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    5 marzo 2007 - Loris Asoli
    Fonte: Bollettino Rees Marche Anno 3 N° 1 - 04 marzo 2007

     

    Mercatini Bio nei Centri sociali:

    gli esempi di Brescia e Bologna

    (Tratto dai siti web)

     

    Presso il “mercato 47” di Brescia è possibile trovare prodotti biologici, naturali, tradizionali, dall'agricoltura contadina e dai piccoli produttori: una spesa diversa è possibile portando a casa pane, ortaggi, frutta, vini, formaggi, miele, pasta, cereali, conserve, cosmesi, prodotti del commercio equo e tanto altro ancora
    Si va volentieri ad acquistare a questo mercato, tutti i venerdì dalle 16.30 alle 20.00, per difendersi dall'aumento dei prezzi, per acquistare prodotti di qualità, per incontrare e conoscere i piccoli produttori, per non essere asserviti all'industria agro-alimentare e alle grandi catene di distribuzioni, per il consumo critico e perché la spesa sia un momento di incontro e socialità.
    Lasciamo la parola agli organizzatori: « Con "Mercato 47" ci siamo proposti di realizzare un'opportunità di incontro diretto, senza forme di intermediazione commerciale, tra consumatori e piccoli produttori, contadini, artigiani, che siano attenti alla qualità del prodotto e delle relazioni (sociali, con l'ambiente e con il territorio) che si sviluppano durante il processo produttivo e di commercializzazione.
    Vogliamo realizzare una modalità di compra-vendita che garantisca una spesa di qualità, di prodotti genuini, tipici, biologici e naturali, a un prezzo inferiore rispetto a quello praticato dalla distribuzione commerciale, e anche che assicuri un equo corrispettivo al lavoro contadino e artigianale, costretto spesso a piegarsi alle condizioni imposte dall'industria agro-alimentare e dalle grandi catene commerciali.
    E' un modo concreto di combattere il caro-prezzi, l'aumento del costo della vita, l'erosione dei salari da parte dell'inflazione e della progressiva riduzione della spesa pubblica per i servizi sociali. E' un modo per costruire dal basso relazioni economiche estranee alle logiche di puro profitto, privilegiando nel consumo i piccoli produttori attenti alla salvaguardia dell'ambiente, della biodiversità, delle produzioni tipiche, genuine e di qualita' . E’ un modo anche per contrastare l'omologazione del gusto imposta dalla grande industria agro-alimentare.
    E' un modo, infine, per recuperare la dimensione popolare del mercato come momento di incontro e di scambio tra le persone, con una serie di proposte di contorno (degustazioni, presentazioni di prodotti, concerti, proiezioni cinematografiche, presentazione di libri ecc.), che facciano della nostra spesa settimanale un'occasione di socialità, ma pure di ragionamento su come un mondo diverso si possa costruire anche a partire dai nostri comportamenti quotidiani, compreso ciò che mangiamo, che beviamo e che consumiamo. Crediamo che sia importante che un'esperienza come questa sia nata e si sviluppi in un Centro Sociale Autogestito come il Magazzino 47, luogo di sperimentazione di una socialità liberata e di costruzione di pratiche politiche che, dal basso, si oppongono agli assetti economici imposti dalla globalizzazione capitalista.
    Ricordiamo che a "Mercato 47" potrete trovare piccoli produttori di ortaggi, frutta, formaggi e salumi, farine, miele e altro ancora. Ma, poichè, vogliamo che per voi possa essere l'occasione della vostra spesa settimanale, "Mercato 47" organizza anche la vendita di quei prodotti per i quali non è possibile avere la presenza diretta dei produttori. E cosi' troverete pane, pasta, olio, salse, riso, succhi, agrumi (nella stagione invernale) tutti biologici: questi prodotti vengono venduti con un ricarico medio del 20% sul "prezzo sorgente", che consente a "Mercato 47" di pagare le spese di gestione e a chi acquista di operare un significativo risparmio sul prezzo pagato per prodotti di uguale qualita', acquistati nei normali circuiti di distribuzione. Potrete poi trovare anche una vasta gamma di prodotti del commercio equo e solidale: caffe', te, succhi di frutta, riso, orzo, legumi, ecc.
    Cercheremo poi di tradurre in pratica alcune linee teoriche che sono state discusse e sviluppate all'interno del progetto "Terra' e Liberta - Critical wine", dando concretezza e visibilità in particolare a prezzo sorgente e autocertificazione dei produttori.
    Il prezzo sorgente è, lo ricordiamo, il prezzo medio che i produttori fissano al momento di vendere il loro prodotto. La sua indicazione, chiara, in etichetta rende tracciabile, visibile, certificabil la catena commerciale con i relativi ricarichi ed evidenzia i meccanismi di distribuzione della ricchezza che avvengono in tutta la filiera del prodotto, dalla produzione al consumo. Il prezzo sorgente, quindi, allude e rende concretamente possibile che altre modalità di produzione, di commercio e di consumo siamo pensate e praticate.
