barralunga

REES Marche

RSS logo

Calendario

    Beni comuni

    Misure di radioattività ambientale in Italia

    Si intensificano i controlli a cura dell'Ispra e delle Arpa. Riscontrati valori nei vegetali a foglia larga e nel latte, considerati al di sotto della soglia di pericolosità.
    Le tracce dello iodio 131, la sostanza tossica che costituisce il primo segnale di radioattività in caso di incidente atomico, sono arrivate in Italia e continuano a stazionare nell'aria depositandosi sui cibi. Per adesso si escludono pericoli per i cittadini italiani, ma l'attenzione resta alta.
    12 aprile 2011 - Redazione Rees Marche
    Fonte: isprambiente.gov.it - 11 aprile 2011
    Si intensificano i controlli a cura dell'Ispra e delle Arpa. Riscontrati valori nei vegetali a foglia larga e nel latte, considerati al di sotto della soglia di pericolosità.
    Le tracce dello iodio 131, la sostanza tossica che costituisce il primo segnale di radioattività in caso di incidente atomico, sono arrivate in Italia e continuano a stazionare nell'aria depositandosi sui cibi. Per adesso si escludono pericoli per i cittadini italiani, ma l'attenzione resta alta.

     

    L’ISPRA e il sistema delle Agenzie Regionali e delle Province Autonome per la Protezione dell’Ambiente effettuano il monitoraggio della radioattività ambientale. Sin dal 12 marzo 2011, l’ISPRA ha richiesto di intensificare le misure di particolato atmosferico allo scopo di monitorare l’andamento di una eventuale presenza di radioattività in aria riconducibile all’incidente nella centrale di Fukushima in Giappone.

    Vengono effettuate misure giornaliere con particolare riguardo alla presenza degli isotopi Iodio 131 e Cesio 137. È stato anche richiesto di effettuare misure di deposizione al suolo con cadenza settimanale. Sono state programmate anche alcune misure su vegetali a foglia larga e latte al fine di seguire eventuali fenomeni di trasferimento dei radionuclidi nell’ambiente. I risultati a partire dal 23 marzo e aggiornati alle ultime misure effettuate, hanno evidenziato la presenza in aria di piccole tracce di Iodio 131 variabili tra 0,03 e 1,43 mBq/m3 e di Cesio137 variabili tra 0,008 mBq/m3 e 0,24 mBq/m3. In alcune misure sono stati rilevate tracce di Cesio 134 variabile tra 0,01 mBq/m3 e 0,25 mBq/m3. Nei campioni nei quali sono stati rilevati sia il cesio 137 sia il Cesio 134 la media dei rapporti isotopici tra i due radionuclidi è di circa 0,8. La presenza di Cesio 134 e il valore del rapporto con il Cesio 137 evidenzia una probabile provenienza legata all’incidente nucleare in Giappone. Alcune misure su campioni di iodio in forma gassosa hanno confermato la presenza di tracce di questo isotopo variabili tra 0,15 e 2,20 mBq/m3. Sono state inoltre rilevate tracce di Iodio 131 nella deposizione al suolo variabile tra 0.001 e 25,4 Bq/m2. Le concentrazioni sono in generale accordo con quelle rilevate in altri paesi Europei.
    I valori riscontrati non hanno alcuna rilevanza dal punto di vista radiologico e sono tali da non costituire alcun rischio di tipo sanitario.
    I risultati delle prime misure effettuate sui vegetali a foglia larga a partire dal 30 marzo, hanno evidenziato piccole tracce di

    - Iodio131, compresi tra 0,04 e 0,80 Bq/kg. Si evidenzia che il livello massimo ammissibile di radioattività stabilito dai regolamenti Euratom è pari a 2000 Bq/kg;

    - Cesio 137, tra 0,07 Bq/kg e 0,66 Bq/kg. Si evidenzia che al momento non è possibile correlare direttamente, sulla base di queste misure, tale presenza di Cesio 137 ai rilasci in atmosfera generati all’incidente in Giappone, sia per la presenza ubiquitaria di Cesio 137 a seguito del fall out degli esperimenti nucleari degli anni 60 che delle ricadute dell’incidente di Chernobyl, nonché per l’assenza di rilevazione di Cesio 134. Va peraltro tenuto presente che il livello massimo ammissibile di radioattività stabilito dai regolamenti Euratom per il Cesio 137 è pari a 1250 Bq/kg;

