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    Beni comuni

    Michele Altomeni
    Fonte: Comportamenti solidali

    Acqua

    Per il bere valgono molte delle considerazioni fatte per il mangiare, sia per quanto riguarda l’involuzione verso il cibo spazzatura (bibite composte di acqua, zucchero, bollicine, coloranti e aromi sintetici) che per il ri-orientamento solidale delle scelte (locale, tipico, equo solidale, biologico e lento).
    Rispetto all’acqua abbiamo già parlato dei problemi provocati dall’abuso della minerale in bottiglia che dovrebbero farci preferire l’acqua del rubinetto. Salvo diversa indicazione da parte dell’amministrazione comunale, l’acqua del rubinetto è potabile. La nostra convinzione che l’acqua in bottiglia sia sempre e comunque migliore, più sicura, più buona e più controllata, spesso non ha fondamento. In realtà la legge sull’acqua del rubinetto è molto più restrittiva di quella sulle acque minerali. Per alcuni contaminanti è previsto un limite di concentrazione nelle acque di rubinetto, ma non per quelle in bottiglia. Ad esempio per il benzene, il benzo(a)pirene, il nichel e l’ammonio. Per altri contaminanti, invece, il limite nelle acque in bottiglia è di molto superiore a quello dell’acqua di rete: è il caso dell’Arsenico, consentito in concentrazione massima di 10 microgrammi per litro nelle acque di rete e in ben 50 microgrammi per litro per le acque in bottiglia.
    L’acqua minerale si trova quasi sempre in contenitori di PET, un tipo di plastica che, secondo alcuni studi, a temperature relativamente alte (come quelle che si possono raggiungere in una torrida giornata di agosto in una qualsiasi città italiana) non garantisce la propria “stabilità” e può rilasciare sostanze inquinanti (aldeidi, cloruro di vinile).
    In alcuni casi l’acqua del rubinetto può avere uno sgradevole sapore e odore di cloro, ma basta lasciarla alcuni minuti in una caraffa per farlo evaporare completamente.
    A tutto ciò si aggiunga che l’acqua del rubinetto costa dalle 500 alle 1000 volta in meno.
    Chi proprio non può fare a meno dell'acqua in bottiglia dovrebbe almeno scegliete quella (ormai poca) in vetro a rendere, e quella che ha fatto meno strada possibile. Molti venditori di bibite effettuano anche la consegna a domicilio.

    Depurazione domestica

    Per migliorare il sapore e la qualità dell’acqua è possibile installare un piccolo impianto di depurazione domestica. Il primo passo è sapere qual è il difetto dell'acqua e scegliere il depuratore adatto (carboni attivi, scambiatore di ioni, filtro meccanico a rete, osmosi inversa).
    Ci sono per tutti i gusti e di vari prezzi. E’ utile farsi consigliare da un esperto di fiducia. Il sistema migliore è quello ad osmosi inversa, perché elimina sia le materie organiche che le sostanze inorganiche. E' un po' costoso, ma l'investimento si può recuperare in due anni di risparmio sull'acqua minerale.

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