Materiali e accorgimenti per una casa ecologica
di Michele Altomeni
Per rendere la propria casa più ecologica e salubre si possono adottare numerosi accorgimenti. Le soluzioni migliori si possono adottare in fase di costruzione o ristrutturazione, ma anche in una casa già esistente è possibile realizzare interventi significativi.
La struttura
Per la struttura è da evitare il cemento armato che non permette la traspirazione. Vanno invece usati mattoni in terra cruda o argilla pura cotta. I solai vanno costruiti in legno anziché in cemento e dovrebbero essere ventilati.
Un materiale molto pericoloso usato in edilizia fino a pochi anni fa è l'amianto. Se nella struttura dell'edificio è ancora presente questa sostanza (ad esempio nell'eternit) è bene intervenire con una bonifica rivolgendosi ad enti specializzati.
Il pavimento
Il pavimento può condizione il calore dei locali. Se si sceglie il legno bisogna evitare trattamenti chimici e ricorrere a ad oli e cere naturali, che tengono lontani parassiti e muffe. Vanno sempre preferiti legni nazionali come rovere, larice, abete, ontano, castagno, betulla e robinia.
Il cotto è un ottimo prodotto tradizione, realizzato con un impasto di acqua e argilla. Per le piastrelle va fatta attenzione ai collanti. La moquette presenta problemi di igiene e di carica elettrostatica: può essere una buona scelta dove il clima è molto freddo, ma va preferita la pura lana ai materiali sintetici.
Gli isolanti
Dal punto di vista bioecologico gli unici isolanti accettabili sono quelli a base di fibre vegetali: la lana di cellulosa e il sughero. Quest'ultimo preziosissimo elemento viene ricavato da una quercia mediterranea e impiega 12 anni per riformarsi, quindi è auspicabile il suo riciclo (sono già attivi centri di raccolta di tappi e altro materiale in sughero usato). Un ottimo isolante naturale di importazione è la juta, una fibra tessile molto traspirante che, in forma grezza, viene usata per sigillare in sostituzione della schiuma sintetica o, come feltro, nelle sottopavimentazioni. Anche dalla noce di cocco si ottiene un ottimo materiale, resistente e inalterabile, adatto a limitare e attutire gli effetti dell'inquinamento acustico e dei campi magnetici. È disponibile in pannelli di diverse misure e spessori e non viene attaccato da batteri, insetti o roditori. La lana di cellulosa è il materiale più indicato dal punto di vista ecologico (salute e ambiente), tecnico ed economico. È una materia prima di recupero, richiede poca energia per la produzione, ha una posa razionale e facile, ottime prestazioni tecniche, traspira, non ha emanazioni nocive e problemi di eliminazione.
Le vernici
Le pareti svolgono una funzione equilibratrice dell'umidità, quindi intonaci, pitture e vernici devono lasciar traspirare i muri. Vanno evitati smalti e vernici contenenti metalli pesanti.
In commercio si trovano “vernici ecologiche” che limitano l’uso di solventi chimici, quindi meno tossiche. Utilizzano materie prime naturali come la caseina, la creta, la cellulosa di faggio, la borace, l'olio di rosmarino… La composizione naturale le rende degradabili una volta aperte. In alternativa si può ottenere una vernice con della calce spenta allungata con acqua, con l'aggiunta di alcuni cucchiai di ricotta ben stemperata. Per colorarla si possono usare delle terre.
Il colore Anche il colore di una parete può influire sul benessere degli abitanti perché ogni tonalità cromatica produce ripercussioni sullo stato emotivo, quindi è importante scegliere le più adatte per ogni ambiente della casa.
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L’inquinamento elettromagnetico
I campi elettromagnetici naturali hanno effetti positivi, mentre sembra ormai certo che quelli artificiali possano essere dannosi. Secondo gli studi ne risentirebbero soprattutto le persone già colpite da stress. In questi casi può provocare insonnia, cefalea, vertigini, scarsa concentrazione, depressione. Danni cardiovascolari gravi e degenerazioni cellulari potrebbero insorgere dopo una lunga esposizione.
