Progetto Orto Antico
Una piccola oasi di biodiversità nelle Marche dove vengono coltivate oltre 500 antiche varietà di ortaggi a rischio estinzione.
In un'era di massificazione di ogni aspetto dell'esistente, produzioni agricole comprese, esistono per fortuna piccole realtà che a livello locale si dedicano al recupero di antiche varietà orticole rare e in via di estinzione, affinchè la biodiversità, preziosissimo patrimonio dell'umanità, non vada perduta.
Una di queste esperienze si trova nei pressi di Jesi, dove Eduardo Lo Giudice, genovese trapiantato nelle Marche per amore e Deus ex machina del progetto "Orto Antico", è riuscito, miscelando passione e tenacia, a far nascere un vero e proprio capolavoro di agricoltura naturale.
Il progetto Orto Antico nasce nel febbraio 2008 in un ettaro di terra circondato da pioppi e querce nelle colline della Vallesina, tra il mare Adriatico e i primi contrafforti appenninici. "Sembrava quasi che esistesse il pomodoro o la melanzana o il peperone, e non più decine di differenti tipi e varietà di pomodori, melanzane, peperoni, ognuno con le proprie caratteristiche di differenti forme, sapori, metodi di coltivazione" dice Eduardo...
Sempre nell'articolo:
>> Orto Antico: 500 varietà di ortaggi
>> Studi e verifiche sperimentando vecchi e nuovi metodi di coltivazione
>> Corsi di formazione amatoriali e collaborazioni con le scuole elementari e medie
>> I progetti futuri di Orto Antico
La versione completa dell'articolo "Progetto Orto Antico" è disponibile nel numero di Aprile 2010 di Terra Nuova.