Commercio equo e solidale per legge
Il sì dell’Aula
ANCONA - Passa in Aula la legge regionale “Interventi a sostegno e promozione del Commercio Equo e Solidale”. Michele Altomeni, consigliere regionale di Rifondazione, primo firmatario di una delle proposte su cui ha lavorato la Commissione, esprime la sua piena soddisfazione. “Mi occupo di commercio equo e solidale da oltre 10 anni - ricorda - e visto che, a differenza di altre regioni, le Marche non si erano ancora date una legge su questo importante settore della solidarietà internazionale, mi sono preso questo impegno”.
Il Commercio Equo e solidale, presente in Italia da diversi anni, rappresenta una alternativa concreta alle dinamiche di sfruttamento e di ingiustizia sociale che caratterizzano gli scambi commerciali internazionali. Le organizzazioni del Commercio equo e solidale importano prodotti dal sud del mondo e li rivendono nei paesi occidentali, garantendo un compenso equo prestabilito e mantenendo almeno per alcuni anni una continuità nei rapporti commerciali per favorire la pianificazione degli investimenti da parte dei produttori. Spesso anche anticipando i pagamenti già al momento dell’ordine per evitare che i produttori debbano indebitarsi per avviare la produzione.
Il cuore del sistema sono le “Botteghe del Mondo”, spesso basate sul lavoro volontario. Non si tratta solo di spazi commerciali, ma anche di luoghi di informazione. Nelle Marche esistono oggi 17 botteghe del mondo, riunite in tre organizzazione di cui una impegnata anche in rapporti diretti di importazione da produttori del sud del mondo.