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    Naturalmente Verona - ArcipelagoSCEC

    Intervista ad Andrea Tronchin che parla di "Naturalmente Verona- ArcipelagoSCEC", del festival 2011 e della situazione dubbia del bio mercatino a Villa Albertini a Negrar.
    12 marzo 2011 - Alessandro Berti
    Fonte: ilvalpolicellese.it - 11 marzo 2011
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    Intervista ad Andrea Tronchin che parla di "Naturalmente Verona", del festival 2011 e della situazione dubbia del bio mercatino a Villa Albertini a Negrar.

    Per chi non conosce Naturalmenteverona, potrebbe illustrarci come si struttura e che finalità si pone? Oggi, "Naturalmente Verona - ArcipelagoSCEC" è una rete di Economia Solidale, circa un centinaio di realtà della Società Civile Organizzata veronese (Associazioni, onlus, e ong) e imprese produttrici di beni e servizi della provincia di Verona. La struttura è semplice, esiste un Consiglio Direttivo eletto pubblicamente dall'assemblea. Il Consiglio si riunisce una volta al mese ed è aperto ad ogni persona di buona volontà che desidera parteciparvi per collaborare attivamente alle attività; le cariche di presidente e consiglieri sono solo una necessità per le formalità burocratiche, poi la gestione e lo sviluppo del lavoro che facciamo è "alla pari", ognuno ha diritto di esprimersi e di votare sulle decisioni più importanti.
    La Rete si compone di due elementi principali e interconnessi: Naturalmente Verona (associazione storica che da sempre promuove il Festival in Piazza Isolo) e ArcipelagoSCEC, isola della Rete di Economnia Solidale nazionale. ArcipelagoSCEC è una realtà che distribuisce i Buoni locali di solidarietà Scec (Solidarietà Che Cammina) una sorta di "moneta sociale complementare locale" che però, tecnicamente parlando, è un abbuono riutilizzabile. Nell'ambito Nazionale di ArcipelagoSCEC, Naturalmente Verona ha assunto la gestione della distribuzione, controllo e sviluppo del circuito economico degli SCEC, per Verona e per il Veneto.
    Le finalità che ci poniamo sono molteplici come si può vedere negli statuti di Naturalmente Verona e di Arcipelago SCEC e descrivibili in differenti maniere, qui li sintetizziamo in due modi:
    a) Creare le condizioni, gli strumenti e la cultura affinché un "altro mondo sia possibile", la definizione più sintetica possibile
    b) Porre in essere un sistema democratico e pacifico di Sovranità idrica, alimentare, energetica, di informazione e conoscenza (vale a dire una sovranità politica come dice l'articolo 1della Costituzione Italiana) a partire dal basso (dalla popolazione e dal vivere quotidiano) tramite sistemi e strumenti di Economia Solidale - es. SCEC, sistema dei GAS, sistema della PDO, gestionali informatici, mercati locali, filiere corte, responsabitlità etica d'impresa, finanza etica - e l'applicazione di Politiche della Decrescita - ad esempio il mutamento collettivo dei singoli, progetto Agroalimentare, Comuni Virtuosi, transition town - (definizione un po' più complessa e di difficile comprensione per chi non macina bene i tre pilastri di base: Sovranità alimentare, Economia Solidale e Decrescita che in una parola sola noi chiamiamo "il sistema della SobrEconomia, parola derivante dal Castigliano e presentata a livello internazionale nel 2007 in Mali al Forum mondiale sulla Sovranità alimentare di Nyeleni).

    Una delle vostre attività è il Festival dell'economia equo-solidale. Ci può dare qualche informazione sulla prossima edizione? Il festival si tiene la prima settimana di Ottobre in Piazza Isolo, per il momento ciò su cui si è deliberato è: il titolo del Festival di Naturalmente Verona 2011: "I beni comuni". Individuate anche le tematiche del Festival che saranno Acqua, Aria, Territorio (consumo / economia / alimentazione), Energia. Su queste quattro tematiche principali si organizzeranno quattro eventi (possibili diverse tipologie: conferenze, dibattiti, tavole rotonde, proiezioni con discussione), due il sabato (mattina e pomeriggio) e due la domenica (idem), da concordare con tutte le diverse realtà della Società Civile veronese, nella modalità e nei contenuti, che su tali temi sono interessate/attive. Per tali incontri auspichiamo e ci attiveremo nel tentativo di far partecipare anche Amministratori Pubblici, del Comune di Verona, di altri Comuni della Provincia di Verona come di Comuni al di fuori della provincia come i Comuni Virtuosi.

