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    24 giugno 2007 - Marco Piccolo (Responsabile Area Sviluppo Socio Culturale e Progetti)
    Fonte: Bollettino di Primavera Rees Marche anno 2007

    Banca Etica: Assemblea dei Soci 2007


    30/05/2007

    Carissime socie e carissimi soci,
    uscito l’ultimo socio dalla sala, caricate sul furgone le varie attrezzature utilizzate per l’assemblea possiamo dire che l’assemblea formalmente si è chiusa, dico formalmente in quanto questo importante momento di confronto e di verifica sulle attività fatte inizia molto tempo prima della data dell’assemblea e termina molto tempo dopo. Quello che oggi possiamo fare è cercare di comprendere più approfonditamente quella parte che si è conclusa sabato 26 maggio 2007.

    E’ evidente che la comprensione dei fatti passa attraverso la sintesi dei vari punti di vista e comunque questa non sarà mai univoca nella ricostruzione. Obiettivo di questo editoriale non è quindi quello di accontentare tutti con una ricostruzione la più veritiera e obiettiva ma semplicemente stimolare il confronto e la lettura di questo momento istituzionale partendo dal punto di vista di chi ha vissuto l’assemblea come organizzatore senza però dimenticare la passione di chi ha aderito anche idealmente a questo progetto di finanza etica.

    Partiamo allora dai dati: con 626 soci presenti fisicamente e 2357 per delega possiamo dire che la partecipazione è stata buona, certo molti di noi si sarebbero aspettati un maggior afflusso di soci ma non bisogna dimenticarci che la partecipazione risente di quello che è il contesto socio culturale in cui viviamo, su questo però dovremo in un futuro prossimo riflettere su quali sono o dovrebbero essere gli elementi che caratterizzano la partecipazione nelle realtà dell’economia solidale e/o civile.

    Sui punti all’ordine del giorno è evidente che quello che ha maggiormente stimolato i presenti è stato il rinnovo delle cariche sociali, in particolare quello del Consiglio d'Amministrazione. Su 15 candidati che si sono proposti, i soci hanno dato la loro preferenza a Fabio Salviato e ad altri otto consiglieri del precedente consiglio che si erano candidati - Salviato infatti viene rieletto insieme ad altri otto consiglieri uscenti: Tommaso Marino, Mario Cavani, Giuseppe Di Francesco, Sergio D’Angelo, Marco Santori, Luigi Barbieri, Fabio Silva e Giuseppe Curcio - mentre è interessante notare come tra i quattro nuovi ingressi, oltre a Sergio Morelli, abbiamo ben tre donne Marina Coppo, Rita De Padova, Renate Goergen. Viene quindi confermata la linea sin qui seguita dalla banca, integrandola però con i candidati proposti dall’organizzazione territoriale dei soci. Si tratta di persone la cui esperienza personale - in particolare nel campo della cooperazione sociale ed internazionale - rappresenta una notevole ricchezza per la banca. Non è stato invece rieletto il consigliere uscente Silvestro Profico, a cui va tutta la nostra riconoscenza per l’impegno profuso su alcune questioni particolarmente sentite, e Alessandro Messina la cui candidatura era stato promossa grazie alla raccolta delle firme.

    Tra gli altri punti la nomina del nuovo Collegio Sindacale, del nuovo Comitato dei Provibiri e l’integrazione del settimo componente del Comitato Etico con Luigino Bruni, economista che ha dedicato numerosi studi sul rapporto tra valori non economici ed economia e l'illustrazione della Relazione del Comitato Etico a cura del Presidente del Comitato, Leonardo Becchetti.

    Nel corso dell'Assemblea è stato approvato - con 2.313 voti favorevoli, 58 astenuti e nessun contrario - il Bilancio di Esercizio 2006 illustrato dal Presidente Fabio Salviato e dal Direttore Mario Crosta.
    In merito alla destinazione dell'utile si è deliberata la costituzione di un fondo per l'aumento gratuito di capitale sociale. Da segnalare infatti che grazie al buon andamento delle attività di Banca Etica nel corso del 2006 sia sotto il profilo economico che sociale, il Consiglio di Amministrazione della banca ha potuto proporre all’assemblea dei soci un aumento gratuito del capitale sociale, portando il valore nominale di ogni azione da euro 51,64 a euro 52,50. Si tratta di un piccolo aumento che segnala però come la banca, dopo essersi a lungo confrontata, abbia trovato una modalità, coerente con la propria missione, di condividere con i soci una parte dei risultati anche economici, senza entrare in contraddizione con la scelta, sino ad oggi mantenuta, di reinvestire la ricchezza prodotta nella costruzione di una economia dal volto umano che si riconosce nella frase: l’interesse più alto è quello di tutti.

    In occasione dell'assemblea è stato consegnato ai presenti il Bilancio Sociale 2006.

    Una riflessione la dedicherei poi alla constatazione che la notevole dialettica, sviluppatasi in questi ultimi mesi e che ha avuto uno dei suoi momenti più forti nella pubblicazione di un appello sul futuro della banca sul quotidiano Manifesto, non sia emersa nel dibattito assembleare nonostante ci fossero stati i tempi e la possibilità di conoscere sia i nodi sia le posizioni che hanno caratterizzato questo confronto. Chi infatti ha ricevuto recentemente le nostre news letter o è entrato nel sito della banca ha avuto modo di conoscere articoli, lettere e commenti e quindi farsi una propria idea sulle varie questioni. Come commento generale direi che una cosa è riconoscere il problemi, altra cosa è risolverli, quando poi questi sono particolarmente complessi e/o toccano i processi di crescita umana – come la partecipazione, il rapporto con le istituzioni pubbliche e private, l’interazione tra l’etica personale quella collettiva ecc..- dobbiamo avere tutti la consapevolezza che l’unica strada è quella del confronto e della cooperazione, all’interno però di criteri e di regole condivise evitando la tentazione di scegliere delle scorciatoie.

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