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    Stop a tutti i test per i cosmetici. Partita la campagna d’informazione

    Ogni anno le aziende cosmetiche inventano quattrocento nuove molecole di sintesi e commercializzano ventimila nuovi prodotti. Per profumi, rossetti, deodoranti, tinture per capelli, dentifrici, abbronzanti e mascara si spendono, solo in Europa, 63 miliardi di euro all’anno, [...]
    3 aprile 2011 - Redazione Rees Marche
    Fonte: notizie.radicali.it - 01 aprile 2011
    01-04-2011

    Ogni anno le aziende cosmetiche inventano quattrocento nuove molecole di sintesi e commercializzano ventimila nuovi prodotti. Per profumi, rossetti, deodoranti, tinture per capelli, dentifrici, abbronzanti e mascara si spendono, solo in Europa, 63 miliardi di euro all’anno, 8,3 dei quali in Italia. Gli occupati, compresi quelli dell’indotto, sfiorano i cinquemila mentre i prodotti venduti superano i cinque miliardi. Dietro le immagini, propinate dai giornali, di attrici o modelle seducenti si celano, però, conigli resi ciechi, maiali ustionati vivi, topi seviziati, esseri avvolti nel dolore e occultati dai mezzi “d’informazione”.

    Francesco Pullia

    F. Pullia

    Nato a Terni il 4 novembre 1956, componente della Direzione nazionale di Radicali Italiani, è radicale da quando aveva quattordici anni. Vegetariano, animalista, appassionato gattofilo, è militante nonviolento, capitiniano.

    Con l’entrata in vigore della Direttiva 2003/ 15 della Comunità europea i cosmetici finiti testati su animali non possono più essere venduti in Europa. Dal 2009 è, inoltre, proibito sperimentare su altre specie anche gli ingredienti, ad eccezione, però, di cinque test, fortemente invasivi, utilizzabili fino al marzo 2013 data in cui, se tutto andrà bene, dovrebbero essere messi definitivamente al bando.

    Si tratta di esami che spaziano dalla cancerogenesi alla sensibilizzazione cutanea passando per la tossicità da dosi ripetute alla tossicocinetica alla tossicità nella riproduzione su una o due generazioni. Test estremamente crudeli: tossicità per uso ripetuto (conigli e ratti sono costretti a mangiare o inalare ingredienti cosmetici, oppure la sostanza gli viene spalmata sulla pelle rasata per un periodo che può arrivare fino a novanta giorni. Alla fine dell’esperimento l’animale viene soppresso), tossicità riproduttiva (femmine gravide di coniglio o ratto sono alimentate forzatamente con la sostanza da testare e uccise per studiarne il feto), tossicocinetica (conigli e ratti sono costretti ad ingerire la materia prima, vengono poi soppressi per esaminare la distribuzione e l’accumulo della sostanza negli organi - assorbimento, distribuzione, metabolismo ed escrezione della sostanza in esame), sensibilizzazione cutanea (cavie e topi ai quali è stato rasato il pelo, vengono messi a contatto con la sostanza per determinare eventuali relazioni allergiche. Anche in questo caso, alla fine dell’esperimento gli animali vengono soppressi), cancerogenicità (i ratti vengono alimentati forzatamente con la sostanza da testare per almeno due anni, quindi vengono uccisi ed esaminati per verificare l’eventuale insorgenza del cancro).

    Alcune ditte hanno scelto di garantire un impegno etico e di qualità nei confronti dei consumatori aderendo allo standard internazionale “Stop ai test su animali. Controllato da ICEA per LAV” (ICEA=Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale). Oltre a questa scritta si può trovare anche il logo del coniglietto, simbolo dello standard internazionale.

    L’Unione Europea è a un passo dal porre fine, una volta per tutte, alla sperimentazione animale per i cosmetici. L’undici marzo 2013, come detto, dovrebbe, infatti, entrare finalmente in vigore il divieto totale di testare materie prime cosmetiche su animali.

    Nonostante la netta contrarietà dell’opinione pubblica c’è, tuttavia, il rischio che la Commissione europea ed il Parlamento europeo facciano slittare la data prevista al 2019 a causa del discutibile parere di alcuni “esperti”. E, intanto, la strage continua. Allo scopo di esercitare pressione proprio sull’Unione europea diverse associazioni animaliste, tra cui Lav, Lega antivivisezione, si sono attivate ed è in corso una campagna di sensibilizzazione. Per due fine settimana, a partire da questo, in numerose città italiane saranno allestiti dalla Lav appositi banchetti informativi. Per l’occasione saranno anche messe in vendita speciali uova pasquali con lo scopo di favorire una maggiore consapevolezza sulla tragica sorte di tanti agnellini…

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