25 settembre 2006 - Michele Altomeni
Fonte: Comportamenti Solidali
L’avanzata del deserto
La desertificazione, come molte cosiddette catastrofi naturali, è conseguenza diretta dei mutamenti climatici, della distruzione delle foreste temperate e tropicali, dello sfruttamento eccessivo delle risorse agricole e pastorali. Tutti fenomeni che hanno per protagonista l’uomo e le sua attività.
Per desertificazione si intende il degrado delle terre dovuto alla progressiva riduzione dello strato superficiale del suolo e della sua capacità riproduttiva ed è un fenomeno ben più vasto dell’espansione dei deserti sabbiosi. Rappresenta una delle più gravi emergenze ambientali e minaccia circa 1.300.000.000 di persone (venti anni fa erano 57 milioni, nel 1984 erano saliti a 135 milioni), oltre 100 Paesi, un terzo dei terreni agricoli e un quinto dei pascoli del pianeta. Si calcola che la desertificazione avanzi al ritmo di 10 milioni di ettari persi ogni anno.
La situazione è particolarmente drammatica in Africa, ma vi sono vaste aree inaridite o minacciate in Asia, in America Latina, nel Nord del Mediterraneo, e anche in Italia (27% del territorio). Nel sud del mondo la desertificazione è una delle principali cause dell’esodo ambientale di popolazioni costrette a fuggire da territori ormai invivibili: ben 60 milioni di persone sono emigrate dal Sahel negli ultimi 20 anni.
In Europa 20 milioni di ettari risultano degradati a causa degli scarichi industriali e dalle piogge acide e oltre il 25% delle terre agricole e il 35% di quelle a pascolo sono a rischio.