Per quanto riguarda l'impianto elettrico andrebbero limitati al minimo i fili che percorrono le pareti, soprattutto quella dietro la testata del letto. Un impianto a forma stellare è preferibile a quello a cerchio chiuso. I cavi dovrebbero essere schermati, oppure inseriti in tubi metallici. Molto utili sono i disgiuntori di corrente (bioswitch) che, una volta spenta l’ultima lampada, disinseriscono la tensione di rete. Il disgiuntore dovrebbe essere collegato solo all’impianto della camera da letto, quindi è opportuno realizzare una linea elettrica autonoma. Un ruolo importante lo svolge anche la messa a terra dell’impianto.
I vari apparecchi elettrici ed elettronici che popolano le nostre case emettono onde elettromagnetiche. Meglio usarli ad una certa distanza, non contemporaneamente e per poco tempo. E' bene evitare la presenza di radiosveglie, televisori, hi-fi e computer nella camera da letto perché possono disturbare il sonno. Da evitare le lampade alogene che emettono molte radiazioni (oltre a consumare tanto). I televisori non schermati possono attirare onde elettromagnetiche ed emettere raggi X e campi elettrostatici.
L’inquinamento elettromagnetico arriva anche dall’esterno: da antenne, trasmettitori o cavi dell'alta tensione: quando si sceglie una casa o si pensa di costruirla è opportuno verificare la zona.
Il rumore
Il rumore è un importante fattore di stress e provoca disturbi del sonno e cefalee. In casa sarebbe bene non superare i 55 dB (decibel) durante il giorno e 35 dB di notte. Le case moderne non offrono particolari protezioni dal rumore, ma è possibile intervenire con pannelli isolanti naturali come il sughero. Ottimo isolante acustico sono anche gli alberi in giardino.
L’arredamento
Mobili prodotti fino a qualche anno fa possono contenere formaldeide, presente nei collanti del legno, che continua a liberarsi per anni. E’ bene evitare truciolati e compensati in genere e preferire legno massello di produzione nazionale proveniente da piante coltivate con sistemi controllati. Il rattan (o giunco) o il midollino sono piante che ricrescono velocemente
Il letto è il mobile che usiamo di più e tutte le sue componenti sono importanti per il dormire sano. In primo luogo deve assecondare la naturale curvatura della spina dorsale e garantire la circolazione dell'aria per impedire che l'umidità naturale del corpo favorisca la moltiplicazione di acari e muffe. Meglio le doghe in legno senza metalli che possono interferire sul sonno con influssi elettromagnetici. I materassi vanno scelti in pura lana e lattice naturale, o in puro cotone, ma la bioarchitettura sta recuperando materiali antichi come la torba e la paglia di segale pressata e sterilizzata. Una certa importanza la rivesta anche l’orientamento. Un letto orientato a nord favorisce un sonno più riposante
Chi ne ha la possibilità può restaurare mobili antichi oppure acquistarli. Altrimenti si trovano abbastanza facilmente mobili realizzati secondo i criteri della bioarchitettura, con prodotti naturali e rispettosi dell’ambiente. La certificazione FSC (Forest Stewardship Council), promossa anche da Greenpeace, sta ad indicare che il legno è stato ottenuto da foreste gestite con criteri ecologici e senza sfruttamento.
Le piante Le piante, non sono solo un elemento decorativo, ma facilitano la purificazione dell'aria nei locali e ne regolano il grado di umidità. Ficus benjamina, falangio, schefflera, pothos, dracaena, banano domestico, aloe, palmetta, dracena, spatifillum, gerbera sono alcuni tipi di piante d'appartamento capaci di neutralizzare fumo di sigarette, formaldeide, benzene, tricoetilene e monossido di carbonio. Ma attenzione, non tutte le piante sono benefiche o innocue. La stella di natale, il croton, il vischio, l'oleandro e il filodendro possono, a seguito di un contatto, provocare irritazioni cutanee e se ingerite determinare disturbi gastroenterici. L'ingestione di foglie o fiori di dieffenbachia, mughetto, geranio, gelsomino, ortensia, sansevera, papavero, rododentro può causare intossicazione. |