Report III° incontro territoriale DES MACERATESE del 29 Marzo 2011

A livello nazionale qualcuno ha già intrapreso percorsi di DES molto simili al nostro e quindi è utile vedere e prendere spunto da quelle esperienze già in essere. La differenza di questa esperienza rispetto al nostro contesto è che si sono organizzati (l’organizzazione rappresenta infatti il vero passaggio da un GAS ad un DES)
14 aprile 2011 - Redazione Des Macerata

L’incontro si apre chiedendo di formalizzare l’adesione dei soggetti del territorio al Progetto DES e la Provincia consegna i Pc ai gasisti.

Si riprende brevemente la Carta dei criteri e si presenta la "Road Map" dei prossimi incontri territoriali

1 fino al 21 luglio (Cfr Allegato).

 

 

1 La sede al momento rimane confermata quella di Piediripa ma si prende in considerazione la possibilità di spostarci se invitati da qualcuno in una sede più consona

Si continua con la presentazione della buona pratica lombarda"AEQUOS" www.aequosnet.it

A livello nazionale qualcuno ha già intrapreso percorsi di DES molto simili al nostro e quindi è utile vedere e prendere spunto da quelle esperienze già in essere. La differenza di questa esperienza rispetto al nostro contesto è che si sono organizzati (l’organizzazione rappresenta infatti il vero passaggio da un GAS ad un DES)

All’interno di questo rapporto di fiducia che lega i soggetti del territorio, si è partiti dal criterio della certificazione bio e tramite la piattaforma informatica si persegue lo scopo di aiutare i produttori a promuoversi verso l’esterno (vetrina del produttore per chi non ha un sito o messa in rete dei siti di ciascun produttore)

I prodotti presenti, in questo caso, sono solo ortaggi, vini biologici e succhi quindi molto minore rispetto l’acquisto medio di un gas del territorio di macerata, per iniziare a ragionare operativamente ci si dovrebbe porre alcune domande, ad esempio:

  •  Qual è il numero medio di referenze che si scambiano all’interno di un GAS?
  •  Quanti produttori di un determinato prodotto sono presenti nel territorio?
  •  Quanti degli acquisti di GAS vengono fatti presso produttori locali e quanti fuori provincia?
  •  Già adesso molti gas fanno promozione dei propri produttori, perché non proviamo a metterli insieme  facendone una unica?
  •  Alcune calzature si cominciano a fare in modo eco-compatibile, perché non sostenere calzaturifici del posto anziché acquistarle al nord?

Nell’esempio riportato la distribuzione dei prodotti non è centralizzata e viene fatta nelle sedi dei GAS (c’è un furgone che va dai vari produttori e centralizza il punto di acquisto)

Nel contesto maceratese invece, succede che il produttore oltre che ad occuparsi della produzione deve assolvere anche le funzioni proprie della distribuzione e commercializzazione dei prodotti e questo comporta che non sempre si ha un prezzo finale sufficientemente efficiente (se ogni produttore deve distribuire la propria merce ai gas, effettua numerosi viaggi); aggregando la domanda e rendendo più sinergica la distribuzione dei prodotti si andrebbe ad incidere anche sul prezzo.

Si auspica il modello del consorzio, 2-3 aziende si mettono insieme per servire i gas in modo da avere più mercato, in modo tale che una sola persona si occupa della distribuzione etcc.

DES Macerata

La logica sottostante il progetto è quella di aggregare la domanda esistente e di orientare altri consumi (non solo gas) come per esempio agriturismo, associazioni, cooperative sociali che fanno ristorazione (che è già domanda aggregata); se mettiamo insieme la domanda di gas attuali, la domanda nel suo complesso non può che aumentare perché se un gas di Civitanova vede che Macerata ha un produttore di un prodotto che non ha, può decidere di acquistarlo..

Mettendo insieme gli acquisti, inoltre, è possibile fare lo storico di quanti acquisti di determinati prodotti ci sono stati quest’anno..(e sulla base dei dati si verifica con la domanda e si può anche chiedere ad un produttore di produrre di più oppure di intraprendere la produzione di un nuovo prodotto che non esiste nel territorio e quindi sviluppare una nuova imprenditorialità e quindi una nuova opportunità per i produttori).

Si informano i partecipanti circa l’andamento dell’attività di formazione per i funzionari pubblici che si terrà tra maggio e giugno e che si è estesa anche ai funzionari della Provincia e dei Comuni di Fermo oltre che a quelli della Provincia e dei comuni con più di 10.000 abitanti di Macerata.

Si conclude con la presentazione del calendario assaggi di Raci che è un’ iniziativa della provincia di Macerata nella quale saranno inserite le iniziative di sensibilizzazione del presente progetto nelle città in cui al momento non esistono gas.

Su richiesta dei partecipanti all’incontro, si comunica la nuova impostazione che la Provincia di Macerata vuole dare alla manifestazione RACI, in cui sarà presente un funzionario da Bruxelles nel convegno di apertura e in cui saranno presenti momenti di approfondimento, laboratori etc, nell’ottica di orientamento al consumatore e non alla produzione: a tal proposito si consiglia di rivedere il programma sulla PAC 2014-2020 in cui l’ agricoltura è intesa come bene comune e non si produce più per la quantità (tvrs.it)

Si definiscono i prossimi incontri territoriali: arrivano proposte di cambiare orario con inizio alle 18.30 oppure la modalità proposta della cena dalle 19.00 alle 22.00.

Prossimo incontro Giovedì 28 aprile ore 18,30

 

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