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    8 dicembre 2006 - Loris Asoli
    Fonte: Bollettino Res Marche Anno 2 N°3 - 04 dicembre 2006

    Un grande evento per l'economia solidale marchigiana

    L’EVENTO

    Domenica 8 ottobre, all’interno della fiera Eco & Equo, un po’ in sordina e di fretta, per il poco tempo disponibile, si è tenuta l’Assemblea di fondazione dell’Associazione “Rete di Economia Etica e Solidale delle Marche” (REES MARCHE).
    Si è potuto fare questo passo importante dopo oltre due anni in cui la rete ha operato attraverso un organismo informale, il Tavolo Regionale RES.

    SCOPI DELLA COSTITUZIONE IN ASSOCIAZIONE

    Fra i tanti, la costituzione in associazione ha avuto tre scopi più importanti. Il primo è stato quello di acquisire personalità giuridica, in quanto dalla legge sono riconosciuti come soggetti di diritto pubblico soltanto le persone fisiche e quelle giuridiche. Questo fatto ha consentito di eleggere delle persone (presidente, vice presidente) che hanno il potere di rappresentanza e di firma per l’associazione. In questo modo è avvenuto il vero “passaggio ad esistenza”, la nascita del soggetto REES, in quanto senza potere di firma e rappresentanza non è possibile operare nella società civile.
    Il secondo scopo importante che si realizza con l’Associazione è quello di rendere chiaro, gradualmente, chi veramente vuole aderire al progetto dello sviluppo dell’Economia solidale nella nostra regione, esplicitando la scelta con la compilazione del modulo di adesione e il pagamento della quota sociale annuale.
    Il terzo scopo è quello di incominciare a porre delle basi anche finanziarie per le attività dell’associazione. Certamente le modeste quote associative non sono sufficienti per grandi cose, ma rappresentano un piccolo inizio.

    I SOCI FONDATORI E LE CARICHE

    I soci fondatori sono stati 59, di cui 35 persone fisiche e 24 persone giuridiche. Queste ultime sono divise in 6 imprese e in 18 associazioni e gruppi informali. Di particolare importanza è stata l’adesione di tutte e quattro le associazioni regionali dell’agricoltura biologica (Amab, Aiab, Terra Sana, Ass. per l’agricoltura biodinamica), a testimonianza che il settore del bio intende essere trainante nel processo di costruzione della nuova economia ecologica e solidale. Ma varie altre di queste prime adesioni sono di grande importanza: la circoscrizione regionale di Banca Etica, Confcooperative, Acli Marche, WWF Marche, vari gruppi di acquisto solidale, Bioars, La terra e il cielo, ecc. E speriamo che sia solo l’inizio di un grande processo di graduale aggregazione per realizzare il progetto dell’associazione.
    Presenti e firmatari dell’atto costitutivo sono stati 42 dei 59 soci fondatori, mentre gli altri 17 avevano mandato in anteprima la loro scheda di adesione, chiedendo di essere considerati fra i fondatori, pur non potendo partecipare all’assemblea costitutiva.
    Sono state elette 25 persone al Consiglio regionale, con il criterio dell’autocandidatura.
    Ancona, Jean Pol Rizzi, Eccone i nomi: Carlo Dore per CTS Paolo Ranzuglia, Michele Altomeni, Loris Asoli, Davide Guidi, Paolo Chiavaroli, Toni Montevidoni, Michela Di Ciocco, Maria Rita Vecchi per ldell’ Adriatico, Barbara ’Associazione Terre Brugnoli per il GAS di Pergola, Laura Facondini, Angelo D’Amico per lMarche, Bruno Sebastianelli ’Asscociazione Bioarchitettura per la Cooperativa La Terra e il Cielo, Valeria Bocchi per la Organizzazione non governativa di Cooperazione internazionale Cestas Marche, Gabriele Darpetti, Alessandro Vecchi per AMAB Marche, Jacopo Cerchi, Sandro Mangialardo per l’Asscociazione culturale Bioars, Ramona Roccheggiani per Ecologicasa, Francesco Baldoni per Acli Marche, Roberto Verdenelli per il GAS RecanatiRecanati-Loreto, Luigi Cuccagna per -Porto lAlessandro Panaroni per ’Associazione Terra Sana, lprovincia di Pesaro e Urbino e ’Associazione Rete Gas della Katya Mastantuono.
    Al Consiglio dei probiviri sono stati eletti, sempre avvalendosi delle autocandidature, i signori: Gaetano Sinatti, Roberto Mosca, Gabriele Squaiella.
    Presidente e vice presidente del Consiglio regionale sono stati eletti all’unanimità, rispettivamente, Paolo Chiavaroli e Davide Guidi, certamente fra le persone più preparate e più attive negli oltre due anni di iniziative del tavolo RES.