    La Valpolicella è il luogo per eccellenza dedicato all'agricoltura e alla terra. Quali sono i plus di questa zona e le carenze o problematiche che deve affrontare? La Valpolicella è un bellissimo luogo, ricco di risorse naturalistiche d'eccellenza, ma anche di storia e cultura, con ville e personaggi d'origine importanti; l'origine latina del nome sembri derivare dal latino: la terra delle tante cantine... il vino Amarone della Valpolicella è famoso da secoli.
    Per quanto concerne le problematiche andrò per punti:
    - Negli anni, il sistema agroindustriale ha espanso la coltivazione della vite anche nelle zone pianeggianti (prima era solo una coltura collinare) dove c'erano orti e frutteti, ciò ha fatto scomparire molta della biodiversità tipica, anche rinomata (ead esempio la coltivazione della ciliegia), e ha fatto perdere alla popolazione residente la sicurezza e sovranità alimentare; i sistemi viticoli industrializzati hanno eliminato o fatto quasi scomparire molte varietà d'uva autoctone (l'uva oseleta, corvinone, molinara, garganega). Il sistema agroindustriale ha imposto l'uso sempre più spinto di concimi chimici, antiparassitari e diserbanti, così che, tutte le zone vitate e condotte con metodi non biologici, sono sostanzialmente dei "velenosi deserti verdi" per buona parte dell'anno (le statistiche sui cancri allo stomaco e ai polmoni degli agricoltori non vengono pubblicamente riportate ma sono spaventose) a danno dell'ambiente e della popolazione residente.
    - L'industria dell'edilizia ha creato e lo perpetua tutt'ora, il fenomeno della negrarizzazione, con devastanti cementificazioni selvagge che si commentano da sole. (Naturalmente Verona - ArcipelagoSCEC aderiscono alla campagna nazionale "Stop al consumo di territorio").
    - Un grosso problema che riguarda tutta la Valpolicella è la presenza di un grosso cementificio nel Comune di Fumane, tale cementificio si sta ristrutturando per diventare sostanzialmente un inceneritore di rifiuti solidi urbani.
    Per quanto concerne le carenze
    - in tutta la Valpolicella non esiste un Comune che abbia l'aspirazione a diventare un Comune Virtuoso.
    - Il traffico e la viabilità stanno diventando un problema sempre più grosso e la possibilità che il fantomatico "traforo delle Torricelle", con traffico proveniente da Verona Est, venga attuato (con sbocco terminale all'incirca presso Parona), fa presagire che tale problematica sarà destinata ad aumentare enormemente.

