Report I° incontro dei GAS della provincia di Fermo

Domenica 11 settembre all’interno della manifestazione “Oggi si Acquista bio!”, ultima iniziativa fieristica prevista dall’omonimo progetto regionale, si è svolto un incontro tra i GAS della Provincia di Fermo e la cittadinanza interessata. Era la prima volta per i GAS del fermano trovarsi tutti assieme per parlare di economia solidale e presentarsi alla cittadinanza.
29 settembre 2011 - Redazione Oggi si Acquista Bio

I° incontro territoriale dei GAS del fermano

Come ti costruisco un GAS”

Domenica 11 settembre all’interno della manifestazione “Oggi si Acquista bio!”, ultima iniziativa fieristica prevista dall’omonimo progetto regionale, si è svolto un incontro tra i GAS della Provincia di Fermo e la cittadinanza interessata. Era la prima volta per i GAS del fermano trovarsi tutti assieme per parlare di economia solidale e presentarsi alla cittadinanza. Erano presenti il Gas di Porto S. Elpidio, GAS la Corva Bio, Gas di Montegranaro e il GASPER di San Benedetto, più molti cittadini incuriositi dal tema.

Ha aperto l’incontro Catia Mastantuono, presidente della REES Marche, facendo una breve panoramica sul fenomeno crescente dei GAS nella Regione Marche, che in pochi anni sono aumentati del 50%. Molte sono le persone che vorrebbero farne parte o crearne uno da zero e questi incontri sono proprio la risposta a chi vuole cimentarsi in questa esperienza.

La parola passa a Mara del GASPER che spiega brevemente cosa è un GAS ed in particolare cosa significa la “S” di solidale. A differenza di altri gruppi di acquisto un GAS si identifica nel momento in cui decide di utilizzare il concetto e la pratica della solidarietà nella scelta dei prodotti che compongono il suo paniere: solidarietà verso l’ambiente, verso i lavoratori e quindi verso coloro che producono il bene stesso. Da più di 15 anni, quando il primo GAS è nato a Fidenza, questi gruppi sono fioriti e duplicati in moltissime zone d’Italia, caratterizzandosi ognuno in maniera molto diversa, mantenendo un forte legame con le specificità dei territori.

Dopo questa breve introduzione la parola passa ai gasisti fermani.

Prende la parola una rappresentante del gruppo La Corva Bio, nato nel 2000 da un gruppo di famiglie che hanno deciso di adottare uno stile di vita più sostenibile e di essere solidali nei confronti dell’ambiente, dei piccoli produttori e anche tra le famiglie stesse. Il GAS infatti non è un luogo dove condividere solo gli acquisti ma anche le il tempo libero, e le competenze che servono a recuperare quel saper fare e le tradizioni che col tempo sono state abbandonate.

Anche il GAS “GASPER” di S. Benedetto del Tronto si presenta, sottolineando come ogni GAS mantiene una sua particolarità che si lega al territorio. Il Gasper è composto da 20-25 famiglie che si incontrano una volta al mese non solo per la distribuzione dei prodotti.

Il GAS di Montegranaro invece è nato nel 2009 inizialmente da tre famiglie, con il desiderio di fare acquisti più consapevoli insieme e di qualità. Anche i gasisti di Montegranaro si ritrovano una volta al mese per la distribuzione dei prodotti e ogni quarto sabato mattina del mese si incontrano per confrontarsi sulle attività del gruppo e sul valore dei produttori. Vengono organizzate anche delle visite presso le aziende che facilitano la creazione di legami con i produttori e che creano una maggiore socializzazione tra i membri del GAS. Far parte del gruppo, quindi, comporta una spesa di tempo maggiore rispetto al fare gli acquisti al supermercato, ma ci si guadagna in termini di relazioni umane e condivisione. Il GAS di Montegranaro ha organizzato anche due convegni in passato per sensibilizzare la cittadinanza sui temi dell’economia solidale.

Interviene poi Sergio Antinori del nascente GAS di S. Benedetto che nasce all’interno dell’associazione ACLI e che per il momento si compone di circa quattro famiglie, che stufe di vedere le loro scelte pilotate dal consumismo e con l’obiettivo di mangiare più sano e di gestire meglio la loro spesa hanno deciso di formare un gruppo.

Infine la parola passa a Rocco Marcozzi, referente del GAS di Porto S. Elpidio. Anche questo GAS iniziato da un gruppo di cinque famiglie si è pian piano allargato fino ad accogliere circa quasi trenta famiglie, per un totale di 150-200 consumatori. La necessità di trovare uno spazio più grande per le riunioni e per la distribuzione dei prodotti ha fatto si che il GAS venisse ospitato presso la sede di Legambiente. Rocco ci racconta che gestire e organizzare un GAS non è una cosa facilissima, ci vuole tempo, convinzione e soprattutto condivisione tra i vari membri. E’ importante inoltre, non solo saper scegliere i prodotti e i produttori, ma anche imparare a custodire gli alimenti biologici che hanno bisogno di diversi sistemi di conservazione. E’ per questo che hanno coinvolto gli anziani delle loro famiglie per riscoprire le tradizioni in cucina e nella gestione degli alimenti. “I prodotti che si comprano attraverso il GAS sono davvero differenti e tutto cambia” ci dice Rocco. Cambia il modo di alimentarsi, cambia la gestione degli acquisti, cambia la cucina. Si passa dall’essere semplici consumatori passivi a “consum-attori”. Il GAS è quindi un vero proprio impegno sia di apprendimento di nuovi stili di vita quotidiani, sia di partecipazione nella gestione del gruppo stesso e degli ordini. Ma, al momento della fatica si alterna anche il momento della convivialità e della socialità tra i membri : le feste tra i soci, le visite in azienda con i produttori…

Il GAS quindi non è un negozio in cui chi compra e vende non hanno una relazione, ma tutti ne sono responsabili e tutti partecipano alla sua gestione e alla sua vita attivamente, consumatori, produttori in una commistione spontanea che a volte è difficile comprendere. Anche nella scelta dei produttori è importante la partecipazione di tutti ed ogni GAS ha il suo proprio criterio di scelta: dall’ordine di prova che viene poi votato dal gruppo, fino al gustare una piacevole cena insieme con i prodotti acquistati e in cui anche i bambini hanno un peso molto rilevante nella scelta. L’impegno dunque è alto, ma, come ci ricorda Giovanni del GASPER, la qualità di vita è superiore.

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