Gruppi di Acquisto Solidale in 3D
Che la Terra abbia qualche problemino a sostenere il peso di una umanità spesso sprecona e che non ha il coraggio di guardare oltre la punta dei propri piedi è una cosa risaputa. Anche il balletto secondo cui le responsabilità sono sempre altrove o competono ad altri livelli è stato giustamente superato da coloro che, da alcuni decenni, hanno fatto esperienze di produzione, trasformazione, distribuzione e commercializzazione alternativi. La sensibilità promossa nei cittadini-consumatori dalle forme di commercio equo, dalla finanza eticamente agganciata all'economia reale, e più in generale all'articolato mondo del consumo critico, ha lentamente svegliato le coscienze, troppo spesso assopite da un mondo dell'informazione falso, impreparato e dominato dagli interessi di parte. Questo processo sta maturando più rapidamente di quanto ci si potesse aspettare e sempre più spesso la sensibilità diventa piena consapevolezza, prima, e modificazione constante dei propri stili di vita, poi.
Probabilmente, l'essenza sociale più profonda dell'esperienza dei GAS-gruppi di acquisto solidale- sta proprio qui: sperimentare il cambiamento! Un laboratorio quotidiano di riflessione e pratiche sulla sostenibilità delle proprie modalità di consumo, ma anche di partecipazione dal basso ai processi decisionali, di gestione diretta delle informazioni, di responsabilità rispetto al proprio territorio, di riformulazione dei segmenti più dogmatici dell'economia neocon a partire dal concetto stesso di società dei consumi. Acquistare prodotti di qualità, conoscendone i metodi di produzione e supportando il piccolo produttore locale, svolgere un ruolo attivo nel consumo critico...sono queste le principali motivazioni, oltre al risparmio economico, che spingono sempre più famiglie ad entrare in un GAS. Una volta entrate, però, sperimentano anche la socializzazione tra loro, lo scambio culturale ed il confronto, le visite periodiche ai produttori in una natura spesso incontaminata, la convivialità.
E' questa della relazione sociale, una dimensione spesso scarsa nelle nostre società "vetrinizzate" e fortemente individualistiche, l'opportunità alla quale singoli e famiglie raramente rinunciano; diventano dapprima insieme di individui, poi rete di soggetti, ed infine piccola comunità locale. Parallelamente anche la vita del GAS si evolve ampliando i prodotti scambiati, gli ambiti di interesse e di approfondimento, strutturando una propria modalità organizzativa, consolidando prassi e metodologie, aumentando la consapevolezza e la condivisione dei criteri di acquisto, ricercando altri soggetti esterni con cui condividere progetti territoriali.
Man mano che il processo aggregativo va avanti, con una strategia delle reti sempre più efficacemente perseguita, prendono forma soggetti di secondo e terzo livello, reti di GAS, reti di economia solidale, filiere corte, DES-distretti di economia solidale. Questi utilizzatori -guardatevi bene dal chiamarli consumatori- eticamente orientati e socialmente aggregati, partiti forse con l'acquisto collettivo di alcune cassette di arance e di ortofrutta, soprattutto quando riescono a coinvolgere il mondo delle imprese e le istituzioni locali, si ritrovano a rappresentare innovazioni sociali profonde, ad implementare strategie di governance per lo sviluppo sostenibile delle aree rurali ed a sperimentare modelli socio-economici alternativi, a partire dal proprio territorio.
Chissà se proprio da qui, oltre che dalle recenti decisioni adottate a Bruxelles per affrontare la crisi ambientale, non ci si debba aspettare il vero Piano B, ovvero le pratiche più promettenti per alimentare equamente gli attuali sette miliardi di persone e, contestualmente, per "ristorare" la Terra. Oltre a farci gli auguri anche e soprattutto per questo, probabilmente è il caso di dotarci di occhiali in 3D per riconoscere meglio profondità e spessore dei fenomeni. Abbiamo urgente bisogno di guardare bene le prospettive, i compagni di strada al nostro fianco, la nostra posizione attuale e il percorso da fare, seppur insidiato da interessi di parte.