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    Etichette più trasparenti per il Made in Italy

    Giro di vite sulle etichette dei prodotti alimentari. Se la vecchia legge permetteva di "nobilitare" con il marchio del Made in Italy anche materie prime che con il Belpaese non c'entravano assolutamente nulla, stando a quanto emerso dalle anticipazioni del rapporto Coldiretti Eurispes, con la nuova legge sarà obbligatorio indicare la provenienza reale degli ingredienti dei prodotti che troviamo sui banchi dei supermercati o che esportiamo all'estero.
    18 gennaio 2011 - Giovanni Ruotolo
    Fonte: nuovasocieta.it - 18 gennaio 2011

    Giro di vite sulle etichette dei prodotti alimentari. Se la vecchia legge permetteva di "nobilitare" con il marchio del Made in Italy anche materie prime che con il Belpaese non c'entravano assolutamente nulla, stando a quanto emerso dalle anticipazioni del rapporto Coldiretti Eurispes, con la nuova legge sarà obbligatorio indicare la provenienza reale degli ingredienti dei prodotti che troviamo sui banchi dei supermercati o che esportiamo all'estero. Stando ai dati di Coldiretti, almeno un terzo della produzione dell'agroalimentare, per un valore di 51 miliardi di euro, deriva proprio da produzioni, avvenute in Italia, ma con prodotti e materie prima di provenienza estera, cosa che prima la legge permetteva. Ora l'etichetta servirà a smascherare l'espediente che consentiva di fare passare italiani prodotti che non lo erano affatto.
    Secondo la Coldiretti, che da anni è impegnata in una lotta senza quartiere contro l'industria del falso alimentare, la lista dei prodotti contraffatti, comprende prosciutti, latte a lunga conservazione, pasta ottenuta da grano straniero e di dubbia qualità e la mozzarella, in alcuni casi prodotta con latte e cagliate provenienti dall'estero. Secondo i dati di Coldiretti, la questione della provenienza è decisamente importante per i consumatori italiani. per quasi un italiano su quattro (23 per cento) il cibo italiano dal campo alla tavola vale almeno il doppio con due italiani su tre (65 per cento) che sono disponibili a pagare dal 10 per cento in su, secondo l'indagine Coldiretti-Swg. Oltre alla tipicità, i consumatori sono sempre più attenti alla sicurezza alimentare che, in Italia è assicurata dai controlli di Agenzie delle Dogane, Nas dei Carabinieri, Istituto Controllo Qualità, Capitanerie di Porto, Corpo Forestale e Carabinieri delle Politiche Agricole e Asl. Solo nel 2010 ci sono stati milione di controlli sul Made in Italy, a garanzia delle imprese e dei consumatori. I risultati, stando quanto reso noto da Coldiretti ha segnato un primato nella sanità e nella sicurezza alimentare, con un record del 99 per cento di campioni regolari di frutta, verdura, vino e olio, con residui chimici al di sotto dei limiti di legge. L'Italia ha anche il primato dei prodotti tipici riconosciuti a livello europeo, 241 e 4511 specialità tipiche gestite dalle Regioni.

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