    Il protocollo di autocertificazione, invece, consiste, nell'impegno del produttore a fornire l'indicazione delle più rilevanti notizie che riguardano la materia prima (stato della terra, del seme, della pianta, ecc.) e le relazioni che si sviluppano nel processo di produzione (relazioni con l'ambiente, con la manodopera, con la società). Consente quindi ai produttori di far conoscere l'impegno, la cura. la correttezza e la cultura su cui si basa il loro lavoro, allo stesso tempo rendendo trasparente la qualità del prodotto e delle modalita' di produzione al consumatore.
    Nel corso dell'anno, quindi, ci proponiamo di indicare il prezzo sorgente in etichetta per i prodotti di cui curiamo la vendita e di far sottoscrivere a tutti i produttori che partecipano a Mercato 47 un protocollo di autocertificazione.
    Per finire, ricordiamo ancora che a margine di Mercato 47 ogni venerdi' sera sara' aperta l'enoteca, ci saranno cene a prezzi popolari e organizzeremo degustazioni, piccoli concerti, proiezioni di film, presentazioni di libri, dibattiti. Inoltre lo spazio di Mercato 47 è aperto alle idee, alle iniziative, ai contributi di chi intenda proporre momenti di socialità, di cultura, di svago, e le realtà collettive possano proporsi per l'organizzazione di cene di autofinanziamento.
    Per dirla con Serge Latouche, economista francese, il mercato "e' innanzitutto uno spazio di socialità specifico prima di essere un luogo di scambio di merci. Luogo per eccellenza della vita pubblica ... occasione di incontri, luogo in cui si mescolano le generazioni, i sessi, le etnie diversi. La piazza di mercato appare come un luogo antitetico rispetto a quello del potere ufficiale". Anche per questo, in un Centro Sociale Autogestito, si fa Mercato»
    Anche a Bologna c’è un interessante mercatino del biologico, aperto a giovedì alternati.
    Il mercatino dei prodotti biologici di XM24 (dal nome del centro sociale e dello “spazio”), nasce dalla collaborazione tra i gestori di uno spazio ed un gruppo di contadini che vive e produce nei dintorni di Bologna, Valle del Samoggia, Crevalcore, colline imolesi e che “scendono” in città per vendere direttamente i propri prodotti, all’interno del mercato.
    Lo spazio era un mercato ortofrutticolo dismesso e degradato, che è stato occupato per farne un centro sociale e luogo di produzione culturale e di partecipazione politica e sociale dal basso)
    Produttori, consumatori, lavoratori, migranti, disoccupati, ma anche passionari del buon cibo e del buon vino, o meglio del buon mangiare e del buon bere come atti, appunto, di sensibilità planetaria…..dall’incontro di queste figure nasce il mercatino del giovedi all’interno degli spazi dell’XM24.
    Questo mercato fuori dal mercato, nato da una collaborazione tra produttori e consumatori, ha portato alla creazione di un soggetto politico importante, il “Coordinamento per la Sovranità Alimentare”, soggetto a cui aderiscono anche privati cittadini e che si è ritagliato un ruolo importante in ambito regionale. L’esigenza di un mercato diretto, in cui gli abitanti della città possano incontrare di persona i produttori del cibo che finirà sulle loro tavole, si avverte con urgenza ogni giovedì, giorno deputato al mercato di XM24. Infatti non esistono al momento in città altre esperienze di questo tipo, nonostante l’interesse dei cittadini sia altissimo e largamente diffuso.
    I prodotti del mercato sono biologici, strettamente legati al territorio e alla stagionalità, non per impostazione autarchica, ma per la convinzione che il tema dell’alimentazione non si fermi alla tavola, alla soddisfazione che da essa si ricava, ma coinvolga problemi legati all’ambiente, ai trasporti, al lavoro, alle filiere di distribuzione e forse anche alle guerre.
    Per questi motivi il mercatino di XM24 si pone come prima problematica il tema dell’impatto che può avere al di fuori dei propri confini, impatto che naturalmente vuole basso e sostenibile.
    Nei giovedì di mercato si possono trovare frutta e verdure, formaggi, miele e marmellate, pane, pizza, vino, biscotti. Secondo la disponibilità di stagione e rispetto ai ritmi di produzione naturale della terra.
    Nel 2005 XM24 è entrato attivamente nella rete “Critical Wine – Terra e Libertà”.
    Critical Wine è un progetto, nato dalla spinta propulsiva di Gino Veronelli, il cui obiettivo è lavorare per far si che nasca una nuova sensibilità planetaria, in cui l’attenzione ai valori della terra è un mezzo per giungere alla liberazione da un sistema fondato solo sul consumo.1

     

    Per approfondimenti:
    http://www.ecn.org
    http://www.magazzino47.org


     

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