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    2 marzo 2008 - Redazione Rees Marche

    Scie Chimiche

    Da oltre dieci anni, i nostri cieli sono caratterizzati da lunghe scie bianche. Sono le scie degli aerei, ovviamente: lo sanno anche i bambini! E' risaputo, infatti, che gli aerei rilasciano al loro passaggio delle scie bianche: si chiamano "scie di condensazione", "contrails" in inglese.
    Le scie che possiamo vedere tutti i giorni, però, sono scie particolari, del tutto diverse dalle scie di condensazione. Non servono titoli di studio particolari per rendersene conto: è sufficiente alzare lo sguardo al cielo.
    Queste scie sono molto lunghe e molto persistenti: alcune di esse si estendono da orizzonte a orizzonte e permangono nell'aria addirittura per molte ore. Altre assumono comportamenti strani: nella loro lunghezza svaniscono in alcuni tratti ma permangono in altri, oppure si espandono a dismisura o ancora si espandono "a tratti". Inconsueto e improbabile fenomeno se si trattasse di semplice vapore acqueo.
    L’ipotesi che le scie irrorino in realtà sostanze chimiche nell’aria comincia a circolare negli Stati Uniti a partire dal 1996, quando Clifford Carnicom, un programmatore informatico che ha lavorato per varie agenzie federali americane, lancia l’allarme: a 38 anni si ammala di una rara malattia degenerativa e le analisi rilevano un una forte concentrazione di bario fuori norma nell’organismo. Carnicom sostiene di essere stato avvelenato dai residui lasciati dalle scie chimiche e fa causa al governo.
    Lo scopo delle scie chimiche non deve essere necessariamente uno soltanto. I vantaggi nel loro impiego sono diversi e spaziano in diversi campi: da quello militare a quello sociale, da quello economico a quello politico. A dirigere le fila di queste operazioni potrebbero essere alcune multinazionali oppure qualche governo: un'ipotesi non esclude necessariamente l'altra. Se ad esempio un determinato Stato è l'artefice di queste operazioni, non è detto che sia anche l'unico a finanziarle. Chiunque possa trarre vantaggi da operazioni simili è ovviamente interessato a sostenerle anche economicamente: società private o statali/federali, lobby farmaceutiche, banche o multinazionali. E' evidente che l'alto costo di queste operazioni (si parla di migliaia di voli al giorno in tutto il mondo) è contrappesato da un ingente guadagno.

    Da notare, inoltre, che se si fosse trattato di operazioni a fin di bene se ne sarebbe parlato a gran voce. Questa coltre di omertà e di disinformazione sempre più capillare, invece, lascia dedurre che gli scopi delle scie chimiche sono del tutto poco rassicuranti.

    Le ipotesi più accreditate alle quali studiosi, ricercatori e scienziati sono giunti sono:
    - controllo climatico
    - implicazioni militari e di H.A.A.R.P.
    - coinvolgimento delle multinazionali
    - Bufala

    Non si può sottaciere infatti che l'ipotesi più probabile per numero di sostenitori sia che si tratti di una bufala, senza averne la totale certezza. Certamente molte teorie complottiste che si trovano sulla rete non sono credibili.
    Abbiamo notizia che Giulietto Chiesa stia cercando di fare una indagine seria sul fenomeno. Vedremo.

    C'è da dire che Paolo Attivissimo, con il suo sito antibufala (http://www.attivissimo.net), smentisce non solo le scie chimiche ma anche il film Zero di Giulietto Chiesa sull'11 Settembre. In pratica anche tutto il film sarebbe più o meno una "bufala"!

    Fra i vari link su questo argomento:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Scia_chimica
    http://www.sciechimiche.org (In Italiano) e
    http://www.rense.com/politics6/chemdatapage.html (in inglese)
    in cui chi ne ha voglia può trovare sia ipotesi a favore che contro e seguire varie piste.

    Sicuramente credo che noi tutti saremmo più felici se le scie chimiche fossero una bufala e se anche i complotti segreti sull'11 settembre lo fossero.
    Tuttavia sappiamo anche che una parte del nostro mondo si avvale dell'inganno e dell'informazione non veritiera. La vicenda ci insegna che occorre avere spirito critico sia verso le informazioni mediate dai canali ufficiali sia verso quelle "alternative".
    Un mondo in cui sia possibile credere a tutti non esiste ancora!

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