GAS:Significato, storia, funzionamento e prospettive future.
Il Parlamento italiano, nella formulazione della Legge Finanziaria per il 2008, ha riconosciuto i Gruppi di acquisto solidali (GAS) come «soggetti associativi senza scopo di lucro costituiti al fine di svolgere attività di acquisto collettivo di beni e distribuzione dei medesimi con finalità etiche, di solidarietà sociale e di sostenibilità ambientale».
I Gruppi di Acquisto Solidale nascono in risposta e in contrapposizione alla logica mercantile della grande distribuzione cercando, anche per chi vive in città, di restituire un volto, una storia, una relazione tra chi produce il cibo quotidiano e chi lo compra. Credo che non si potrebbe ridurre a norma tale fenomeno né tanto meno istituzionalizzare qualcosa che deve essere esempio di libera associazione.
I GAS oggi si contraddistinguono per una notevole diversità dal punto di vista organizzativo; pur seguendo gli stessi principi, le forme in cui i gruppi di strutturano possono variare molto a seconda delle esigenze e della storia dei singoli gruppi. Questa è una forza, perché consente di integrare esperienze anche parecchio diverse. Ciò detto, il numero ideale è quello che consente di conoscersi e di instaurare relazioni personali all'interno del gruppo, parliamo quindi di una dimensione tra le 10 e le 30 famiglie. In effetti, il numero medio di famiglie per GAS è di 25, anche se abbiamo pochi GAS un po' anomali composti da un numero elevato di famiglie ma comunque divisi in sottogruppi.
Il primo GAS nasce a Fidenza (PR) nel 1994, quando il consumo critico in Italia era agli albori, ma già erano forti, in alcuni ambienti, il rifiuto del sistema economico dominante e la ricerca di alternative che coinvolgessero stili di vita e di consumo. Il gruppo di Fidenza ha avuto il pregio di collegare le riflessioni sull'insostenibilità sociale e ambientale del nostro modello di vita alle esigenze concrete della quotidianità (ovvero alla necessità di poter mangiare cibi gustosi, sani e «portatori» di una storia), acquistando insieme da produttori biologici locali e instaurando con essi un rapporto di conoscenza diretta.
Per i GAS questo modo di acquistare risponde a diverse esigenze: le persone trovano occasioni di relazione sia all'interno del gruppo, sia all'esterno; i prodotti sono di qualità; i piccoli produttori trovano un canale di vendita per i loro beni senza dover sottostare alle regole della grande distribuzione.
La scelta di prodotti biologici, locali o da agricoltura biodinamica, da una parte riduce drasticamente l'impatto ambientale per quanto riguarda il trasporto e lo sfruttamento del terreno, e dall'altra consente di conoscere il produttore e di porre attenzione alle condizioni di lavoro. Inoltre, i partecipanti si aiutano a vicenda e si suddividono i compiti per la gestione degli acquisti, rifacendosi al principio della mutua assistenza che ha guidato la nascita del movimento cooperativo.