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    14 agosto 2006 - Angelo Antognoni
    Fonte: Bollettino Res Marche N°1 Anno 2 - 04 aprile 2006

    Finanza etica:

    caratteristiche e possibilità reali

    Ai nostri giorni l'aggettivo etico e' usato spessissimo, forse anche troppo; purtroppo, concretamente viene messo in atto molto poco e perciò risulta quanto mai azzeccata la frase di Hegel "di etica si parla quando questa non c'e' più". Una società in cui, per fare solo rapidi esempi, ci sono 250 milioni di bambini lavoratori e quasi altrettanti coinvolti in tanti conflitti locali, in cui circa un milione di bambini viene coinvolto nel traffico di organi, non si può certo definire un modello economico di successo. qualche decina di anni fa Gandhi si domandava perche' 300.000 inglesi dovessero soggiogare 300 milioni di indiani (e noi possiamo chiederci, oggi, perche' 500 aziende transnazionali governano l'intero pianeta); la risposta fu, per lui,che il popolo doveva prendere coscienza del proprio potere e reagire in modo nonviolento secondo alcune buone pratiche e con i relativi strumenti. La finanza etica e', per noi, uno di questi strumenti; abbiamo tre possibilita' di far sentire concretamente la nostra voce come cittadini: quando votiamo, quando compriamo e quando risparmiamo od investiamo i nostri soldi, con la differenza che votiamo ogni qualche anno, ma compriamo tutti i giorni(o quasi) ed i rapporti con il denaro sono abbastanza frequenti.

    Allora, per tornare al nostro argomento, quanto ci interessa sapere dove vanno a finire veramente i nostri soldi, pochi o molti che siano? Eppure sono nostri e magari vengono utilizzati, a nostra totale insaputa, per operazioni che vanno a danneggiare, anche gravemente, altre persone. La possibilita' di scegliere in modo consapevole quindi esiste ed e' la base su cui appoggia l'ambito della finanza etica, proponendo una destinazione del risparmio basata su caratteristiche non strettamente economiche ma sociali, ambientali, ecc…, considerando quindi criteri di esclusione o di inclusione al fine di realizzare questo scopo. Per indicare quali debbano essere i principi che guidano queste attivita' e' stato elaborato il "manifesto della finanza etica", di cui riportiamo i punti cardine e cioe': la finanza eticamente orientata

    1. ritiene che il credito, in tutte le sue forme, sia un diritto umano;
    2. considera l'efficienza una componente della responsabilita' (etica non e' beneficenza);
    3. non ritiene legittimo l'arricchimento basato sul solo possesso e scambio del denaro(no speculazione);
    4. e' trasparente;
    5. prevede la partecipazione non solo dei soci ma anche dei risparmiatori;
    6. ha come criteri di riferimento per gli impieghi la responsabilita' sociale e ambientale;
    7. richiede un"adesione globale e coerente da parte del gestore che ne orienta l'attivita".

    In Italia le esperienze di finanza etica sono partite dalle m.a.g.(mutue per l'a utogestione) e successivamente con banca popolare etica. Le m.a.g. sono cooperative finanziarie senza fini di lucro in cui l'attivita' di risparmio e di finanziamento e' ispirata ai valori della partecipazione, della trasparenza, della qualita' sociale ed ambientale. La prima e' nata a Verona nel 1978, attualmente ce ne sono 4 (Milano, Torino, Reggio Emilia, Venezia) ed operano prevalentemente in ambito locale. Dall'esperienza delle m.ag. e per una serie di fattori diversi, inizia a maturare l'idea di costituire una banca vera e propria, che operi a pieno titolo nel mercato, ma con i valori citati sopra. Nel marzo 1999 apre quindi ufficialmente la prima filiale, a Padova, di Banca popolare etica. E' una banca a tutti gli effetti, controllata da Banca d'Italia, iscritta al fondo interbancario di tutela dei depositi; svolge l'attivita' primaria di erogazione del credito a realta' che operano in 4 settori individuati: disagio sociale, cooperazione allo sviluppo, tutela dell'ambiente, promozione culturale e sportiva per tutti.

