Solo il vento mi piegherà
E' deceduta ieri, 25 settembre, all'ospedale di Nairobi Wangari Muta Maathai, premio Nobel per la pace nel 2004 e una tra le più influenti donne africane. La 'signora degli alberi', come veniva chiamata, aveva fondato nel 1977 in Kenya il Green Belt Movement (letteralmente cintura verde), un movimento di attivisti che si batte per i diritti civili e delle donne e per la salvaguardia delle foreste e dell'ambiente.
Wangari resta un simbolo di coraggio, lotta e speranza per l'Africa, soprattutto per le donne e per tutti quelli che credono in un mondo migliore. Con il suo movimento è riuscita a piantare più di 40 milioni di alberi nel continente africano, limitando gli effetti devastanti della deforestazione e delle monoculture e a creare posti di lavoro per migliaia e migliaia di donne impegnate nella salvaguardia dell'ambiente.
Ha poi combattutto in Africa per i diritti civili e delle donne e questo suo impegno l'ha portata spesso ad essere derisa, arrestata e malmenata.
Ma come scrive nella sua biografia "Solo il vento mi piegherà" nulla, se non il cancro, ha potuto piegare il suo coraggio in difesa della Terra e della sua amata Africa. Per Wangari "(...) while a certain tree, forest, or mountain itself may not be holy, the life-sustaining services it provides - the oxygen we breathe, the water we drink - are what make existence possible, and so deserve our respect. From this point of view, the environment becomes sacred, because to destroy what is essential to life is to destroy life itself". (dal libro Replenishing the Earth)
Domani 27 settembre sarà l'Overshoot Day, giorno in cui i consumi superano la disponibilità di risorse rinnovabili per quell'anno e in cui alimentiamo ancora di più il nostro debito nei confronti della Terra.
Probabilmente, Wangari Mathai domani avrebbe piantato un albero, o forse due o forse cento per risanare quel debito.
Domani, piantiamo un albero anche noi.
La biografia di Wangari Mathai:
"Solo il vento mi piegherà" (Sperling and Kupfer - 2007)
"La sfida dell'Africa" (Nuovi Mondi 2009)
"Replenishing the Earth" (Doubleday Image, 2010)