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    Ban ki-moon: «Sviluppo sostenibile priorità dell'Onu 2010»

    Il segretario generale dell'Onu : «Alleanza mondiale per proteggere la vita sulla terra»Lo sviluppo sostenibile è la priorità delle priorità delle Nazioni Unite per il 2010» lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, che ha anche chiesto una mobilitazione per realizzare gli Obiettivi del Millennio per lo sviluppo.
    15 gennaio 2010 - Redazione Rees Marche
    Fonte: greenreport.it - 12 gennaio 2010

    Il segretario generale dell'Onu : «Alleanza mondiale per proteggere la vita sulla terra»

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    LIVORNO. «Lo sviluppo sostenibile è la priorità delle priorità delle Nazioni Unite per il 2010» lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, che ha anche chiesto una mobilitazione per realizzare gli Obiettivi del Millennio per lo sviluppo (Mdg). Nel settembre del 2000, i leader del mondo riuniti a New York adottarono la Dichiarazione del Millennio con la quale si impegnavano a realizzare 8 grandi obiettivi entro il 2015: ridurre della metà la povertà estrema, assicurare l'educazione primaria a tutti, promuovere l'eguaglianza dei sessi e l'autonomia delle donne, ridurre la mortalità infantile, migliorare la salute materna, combattere malattie come l'Aids e la malaria ed assicurare la sostenibilità ambientale, sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo.

    Buone intenzioni spesso rimaste sulla carta anche all'epoca delle vacche grasse e sono passate in secondo piano con la crisi economica-finanziaria, ma Ban è fiducioso: «Siamo ormai entrati nel nostro decimo  anno con una visione chiara per riuscire. Solo un anno fa sembrava che questa nobile causa dovesse attendere. L'economia mondiale era in caduta libera. Oggi la situazione è molto differente. I mercati hanno ripreso. La crescita economica è ripartita, soprattutto nel mondo in via di sviluppo. Una ripresa veritiera e sostenibile esige delle soluzioni ai nostri problemi più profondi: la povertà estrema, la crisi alimentare, il bisogno di un'energia affidabile, pulita e verde. E' per questo che io chiedo che noi ci uniamo per fare del 2010 l'anno dello sviluppo sostenibile».

    Ban Ki-moon sfoggia una buona dose di ottimismo, dopo il flop di Copenhagen che ha visto il ruolo dell'Onu sui grandi temi planetari capitolare davanti agli interessi contingenti delle grandi potenze, vecchie ed emergenti. Ma il segretario generale dell'Onu non può fermarsi davanti ad un calendario già scritto: a settembre è previsto un summit speciale sugli Mdg a margine dell'Assemblea generale dell'Onu: «Dobbiamo mobilitare la famiglia delle Nazioni Unite ed oltre. Non rimangono più che 6 anni. Come é giustamente arrivato il momento di agire subito per i cambiamenti climatici, I 5 prossimi anni dovranno essere l'occasione di concretizzare le promesse di sviluppo fatte da molto tempo alle popolazioni più povere e più vulnerabili del pianeta, in particolare quelle dell'Africa. Esorto tutti gli Stati membri e le popolazioni di tutto il mondo a cominciare a prepararsi per presenziare a questo  Summit.  Durante il decennio che ci separa dall'adozione di questi  Obiettivi, abbiamo imparato molto su quel che succede e, anche, su dove dobbiamo concentrare i nostri sforzi. Le esperienze dimostrano che gli Obiettivi possono essere raggiunti, anche nei Paesi più poveri, quando delle buone politiche e progetti sono sostenuti con risorse adeguate. Gli Mdg hanno prodotto degli sforzi senza precedenti nel mondo per la lotta contro la povertà, la fame, le malattie ed il degrado ambientale. Però possiamo e dobbiamo fare di più, soprattutto a causa dei cambiamenti climatici, dell'aggravarsi della fame e della persistenza delle crisi economiche e finanziarie. Esorto fermamente i Capi di Stato e di governo a partecipare al summit sugli Mdg e ad impegnarsi pienamente per assicurare un risultato efficace, pratico ed orientato verso un'azione della quale possano beneficiare il miliardo di persone che si confrontano con le peggiori difficoltà per far fronte ai loro bisogni di base e vivere in dignità e pace».

    Le altre priorità dell'Onu per il 2010 sono: il negoziato per un accordo giuridicamente obbligatorio sul cambiamento climatico; la lotta contro la violenza alle donne; gli  sforzi per un mondo senza armi nucleari, la prevenzione e la risoluzione dei conflitti mortali in tutto il mondo, i diritti umani e lo Stato di diritto, il rafforzamento del sistema dell'Onu.

    Tutti impegni che sentiamo da anni, buone intenzioni contraddette ogni giorno da una realtà nella quale sembra dominare l'ingiustizia, la sopraffazione dei deboli, la guerra all'uomo ed all'ambiente... buone intenzioni che rischiano di diventare un libro dei sogni planetari.

    Non a caso Ban ha annunciato che nei prossimi mesi ha l'intenzione di nominare un rappresentante speciale per la prevenzione della violenza sessuale nei conflitti armati, uno dei crimini più antichi ed odiosi di cui si macchia l'uomo verso la parte maggioritaria del genere umano.

    La riunione informale si è tenuta nella sala conferenze del nuovo edificio temporaneo inaugurato lunedì per ospitare temporaneamente l'Onu mentre si ristrutturano e rinnovano gli altri edifici, lavori che dureranno fino al 2013 e Ban ha colto la palla al balzo per indicare l'intervento come un esempio di sostenibilità: «Quando questa struttura non sarà più necessaria, verrà smantellata ed i suoi componenti riciclati ed utilizzati».

    L'altro grande impegno che ha davanti l'Onu per il 2010 è quello della tutela della biodiversità: «La biodiversità è la vita, la biodiversità è la nostra vita - ha scritto Ban Ki-moon nel suo messaggio per l'inaugurazione dell'Anno internazionale della biodiversità - Dobbiamo andare contro l'idea secondo la quale la gente è disconnessa dal nostro ambiente naturale». A settembre l'Assembla generale dell'Onu terrà anche un summit speciale sulla biodiversità in preparazione della Conferenza mondiale della Cbd (Cop 10) che si terrà ad ottobre a Nagoya, in Giappone «Questo dovrà adottare un nuovo piano strategico per la messa in opera della Convenzione delle Nazioni Unite per la diversità biologica - ha ricordato Ban - Questo strumento internazionale, che è entrato in vigore alla fine del 1993, è stato ratificato da tutti gli Stati rappresentati all'Onu. Già nel 2002 i dirigenti del pianeta si erano impegnati a rallentare entro il 2010 il declino allarmante della diversità biologica sulla terra, constatata da una cinquantina di anni. Questa promessa, che è stata inserita negli Obiettivi del Millennio per lo sviluppo, non sarà rispettata. Questo fallimento ci deve risvegliare. Io chiedo ad ogni Paese e ad ogni cittadino del nostro pianeta di impegnarsi in un'alleanza mondiale per proteggere la vita sulla terra».

     

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