RES Pesaro-Urbino

RSS logo

Tematiche Correlate

In calendario

    Quale futuro per l'economia?

    Le "rivoluzioni dal basso". La necessità di ridurre al massimo le distanze fra produttori e consumatori: i GAS (gruppi di acquisto solidali) e le iniziative "a chilometri zero", a partire dai "Farmer market". Banca etica e il microcredito: é possibile una diversa gestione delle risorse finanziarie? Un caso particolare: le esperienze di "moneta locale". Queste rappresentano esperienze destinate a restare fatti marginali o sono in grado di cambiare il sistema?
    16 marzo 2009 - Davide Guidi ( Presidente Rete di Economia Etica e Solidale delle Marche)

    Le "rivoluzioni dal basso". La necessità di ridurre al massimo le distanze fra produttori e consumatori: i GAS (gruppi di acquisto solidali) e le iniziative "a chilometri zero", a partire dai "Farmer market". Banca etica e il microcredito: é possibile una diversa gestione delle risorse finanziarie? Un caso particolare: le esperienze di "moneta locale". Queste rappresentano esperienze destinate a restare fatti marginali o sono in grado di cambiare il sistema?

    Appare sempre più evidente, alla luce delle vicende attuali che siamo chiamati ad attraversare, che il sistema che ci sembrava finora l'unico possibile stia venendo meno. Un sistema basato sul paradigma assoluto della crescita infinita del Pil, dell'obsolescenza programmata dei prodotti e della fabbricazione artificiale dei bisogni, del credito al consumo e dell’invenzione del denaro dal denaro, delle delocalizzazioni, dei paesi privilegiati e di quelli ricchi ma impoveriti. In tal senso, la crisi può rappresentare un’eccezionale opportunità per facilitare il passaggio ad un nuovo modello economico, sociale, ambientale e culturale. Non si tratta di riformare o rivoluzionare, ma di creare: ognuno ed ognuna di noi è capace di farlo.

    La prima creazione consiste senz’altro nel depotenziare il denaro in relazione al nostro ben-vivere e alla sicurezza del futuro, sostituendolo con la certezza delle relazioni famigliari, amicali, vicinali e di comunità. In altre parole vivere a pieno, e non come “evasioni” alternative, le pratiche dell’economia domestica (o non monetaria): come sobrietà, autoproduzione, baratto, condivisione dei beni, risparmio, recupero e riutilizzo.

    Ancora, le esperienze delle banche del tempo, persone che si auto organizzano e si scambiamo alla pari il tempo per attività di mutuo aiuto e condivisione dei saperi, o quelle delle monete complementari - che a dispetto del nome non conoscono i meccanismi deleteri del denaro ufficiale ed hanno la capacità di sviluppare relazioni di fiducia ed economie territoriali – meritano di essere vissute con rinnovata consapevolezza.

    Creare significa poi anche immaginare e sperimentare con approcci sempre nuovi i rapporti nell’economia di mercato, che a differenza del capitalismo esiste da sempre e tanto futuro ha ancora di fronte a sè.

    E quindi via libera ai bilanci di giustizia dalla forte connotazione etica, ai Gruppi di acquisto solidale ed ai mercati del contadino in cui si riducono le distanze fra produttore e consumatore, si valorizzano prodotti, saperi, piccoli agricoltori e allevatori locali, si vivono relazioni profonde basate sulle fiducia reciproca e sulla partecipazione, si sperimentano pratiche innovative, si riduce al minimo l’impatto ambientale. Risparmiando (tempo e denaro). Massima attenzione, inoltre, per le vendite dirette in azienda con a volte la raccolta diretta degli acquirenti, per ristoranti a chilometro zero che propongono cibi che vengono da vicino, per distributori automatici alla spina che sono riempiti direttamente da chi produce e svuotati da chi acquista riutilizzando gli stessi contenitori.

    Perfino la finanza, infine, può essere etica ed in grado di creare comunità solidali, rafforzare relazioni, contribuire al bene comune. Banca Etica, ad esempio, fa del credito un diritto, della trasparenza un valore, della partecipazione di soci e risparmiatori un principio ineludibile. Ed i settori di intervento sono quelli della cooperazione sociale ed internazionale, dell’ambiente, della cultura e della società civile, nella massima attenzione alle caratteristiche di ogni territorio. E per chi proprio è in difficoltà temporanea, il microcredito gestito da Mutue di Auotogestione, cooperative, associazioni, enti locali, diocesi, è in grado di affiancare piccole cifre alle comunque indispensabili reti di vicinanza e sostegno.

    Le Reti di Economia Solidale nascono per porre al centro di una rinnovata azione politica processi di etica economica, che comportano la ricostruzione di un tessuto civico, culturale e sociale basato sul bene comune. Reciprocità e cooperazione anche fra soggetti economici, centralità delle persone, rispetto dell'ambiente, partecipazione, impegno nell'economia locale, benvivere conviviale e comunitario ne sono i capisaldi. In tale direzione, l'avvio di Distretti locali di economia solidale in cui nascano alleanze e patti fra produttori, consumatori, lavoratori e finanziatori, nello spirito delle filiere corte, della conoscenza diretta e della reciproca fiducia rappresentano il migliore volano verso il cambiamento.

     

    Siti per approfondire

    Sul tema della crescita e degli stili di vita

    www.decrescita.it

    www.cnms.it

     

    Sulle banche del tempo

    www.tempomat.it

     

    Sulle monete complementari e non solo

    www.sovranitamonetaria.it

     

    Sui bilanci di giustizia

    www.bilancidigiustizia.it

     

    Sui GAS – Gruppi di Acquisto Solidale

    www.retegas.org

     

    Su mercati del contadino e iniziative a chilometri zero

    www.mercatidelcontadino.it

     

    Su Banca Popolare Etica

    www.bancaetica.it

     

    Nel sito di REES - Rete di Economia Etica e Solidale delle Marche, infine, si trovano decine di link alle tematiche trattate nel presente incontro ed a molte altre correlate

    www.resmarche.it

     

     

    Davide Guidi

    Presidente Rete di Economia Etica e Solidale

    delle Marche

     


    Sito realizzato con PhPeace 2.6.18

    Tutti i contenuti pubblicati, salvo diversa indicazione,

    sono soggetti a Licenza Creative Commons

    validateXHTMLcclvalidateCSS

    WebMaster | Feed RSS