacia dei risultati e la continuità degli interventi sul territorio.

    Esempio di protocollo di valutazione per una specifica attività: Nella dimensione urbinate, sono previste lungo il percorso varie fasi di monitoraggio dell’andamento:

    1) impatto sui consumi domestici e della messa in pratica di stili di vita e consumo sostenibili, attraverso l’utilizzazione di strumenti quali lettura dei contatori, questionari sull’impronta ecologica etc.

    2) interesse dei destinatari del progetto, attraverso i dati sull’andamento della partecipazione alle diverse attività previste (seminari, laboratori, incontri mensili). L’obiettivo del monitoraggio è quello di restituire alle famiglie delle informazioni quantitative e qualitative rispetto al loro specifico percorso di cambiamento; e soprattutto quello di richiamare ripetutamente l’attenzione dei partecipanti sull’andamento dei consumi e dei comportamenti in relazione alle loro abitudini quotidiane.

    Continuità del progetto

    La costituzione di una rete territoriale che raccolga non solo soggetti del volontariato e del terzo settore ma anche, si auspica, enti locali e soggetti produttivi, consentirà di mettere in campo fin dall’avvio del progetto meccanismi di proposta di allargamento e sostegno finanziario e operativo alle azioni intraprese che potranno garantire autonomia e prosecuzione delle stesse una volta concluso l’eventuale sostegno del CSV. Al di là della continuità e sostenibilità finanziaria del progetto, si ritiene che il senso stesso dell’azione proposta – diffondere e radicare nella cittadinanza comportamenti e stili di vita più solidali e partecipativi – contenga in sé le condizioni che permetteranno di proseguire e allargare il numero di soggetti individuali e collettivi aderenti al progetto facendo leva sulla diffusione sempre maggiore di pratiche di volontariato solidale e civico che consentiranno la prosecuzione dell’azione intrapresa.

    Aspetti innovativi del progetto

    L'innovatività del progetto proposto risiede in alcuni elementi sia strategici (obiettivi) sia strumentali (attività previste). - Innovazione strategica: si tratta del primo progetto pilota a livello provinciale che intende saldare l'esperienza di soggetti già attivi sul territorio (associazioni, Gruppi di Acquisto Solidale, ecc.) con un programma di diffusione di buone pratiche e inclusione verso famiglie, individui e associazioni che si accostano al tema dell'economia solidale come "nuovo" esercizio quotidiano di buone pratiche e di partecipazione attiva al bene comune. Questo verrà realizzato attraverso un progetto sperimentale che cerca di valorizzare al massimo l'esistente come veicolo di promozione verso nuovi soggetti e nuove esperienze che riguardano sia aspetti "economici" e "ambientali" della convivenza civile, sia aspetti più "sociali" legati al valore del volontariato e della gratuità, e al senso dell'appartenenza ad una comunità e a un territorio. Per tali motivi la costruzione della rete passa sia dalla valorizzazione e rafforzamento di esperienze e circuiti alternativi già esistenti - come ad esempio quelli dei GAS per quanto riguarda il tema del consumo e delle relazioni - sia dall'incentivo alla nascita di nuove iniziative e pratiche di economia solidale non ancora presenti sul territorio. - Innovazione operativa: riteniamo inoltre che un elemento importante ed innovativo del progetto proposto risieda nella scelta delle attività da realizzare sul territorio provinciale rispetto all'orizzonte strategico sopra descritto. In particolare le attività previste nel Comune di Urbino sul gruppo-pilota di 30 famiglie rispondono alla scelta di fondo di voler identificare mezzi e strumenti nuovi ed efficaci per poter diffondere buone pratiche di consumo etico e consapevole. Lo scopo di fondo è quello di sperimentare su una comunità ristretta e territorialmente contigua le dinamiche di pratica quotidiana di un nuovo stile di vita, introducendo - con strumenti appropriati e in maniera graduale - modelli di consumo innovativi e sostenibili, rafforzando i legami comunitari e recuperando relazioni sociali non mercantili e monetizzabili. Facendo questo riteniamo che si possano introdurre in questa comunità pilota scelte di acquisto e comportamenti, individuali e collettivi, più equi, solidali e rispettosi dell’ambiente, nella prospettiva che queste pratiche possano diffondersi ed estendersi su gruppi e collettività sempre più estese.


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