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    8 dicembre 2006 - Davide Guidi
    Fonte: Bollettino Res Marche Anno 2 N°3 - 04 dicembre 2006

    Una nuova Rete:

    Il coordinamento Regionale della Pace

    Da alcuni mesi il Consiglio regionale delle Marche ha promosso la costituzione di un Coordinamento regionale della pace, al quale possono aderire Enti locali, Scuole di pace, Associazioni, Organizzazioni ed altri soggetti operanti nelle Marche che si riconoscano nelle sue finalità.
    Le quali, nel rispetto della specificità e dell’autonomia dei singoli soggetti aderenti e dei diversi territori, consistono in particolare nella promozione di attività, progetti e politiche che perseguano l’affermazione ed il radicamento sul territorio regionale di una cultura della pace, e nell’attivazione di una strategia di rete che possa facilitare comunicazioni e collegamenti fra gli aderenti e ottimizzare le loro risorse ed il loro impegno.
    Nonviolenza, convivenza pacifica fra popoli e fra individui, difesa e rispetto dei diritti umani, rifiuto della guerra come risoluzione dei conflitti, cooperazione, solidarietà, interculturalità, ricchezza delle diversità, accoglienza, condivisione, sviluppo umano, integrazione interetnica e interreligiosa, economia solidale, democrazia partecipativa, legalità sono le diverse declinazioni del termine pace che il Coordinamento si è dato nel proprio regolamento.
    Il Coordinamento, a cui allo stato attuale hanno aderito circa 60 soggetti sia istituzionali che della cittadinanza attiva, è organizzato per Tavoli tematici di lavoro, che in questa fase iniziale sono tre.

    Il Tavolo di educazione alla pace

    Esso si propone di raggiungere i ragazzi delle scuole e la cittadinanza in generale, in stretto collegamento con gli Istituti scolastici che propongono progetti di pace (http://www.scuoledipace.it) e con le Scuole di pace, promosse in genere da associazioni ed enti pubblici, che organizzano eventi di riflessione ed approfondimento rivolti a tutti i cittadini.

    Il Tavolo progetti

    Esso intende invece operare un censimento ed un raccordo dei progetti attivi nel territorio regionale, oltre che individuare alcune priorità da condividere e condurre in modo unitario. In questo senso, il primo progetto a cui il Coordinamento ha iniziato a lavorare consiste nell’elaborazione di un vademecum a disposizione degli Enti locali marchigiani che possa suggerire le tante iniziative possibili per attuare nei rispettivi i territori vere proprie politiche di pace.

    Il terzo Tavolo

    Questo infine, che ha valenza più istituzionale ponendosi sia l’obiettivo di verificare il funzionamento della Legge regionale 9/02 “Attività per la promozione di diritti umani, della cultura della pace, della cooperazione allo sviluppo e della solidarietà internazionale” anche nella prospettiva di elaborare una nuova proposta di legge, sia quello di organizzare ogni anno la giornata regionale della pace, istituita dalla stessa Legge regionale per il 10 dicembre in occasione della ricorrenza della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
    Appaiono evidenti, per concludere, le sinergie potenzialmente attivabili fra l’Associazione REES Marche ed il Coordinamento regionale della pace: non è un caso, infatti, che l’economia solidale sia evidenziata nel regolamento del Coordinamento come elemento costituente di una cultura di pace, così come il forte richiamo alla pace, in quanto valore universale, sia contenuto nella parte fondamentale del nostro statuto associativo. Evidentemente ciò non basta, bensì rappresenta una imprescindibile premessa da cui partire per attivare le azioni concrete in grado di rafforzare i rispettivi percorsi. Senza dimenticare le altre reti che nella nostra Regione stanno in questi tempi crescendo e prendendo forza: a cominciare dalle organizzazioni che si battono per l’acqua come bene comune oppure a quelle che pretendono reali processi di democrazia nelle scelte che interessano il nostro territorio.
    Davvero, nei prossimi mesi, sarà importante che la REES Marche sia in grado di giocare un ruolo di primo piano nella decisiva partita della strategia delle reti, per riuscire progressivamente a permeare la società marchigiana dei principi e dei valori di cui siamo portatori.

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