    Quali sono i valori aggiunti nel promuovere la vostra filosofia? I valori aggiunti della promozione della nostra filosofia sono moltissimi. Come riassumerli?
    Sovranità alimentare (il cibo e l'acqua non sono una merce ma un diritto): a livello internazionale questo concetto esprime, sinteticamente, il diritto delle popolazioni a decidere cosa produrre, come produrlo e come commercializzarlo. Ciò implica necessariamente un controllo sia dei mezzi produttivi (acqua, terra, sementi, credito) che dei sistemi produttivi: se nella Grande Distribuzione Organizzata siamo liberi di comprare quello che altri vogliono venderci (con prodotti di scarsa qualità), attraverso il modello dell'agricoltura contadina, le filiere corte come quella del pane, la Piccola Distribuzione Organizzata associata a sistemi di certificazione partecipativa ad esempio il progetto agroalimentare, possiamo arrivare ad avere: prodotti di qualità superiore (biologici) scelti, selezionati e controllati dai consumatori, a prezzi competitivi (prezzo ridotto per acquisto diretto dalle aziende più uso SCEC al 10-20 per cento con abbassamento del prezzo in euro di uguale percentuale). Tutto questo nel rispetto dell'ambiente, della dignità dei lavoratori e delle culture alimentari della popolazione che partecipa attivamente alla propria Sicurezza e Sovranità alimentare.
    Economia Solidale: l'economia neoclassica, neoliberista, il "modello unico", sta dimostrando di essere un grande fallimento: da un punto di vista sociale perché ha disgregato la società, le comunità e ha condotto la politica e l'uomo ad essere al servizio dell'economia e non il contrario come dovrebbe essere, da un punto di vista economico perché essendo basato sul "sistema del debito" abbiamo dei valori monetari pari a più volte tutta la ricchezza del mondo intero (quindi c'è qualcuno che ci sta prendendo in giro!) con debiti pubblici ormai dichiaratamente impagabili e se parzialmente pagabili, solo a costo di sangue, sudore e vite umane (a partire dai più poveri e dalle classi medie che stanno letteralmente scomparendo), da un punto di vista ambientale, perché da che tutto è diventato una merce (compresa la vita e il Dna) dell'ambiente si è perso ogni rispetto e lo si vede solo in funzione del profitto (di solito di pochi a danno di molti). L'Economia Solidale è una alternativa reale al modello unico neoliberista appena descritto in modo sintetico, quindi, una possibilità reale di cambiamento, del singolo e delle collettività, nel quotidiano, ciò senza stravolgere necessariamente la propria vita, un'ancora di salvezza per l'attuale sistema che sta affondando sotto il proprio peso (di carta e ingordigia speculativa).
    Decrescita: ci troviamo di fronte ad una crisi multipla e congiunturale. Crisi ambientale, crisi economica, crisi energetica, crisi sociale, crisi politica. Impensabile riprendere in mano le redini in breve tempo e superare tale crisi ritornando agli "splendori" del passato; il "modello della crescita infinita in un mondo finito" sta per fracassare, inevitabile "l'urto multiplo" che già ci rovina addosso (più evidenti ad oggi sono gli effetti della crisi economica e il dissesto idrogeologico conseguente ai mutamenti ambientali). Siamo destinati a Decrescere nei nostri consumi e stili di vita, che ci piaccia o no. Quindi ci prepariamo a questo abituandoci a decrescere con stili di vita più sobri, a decrescere come facevano i nostri nonni (Riciclare, Recuperare, Ripensare, Rivalutare, Riscoprire, Risparmiare) facciamo decrescere il Pil, gli incidenti, l'inquinamento ambientale, i cancri, la produzione delle armi e delle guerre e facciamo crescere la qualità della nostra vita, recuperando la socialità perduta, il senso del donare e della solidarietà. A questo proposito vedere dal De-na-ro al Do-na-re in contrapposizione all'egoismo e alla competitività.

    Lo scorso settembre è stato realizzato un documento che presenta le linee guida degli interventi e che aveva l'obiettivo di essere proposto all’Amministrazione per il 2011, sempre nell’ottica di mantenere Villa Albertini come spazio pubblico vitale per il dibattito e la cultura non solo di Negrar, ma di tutta la Valpolicella. Ci sono novità in merito? Il Comitato di Valorizzazione di Villa Albertini - Covial, si sta ristrutturando, alcune realtà sono uscite, altre di nuove chiedono di farne parte, non solo realtà del Comune di Negrar, è prevista una modifica dello statuto del Covial che consenta la partecipazione a tutte le realtà associative della Valpolicella e, se interessate a valorizzare la villa, anche della provincia di Verona come è il caso di Naturalmente Verona - ArciepalgoSCEC.
    Le "voci" e "indiscrezioni" che circolano parlano della volontà da parte dell'Amministrazione Comunale di Negrar di vendere la villa, ma non c'è niente di ufficiale, sebbene l'attuale Amministrazione abbia già iniziato a vendere beni pubblici come ad esempio la farmacia di Arbizzano e altro ancora per recuperare risorse finanziarie.
    Attualmente il Biomercatino, autogestito, è stato oggetto di "critiche" da parte dell'Amministrazione comunale di Negrar, che sostiene che non ha tutte le carte in regola (Usl) per proseguire e che gli organizzatori dello stesso devono mettersi apposto con ciò, il problema è capire se si tratta di un mercato, sebbene sperimentale (e in questo caso è il Comune che è tenuto a presentare tutte le documentazioni e a mettere in regola il biomercatino) oppure se si tattta di una "manifestazione permanente" (da due anni), e in questo caso sono le entità che lo promuovono e lo gestiscono che devono occuparsi di mettere tutto in regola. Per quanto ci è dato a sapere, la questione è ancora aperta e le cose non sono chiare. La Villa giace ancora abbandonata a se stessa e, a parte i lavori di ristrutturazione della palestra, sta iniziando a cadere a pezzi: il mese scorso si è aperto uno squarcio nel tetto della villa e ciò presuppone un ulteriore rapido deterioramento per l'infiltrazione della pioggia alle strutture portanti dei piani sottostanti. Ad ogni modo, la Società Civile, Naturalmente Verona - ArcipelagoSCEC ma anche altre realtà associative di Negrar e dintorni, si stanno organizzando per animare la Villa e il biomercatino, qui di seguito il programma di massima che è stato stilato (ammesso che ci sia consentito ancora di restare nel cortile della villa)

    Primavera Biologica

    19 marzo

    9:00 apertura punto info, tema: fotovoltaico e bioarchitettura.

