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Rees Marche presenta per la prima volta i dati della ricerca sull'economia solidale e i GAS nella nostra regione, in collaborazione con le 4 università regionali

Report sul convegno, che conclude il progetto "Economie Solidali nelle Marche", condotto dalla REES Marche e dalle 4 Università presenti in regione svoltosi lunedì 18 Aprile presso la facolta di Economia di Ancona
19 aprile 2011 - Redazione Corto Circuito
Fonte: Ufficio stampa Rees Marche - 19 aprile 2011

19/04/2011

Comunicato stampa

Donna, 30 anni, laureata: identikit del “gasista” nelle Marche

Rees Marche presenta per la prima volta i dati della ricerca sull'economia solidale e i GAS nella nostra regione, in collaborazione con le 4 università regionali

 

Sono 182 le persone membre di un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), intervistate dall'associazione REES (Rete di Economia Solidale) nell'ambito della ricerca sulle Economie Solidali nelle Marche. I dati sono stati presentati lunedì presso la facoltà di Economia nel corso di un convegno cui hanno partecipato la presidente REES Katya Mastantuono, il coordinatore del progetto Toni Montevidoni, Soana Tortora di Solidarius Italia, Mario Cavani di Banca Etica, Luigino Quarchioni, presidente Legambiente Marche. Per l'Università politecnica delle Marche hanno relazionto Francesco Orazi, Marco Socci, Matteo Belletti e Ugo Ascoli, per l'Università di Macerata Barbara Poiaghi e, per quella di Camerino, Marco Giovagnoli.  Nel pomeriggio sono intervenuti anche raprpresentanti di alcuni Enti pubblici ( Regione Marche, Provincia di Ancona e Comune di Senigallia).

In totale i gruppi di acquisto solidale presi in esame sono stati circa 20, sia di recente che di vecchia costituzione. Emerge come siano soprattutto le donne (58%) a prediligere questa forma solidale di consumo, che prevede l'acquisto diretto dal produttore rigorosamente con certificato bio. Il 55,9% del campione rientra nella fascia d'età tra i 22 e i 44 anni e ha un livello di istruzione elevato, superiore alla media. Tra le motivazioni dell'adesione a un GAS, il credere a forme di consumo critico e la ricerca di prodotti di qualità. Una pratica di consumo, quella dei gruppi di acquisto solidale, che sta prendendo sempre più piede nella nostra regione, allineata con il dato nazionale, che ha visto nel triennio 2008-2010 una crescita del 55% (Rapporto Bio Bank). In aumento anche il numero di aziende con vendita diretta (+ 25%), i ristoranti bio (+ 24%), gli agriturismi (+ 11%), le mense scolastiche (+10%), i mercatini (+ 7%). Le Marche sono risultate al secondo posto in Italia per densità di operatori, con il primato (rispetto al numero della popolazione) su vendita diretta, ristoranti, agriturismi. I GAS acquistano prevalentemente ortofrutta, vino, olio, formaggio, cereali e legumi.

La crisi che stiamo vivendo -ha affermato Toni Montevidoni- ci porta a farci delle domande sulle pratiche economiche su cui si basano le nostre società. E' all'interno del cosiddetto terzo settore, quello del non profit, che si può identificare un'altra economia, vista come un insieme di reti basate su principi solidali ed etici, che mettano al centro dell'azione il bene collettivo”.

Obiettivo dunque quello di fare sintesi delle buone pratiche e delle esperienze di economia solidale e ricerca sui possibili scenari evolutivi, fino alla nascita di veri e propri DES, distretti di economia solidale.

Le Marche sono la terra dei distretti industriali -ha sottolineato Soana Tortora- la prospettiva oggi, grazie all'operato della REES, è proprio quella di accelerare e qualificare il processo di costruzione di distretti di economia solidale”.

In allegato alcune delle relazioni del Convegno, che abbiamo a disposizione.

 

 

Ufficio stampa Rees Marche

Allegati

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  • Intervento_Giovagnoli (197 Kb - Formato pdf)

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  • Presentazione_Giovagnoli (861 Kb - Formato pdf)

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  • Intervento_Belletti (27 Kb - Formato pdf)

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  • presentazione_Belletti (3570 Kb - Formato pdf)

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  • Profilo GAS_Orazi e Socci (399 Kb - Formato pdf)

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  • Soana Tortora_Ampliare le reti (472 Kb - Formato pdf)

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