    GLI SCOPI DEL PROGETTO

    Nella relazione introduttiva è stato chiarito che lo scopo dell’Associazione è quello della costruzione graduale di un nuovo sistema economico e sociale, fondato su principi etici e di solidarietà, come del resto è descritto più ampiamente nel documento programmatico già elaborato dal Tavolo RES e come è riportato anche negli scopi della nuova Associazione, all’interno del suo Statuto. La costruzione della nuova economia dovrà avvenire attraverso l’azione diretta e il collegamento in rete fra tutti i soggetti economici che aderiscono al progetto: i consumatori critici, le imprese produttive e i loro lavoratori e responsabili e i soggetti della finanza etica. Gradito sarà anche il sostegno delle istituzioni pubbliche, che comprendano il valore sociale del progetto, per il bene collettivo. Gradita la collaborazione e il sostegno di ogni persona “di buona volontà” (studenti, pensionati, casalinghe, disoccupati, ecc.).

    LA STRUTTURAZIONE

    Molto importante è la strutturazione che l’Associazione si è data, che si è cercato di fare coerente con le sue finalità, per mettere in pratica il principio della coerenza fra fini e mezzi usati per raggiungere quei fini. Tutte le attività sono basate sulla partecipazione attiva dei soggetti coinvolti. Sono stati illustrati i seguenti punti: l’Assemblea avrà un ruolo centrale. Oltre alle assemblee deliberative ci saranno anche quelle informali e miste. Il Consiglio regionale non è organo direttivo nel senso tradizionale, ma è “organo operativo e di servizio dell’Associazione nel quadro degli indirizzi deliberati dall’Assemblea”. Gli incontri del Consiglio saranno aperti agli altri soci, fino a quando questo aspetto non creerà problemi di gestione. Quando l’Associazione crescerà si faranno anche assemblee provinciali, fino a quelle comprensoriali e comunali. Per favorire il più possibile la partecipazione diretta, l’Associazione è già, in ogni caso, strutturata per gruppi territoriali e per gruppi tematici, come lo era il precedente Tavolo RES. Il Consiglio dei probiviri è concepito come organo che ha lo scopo di aiutare a prevenire e risolvere eventuali questioni di conflittualità fra soci o fra soci e organi e organismi dell’associazione. Altri aspetti della strutturazione saranno affrontati successivamente, attraverso il regolamento interno.

    L’APPROVAZIONE DELLO STATUTO

    Dopo la relazione introduttiva si è passati alla discussione sullo Statuto, guidata da Davide Guidi, che ha illustrato alcune proposte pervenute, di modifica alla versione che era già stata presentata ai soci fondatori. Altre proposte sono state fatte anche dai presenti. Durante il dibattito si è giunti rapidamente ad accordarsi sulle varie modifiche.
    La versione definitiva dello Statuto può essere richiesta anche alla redazione del bollettino.

    SVILUPPI DELL’ASSOCIAZIONE

    L’evento fondativo è stato sicuramente importante, ma si tratta solo dell’avvio dell’Associazione, che ora è chiamata a crescere gradualmente, dai 59 soci fondatori a centinaia e centinaia, fino a migliaia di soci attivi e operanti per la nuova economia e società, contando anche sul fatto che lo stesso processo si è già attivato in altre regioni d’Italia e in altri paesi del mondo.

    I SOGGETTI PROTAGONISTI

    I primi protagonisti per la realizzazione del progetto sono quei settori economici che già avevano fatto la scelta di applicare uno o più principi etici nelle loro attività e che ora si mettono in rete per un progetto più ampio e collettivo. Sono le imprese e organizzazioni dei seguenti settori: agricoltura biologica, commercio equo e solidale, cooperazione, cooperazione internazionale, finanza etica, consumo critico, turismo responsabile, bioedilizia e bioarchitettura, energie rinnovabili, produzioni ecologiche varie, esperienze di condivisione dei saperi (software open source, ecc), medicine “integrate”, artigianato artistico, associazioni ambientaliste, ecc. Di particolare importanza è lo sviluppo del movimento dei GAS, Gruppi di Acquisto Solidale, che per i loro consumi si rivolgono alle imprese dell’Economia solidale, in primo luogo a quelle a raggio locale e poi a quelle con raggio di vendita nazionale e internazionale, per prodotti e servizi che non si trovano in zona. Essenziale è anche lo sviluppo del movimento della Finanza etica, per orientare le risorse finanziarie verso i progetti dell’Economia solidale.

    Su questa base di partenza dovranno essere coinvolte, nella realizzazione della nuova economia e società, sempre più settori, imprese, enti pubblici e soggetti vari: è “il popolo etico”, di cui vi parlo in un altro articolo di questo bollettino.

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