    10:00 musica (possibili laboratori per bambini)

    11:30. Presentazione (Compascuo, Associazione Antica Terra Gentile).

    12:30 Pranzo conviviale

    16 aprile

    9:00 apertura punto info, tema: orto, giardino, frutteto biologico.

    10:00 musica (possibili laboratori per bambini)

    12:00 presentazione conviviale del libro Negrarizzazione (gnochi de malga Antica Terra Gentile)


    21 maggio

    9:00 apertura punto info, tema: viaggi, turismo locale e turismo responsabile.

    Giornata inserita nella rassegna “omaggio al libro”. Installazioni artistiche dedicate al libro, diverse presentazioni di libri, musica. (possibili laboratori per bambini)

    12:30 pranzo conviviale. (tagliatelle alle erbe di Angelo Murari)


    18 giugno

    Festa del Biomercatino vera e propria.

    Dalle 9:00 Dimostrazioni (formaggio, olii essenziali eccetera).

    10:00 musica. (possibili laboratori per bambini)

    12:30 pranzo conviviale.

    Per le Associazioni amiche del Biomercatino – Stefano Zampini. 333 4995300. biomercatino@libero.it

    Per quanto riguarda in specifico Naturalmente Verona - ArcipelagoSCEC, ciò che ci interessa particolarmente ora è assicurare un appoggio ai nostri soci, produttori di beni, che settimanalmente si sono presi l'impegno di essere presenti al biomercatino, questo è ormai diventato un "momento socio-economico importante", per loro e per le centinai di consumatori che tutti i sabati lo frequentano (molte realtà del biomercatino accettano SCEC al 10 per cento). Quindi, se il Comune di Negrar, con qualunque motivazione, deciderà malauguratamente di chiudere il biomercatino, siamo pronti ad intervenire con fermezza per chiederne il trasferimento dello stesso in un posto adeguato, sempre il sabato mattina. Ovviamente auspichiamo che ciò non accada perché riteniamo che sia un segnale forte della reale volontà di liberare la villa da ogni impedimento alla sua vendita.

    Quali saranno i prossimi eventi e progetti ai quali si sta occupando Naturalmenteverona? I progetti che abbiamo in cantiere sono molti, e spesso conbaciano con futuri eventi ai quali ci vogliamo dedicare, si tratta di progetti che sostanzialmente perseguono delle "Strategie di Rete", elenchiamo qui di seguito i principali:
    1) progetto Agroalimentare 
    2) progetto Territori in movimento 
    3) progetto Rural Education (da poco concluso dopo tre anni di attività, ci aspettiamo che l'Unione Europea lo finanzi nuovamente) 
    4) progetto Naturalmente Verona itinerante (il mercato di Naturalmente Verona - ArcipelagoSCEC che si può spostare con i propri soci e strutture su richiesta ad arricchire altre manifestazioni come la festa di primavera il 17 Aprile e cantieri dei mondi nuovi di Villa Buri a metà estate, manifestazione della Genovesa a settembre, Baldo Festival ad ottobre e altre ancora)
    5) progetto di istituzione della Facoltà della SobrEconomia, associata alla Facoltà del Bene Comune (Stimmatini di Sezano) e all'onlus Villa Buri quale sede fisica.
    6) progetto di collaborazione con il mondo del commercio equo e solidale (possibile manifestazione congiunta in giugno)
    7) progetto di collaborazione con le principali associazioni di consumatori (Adiconsum, Federconsumatori e Lega Consumatori) con cui avremo un primo incontro ufficiale ad Aprile, innanzitutto per evitare quanto occorso l'anno scorso.
    8) progetto di adesione uffuciale alla Rete nazionale di Economia Solidale in collaborazione con l'Associazione El Sélese per la promozione del Distretto di Economia Solidale di Verona e Provincia di cui Naturalmente Verona fa parte.
    9) progetto di diffusione dei "locali della decrescita" in collaborazione con il Movimento per la Decrescita Felice - MDF di Verona

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