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    Beni comuni

    24 giugno 2007 - Redazione Rees Marche
    Fonte: Bollettino di Primavera Rees Marche Anno 2007

    Carta dei valori della Rete Brasiliana di Economia Solidale

    Rete Brasiliana per una Socioeconomia Solidale

    II Assemblea Nazionale per una Cultura ed una Economia Sociale di Solidarietà

    Guarapari, 30 maggio/6 giugno 2004

    Carta dei Principi


    1. La Rete Brasiliana per una Socioeconomia Solidale è una struttura che mette in relazione organizzazioni, imprese autogestite e individui impegnati a favorire la costruzione di pratiche associative per lo scambio solidale di beni, servizi, informazioni, sapere, amicizia e mutuo aiuto tra i suoi membri.

    2. La Rete si identifica come un agente autonomo e solidale tra i vari attori che lavorano alla costruzione di un'economia basata sui valori della democrazia, della cooperazione, della reciprocità, del rispetto della diversità, della sostenibilità ecologica, della giustizia sociale, dell'equità, della complementarietà, della solidarietà e dell'amicizia.

    3. La Rete cerca di promuovere cultura e socioeconomia solidali come nuove modalità di organizzazione dell'economia e della società umane, dal livello locale a quello globale. Tutte le forme organizzative della socioeconomia solidale dovrebbero preservare la loro autonomia da partiti politici e da organizzazioni religiose.

    4. La Rete sottolinea il ruolo centrale che donne e uomini debbono avere nei sistemi di socioeconomia solidale, godendo di uguali diritti di partecipazione, potere decisionale e di possibilità di attuazione, mettendo in accordo in modo solidale le diversità che ci caratterizzano come esseri umani, abolendo ogni forma di oppressione, di dominio, di pregiudizio e di esclusione, specialmente quelli che hanno tenuto sottomesse le donne nel corso della storia.

    5. La Rete concepisce il lavoro umano, il sapere, la sensibilità etica e la creatività come valori centrali della società e cerca di adottare pratiche di vita e di lavoro che utilizzino il tempo delle persone e la loro energia per svilupparne liberamente ed eticamente il potenziale umano.

    6. La Rete agisce per promuovere i diritti sociali, politici, culturali e ambientali e, in modo particolare, i diritti economici dei lavoratori. Le attività economiche della Rete sono dirette a permettere a tutti di condividere solidarmente il possesso, il controllo e la gestione dei beni di produzione e le risorse, le conoscenze, la tecnologia e i benefici generati dalla produzione, dal commercio e dal consumo.

    7. La Rete si definisce come uno strumento di promozione del recupero e della valorizzazione delle culture, delle tradizioni e della saggezza dei popoli tradizionali e delle loro economie basate su reciprocità e solidarietà.

    8. La Rete ritiene lo sviluppo economico e tecnologico non un fine, ma semplicemente un mezzo al servizio dello sviluppo umano, sociale, etico ed ecosostenibile.

    9. La Rete ritiene che una Società solidale, in particolare per quanto riguarda gli ambiti del lavoro, della produzione e del consumo, sia l'agente conduttore del suo sviluppo. Le organizzazioni statali e di governo multilaterali dovrebbero essere attori sussidiari dello sviluppo autogestito dalla Società. E' compito dello Stato, al servizio della Società, assicurare che il progetto di sviluppo, democraticamente formulato, sia condotto in modo armonico e che vengano messe in atto politiche pubbliche che garantiscano l'accesso di tutti ai beni e alle risorse della produzione e della riproduzione, e la giusta distribuzione del reddito e della ricchezza.

    10 La Rete asserisce che le lavoratrici e i lavoratori sono anche consumatori: il modo di consumare definisce il tipo di società che abbiamo. il primo passo verso la costruzione di un’economia equosolidale è quello di consumare in modo etico, responsabile e solidale. la definizione dei bisogni e dei desideri degli individui e delle comunità è alla base della pianificazione di ciò che si deve produrre, con quale tecnologia, in che quantità e qualità, salvaguardando l’equilibrio degli ecosistemi e promuovendo in modo etico l’esercizio delle libertà pubbliche, individuali e sociali.

    11 La Rete individua, tra le varie modalità organizzative, almeno sette settori di attività equo solidale
    • Consumo etico e solidale
    • Produzione autogestiti, solidale ed ecosostenibile
    • Commercio equosolidale
    • Finanza e gestione del denaro equosolidali
    • Condivisione delle tecnologie e dei saperi
    • Cooperazione nei settori educativo e culturale
    • Pluralità di dialogo nella comunicazione

    12. I criteri minimi per la partecipazione alla Rette sono:
    • L’impegno etico e politico alla democrazia basata su partecipazione, autogestione e solidarietà
    • La promozione dell’uguaglianza dei diritti e l’assenza di discriminazione di genere, appartenenza etnica, religione, appartenenza generazionale e ordinamento sessuale.
    • l’impegno ad adottare pratiche dirette a preservare l’equilibrio degli ecosistemi, riducendo i rifiuti e promuovendo consumi ecocompatibili, il riutilizzo e il riciclo
    • ‘assenza di pratiche basate sullo sfruttamento del lavoro umano
    • la difesa dei beni comuni, come l’acqua, la terra, l’aria, la biodiversità, come beni che non possono essere privatizzati né mercificati
    • La pratica e la promozione dell’istruzione nell’ottica dell’autogestione e della solidarietà

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