    Sono state, inoltre, effettuate misure su campioni di foraggio che hanno evidenziato, in alcuni casi, la presenza di I-131 tra 0,49 e 2,8 Bq/kg e di Cs-137 variabile tra 0,40 e 15,8 Bq/kg. Anche per queste misurazioni non è stata rilevata la presenza di Cs-134.
    I risultati delle prime misure effettuate sul latte a partire dal 30 marzo, hanno evidenziato un valore molto piccolo di concentrazione di Iodio 131 variabili tra 0,28 e 5,24 Bq/l. Si consideri che il livello massimo ammissibile di radioattività stabilito dai regolamenti Euratom per lo Iodio 131 nel latte è pari a 150 Bq/l per gli alimenti per lattanti.
    Le concentrazioni sono in generale accordo con quelle rilevate in altri paesi Europei. I valori di concentrazione rilevati con le prime misure nei vegetali a foglia larga e nel latte sono notevolmente inferiori ai livelli massimi ammissibili stabiliti dai regolamenti Euratom.
    All’aggiornamento dei dati al 11 aprile si accede tramite i collegamenti a fondo pagina da cui si accede anche ai grafici degli andamenti delle concentrazioni di I-131 e Cs-137 in aria.
    Si conferma che, sino ad oggi, la rete automatica di monitoraggio dell’intensità di dose gamma in aria dell’ISPRA non ha rilevato valori anomali rispetto alle normali fluttuazioni del fondo ambientale locale.

    ItaliaNucleare

    Dislocazione delle stazioni della rete automatica di monitoraggio dell’intensità di dose gamma in aria dell’ISPRA, con l’indicazione delle medie giornaliere, in nanoGy/h, dei valori misurati dalle 07:00 del 11 aprile alle 07:00 del 12 aprile. Gran parte delle centraline di monitoraggio sono ospitate all’interno dei Comandi Stazione del Corpo Forestale dello Stato. Le misure riportate, che possono variare da un luogo all’altro, derivano dal contributo dei radionuclidi naturali presenti nell’aria e nel suolo, oltre che dalla radiazione cosmica. (Fonte mappa Italia – Google).

    Previsioni meteorologiche nell’area

     

    Le elaborazioni pervenute dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare, per la giornata del 11 aprile, indicano, in quota, che sul Giappone è presente una saccatura che determina condizioni di instabilità. Al suolo, un sistema frontale in transito sul Giappone tende a spostarsi verso est. Le previsioni indicano tempo inizialmente molto nuvoloso con precipitazioni sparse, localmente nevose a quote basse sul settore settentrionale; dal primo pomeriggio tendenza ad attenuazione di nuvolosità e fenomeni con rasserenamenti sempre più ampi. In quota i venti saranno da moderati a forti sud-occidentali tendenti a divenire nord-occidentali e al suolo, moderati localmente forti nord-occidentali con rinforzi specie lungo le coste orientali.
    Per la giornata del 12 aprile, la saccatura in quota tende ad abbandonare il Giappone lasciando spazio ad un flusso di correnti occidentali. Il tempo, da poco nuvoloso a parzialmente nuvoloso, tenderà al peggioramento dal pomeriggio-sera su estremo settore settentrionale e isola di Hokkaido dove in serata arriveranno delle precipitazioni. In quota venti forti nord-occidentali e al suolo saranno da deboli a moderati occidentali con rinforzi sulle coste specie del settore settentrionale.
    Per quanto riguarda le mappe di traiettoria, le masse d’aria, a partire dal punto di riferimento, seguono una direttrice di movimento sud-ovest/nord-est fino fino al livello di 500 hPa, mentre a quote superiori la direttrice prevalente ovest/est.

     

    Sito realizzato con PhPeace 2.6.32

    PhPeace è software libero, e ognuno è libero di ridistribuirlo secondo le condizioni dellaLicenza GNU GPL

    A meno di avvisi di particolari (articoli con diritti riservati) il materiale presente in questo sito può essere copiato e ridistribuito, purchè vengano citate le fonti e gli autori. Non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale pubblicato.

    validateXHTMLcclvalidateCSS

    Segnala eventuali errori al WebMaster | RSS logo