    Gli obiettivi sono riportati nello statuto, che si rifa' ai principi contenuti nel manifesto indicato prima. I principi base sono tre, precisamente:

    1. trasparenza (tutti i finanziamenti erogati sono pubblici e consultabili);

    2. partecipazione (la maggior parte dei soci sono persone fisiche con eguale diritto di voto assembleare, a prescindere dalle azioni possedute - 1 testa, 1 voto; i soci, organizzati in circoscrizioni territoriali, possono partecipare attivamente alla vita ed alle scelte della banca);

    3. solidarieta'("l'interesse piu' alto e' quello di tutti"- risparmi di soci e clienti utilizzati per avviare e sostenere realta' che operano per il bene comune; a chi chiede finanziamenti pratica lo stesso tasso di interesse, indipendentemente dall'ammontare, basandosi anche su garanzie non strettamente economiche).

    A questo proposito va ricordata un'altra importante caratteristica di Banca etica: e' l'unico istituto bancario in Italia che affianca ad una valutazione economica, prassi normale per richieste di finanziamenti, una valutazione socio-ambientale, svolta da soci volontari (valutatori sociali), che contribuisce a determinare il buon fine o meno della richiesta. Attualmente ha un capitale sociale di oltre 18mln di euro, oltre 25.000 soci, di cui circa 22.000 persone fisiche ed oltre 9500 sono anche clienti. Ha 9 filiali in Italia ed una rete di banchieri ambulanti nelle zone scoperte, abilitati a compiere qualsiasi operazione per conto della banca stessa, operazioni che a tutt'oggi sono le stesse di un qualsiasi altro istituto bancario. Per quanto riguarda la nostra specifica realta', le Marche, Banca etica conta oltre 480 soci, organizzati in una unica circoscrizione, supportata operativamente da un banchiere ambulante.

    Nel discorso finanza etica rientra anche il microcredito, a cui accenniamo brevemente, citando due realta' concrete ed operanti: Consorzio Etimos e cooperativa Mondo Solidale. Etimos e' un consorzio finanziario che raccoglie risparmio in Italia a sostegno di esperienze microimprenditoriali e programmi di microfinanza per la stragrande maggioranza nei paesi in via di sviluppo e nelle aree di crisi economica, oltre che in Italia; e' un socio fondatore di banca etica, con la quale lavora in stretta collaborazione, condividendone principi e finalita'. Si propone due obiettivi: permettere universalmente l'accesso al credito ed incentivare scelte di risparmio eticamente orientate, innescando percorsi di finanza solidale tra nord e sud del mondo.

    Mondo Solidale agisce nel settore del commercio equo e solidale, con 15 botteghe del mondo in tutte le Marche; partendo dagli stessi principi (come usare coerentemente e responsabilmente il proprio denaro) ha elaborato una sua proposta attraverso la possibilita' del risparmio sociale, tramite apertura di libretti di risparmio, che consente alla cooperativa di dipendere solo dai propri soci, quindi di operare senza vincoli particolari e di effettuare operazioni di microcredito su progetti legati al proprio ambito, il commercio equo, attraverso prefinanziamenti, ed altro. Riassumere in poche righe un argomento vasto ed articolato come la finanza etica e' una cosa abbastanza difficile; si e' cercato di dare una panoramica di massima, ricordando, per qualsiasi informazione o chiarimento, i recapiti a cui e' possibile rivolgersi:

    Ranzuglia Paolo Banchiere ambulante banca popolare etica

    tel. 333.7681018 e-mail pranzuglia@bancaetica.it

    Antognoni Angelo Coordinatore soci Marche Banca popolare etica

    tel. 333.9823747 e-mail anto.ang@libero.it

    Catena Emanuele Responsabile microcredito mondo solidale

    tel. 071.742045 e-mail amministrazione@mondosolidale.it

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