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    Coltivare la salute con Orto Giardino Terapia (Garden Therapy)

    Tutti possono creare un angolo verde: in giardino, sul balcone, in casa. Ma forse non tutti sanno che si possono utilizzare questi piccoli spazi per stare meglio.
    23 maggio 2008 - Redazione Rees Marche

    14 - 15 giugno 2008

    Tutti possono creare un angolo verde: in giardino, sul balcone, in casa. Ma forse non tutti sanno che si possono utilizzare questi piccoli spazi per stare meglio. Grazie ad una scelta oculata delle specie, si possono alleviare stress e tensioni. Piante da toccare, da annusare, da guardare, da mangiare, che attirano le farfalle:

    • piccoli gesti solo per noi stessi,
    • una sorta di oasi felice dove trovare e ritrovare il contatto con se stessi e con la natura.

    Temi affrontati:

    1. Basi teoriche della Orto Giardino Terapia: benefici ottenibili.
    2. Per ogni esigenza la sua pianta: piante che stimolano l'olfatto, la vista, il gusto, l'udito, il tatto.
    3. Le piante che attirano gli animali: piante per insetti, uccelli, mammiferi.
    4. Il giardino dei bambini.
    5. Il giardino degli animali.
    6. Gli spazi utilizzabili per avere un proprio "giardino".
    7. Creiamo una piccola oasi (ogni partecipante avrà una piccola pianta da accudire).

    Presentazione

    "Tutto ciò che può accadere ad un giardino può accadere all'anima e alla psiche:
    troppa acqua, troppo poca, cimici, caldo, tempesta, inondazioni, miracoli, morte, rinascita, grazia, guarigione.
    Mentre curano il giardino le donne tengono un diario, su cui registrano i segni di vita e di morte.
    Nel giardino ci esercitiamo a lasciare vivere e morire i pensieri, idee, preferenze, desideri e perfino amori.
    Piantiamo, strappiamo, seppelliamo.
    Dissecchiamo i semi, li seminiamo, li sosteniamo.
    Il giardino è un esercizio di meditazione per capire quando è tempo per alcunché di morire.
    In giardino si vede arrivare il tempo del godimento e quello della morte.
    In giardino ci si muove con e non contro le inspirazioni e le espirazioni della più grande Natura Selvaggia"
    (C.P. Estés, "Donne che corrono coi lupi")

    Introduzione al corso di Orto-Giardino Terapia

    Le persone al giorno d'oggi sono soggette a numerosi fattori di pressione.
    L'enfasi data alla velocità, alla produttività e all'efficienza hanno ridotto o eliminato tutti o quasi i momenti di pausa e riposo: il risultato è una stanchezza fisica e soprattutto mentale pressoché cronica.
    Le città sono percepite come claustrofobiche e pericolose, il lavoro è vissuto come una gara massacrante, i rapporti interpersonali avvertiti come un disagio dove si è sempre a rischio e in competizione con altri "...Come se il mondo emotivo, affettivo, relazionale, sempre più sacrificato, potesse essere compensato col denaro con cui affidare al mercato tutta la cura che sottraiamo ai figli, agli anziani, alle relazioni reciproche, familiari e di vicinato, cura della propria vita emotiva, senza la quale risulta difficile distinguerci dalle macchine industriali, informatiche, burocratiche, con le quali quotidianamente interagiamo... Neppure il weekend, perché non si può negli ultimi due giorni della settimana recuperare un mondo relazionale trascurato negli altri cinque giorni dove, da mane a sera, sia reperita la propria identità nella propria funzione nell'apparato, che ci prevede produttori di denaro nei giorni ferial i consumatori nei dì festivi" (U. Galimberti, la Repubblica, 2006).
    Questo sfocia spesso in atteggiamenti di intolleranza nei confronti degli altri e degli eventi, di una minore efficienza generale e in senso ancor più generale, le persone risultano meno "sane".

    La terapia orticulturale (Horticultural Therapy ,HT, Ortogiardinoterapia) viene definita come "una disciplina medica che usa le piante, l'attività di giardinaggio e l'innata affinità che noi sentiamo verso la natura come mezzo professionale in programmi di terapia e riabilitazione" (Davis, 1995).

    L'importanza che le piante hanno sul benessere delle persone non ha confini: il legame abbraccia differenti culture, gruppi etnici, occupazioni, età, scolarità, livello economico, estrazione sociale, luogo di residenza, paese di nascita. (Kaplan, 1996).

    "Oggi abbiamo bisogno, ancora una volta, di aprire il cuore a una concezione della realtà molto più viva, in cui ci sia ancora posto per bellezza, magia e soprattutto gratitudine: per i semi che germogliano, i fiori che sbocciano, i frutti che maturano, la rugiada che incornicia il mondo e i ricami della brina d'inverno... Gratitudine per la vita, miracolo che si rinnova ogni istante davanti ai nostri occhi". (M. Danon, 2006)

    Del resto le piante sono indispensabili per l'uomo: fissano polveri e tossine e liberano ossigeno, sono cibo in forma diretta per noi e nutrimento per gli animali dei quali a nostra volta ci nutriamo e che utilizziamo per tessuti e pellame. Forniscono materiale da costruzione e sono la materia prima per la carta e diversi tessuti. Producono una quasi infinita serie di sostanze fondamentali per l'industria farmaceutica e del benessere: resine, tannini, aromi, cere, droghe, ma anche antidolorifici, emollienti e calmanti. Sono l'elemento fondamentale del paesaggio e in questo modo ci procurano gioia e piacere. I fiori sono al centro di occasioni gioiose e di eventi tristi. Sono il ricordo di qualcosa di antico e perduto, che possiamo ritrovare con pochi, piccoli gesti: basta un balcone, un vaso di coccio o di vetro ed ecco il nostro giardino, che "...in tempi felici sarà un luogo ricco di fiori, colori e profumi, in tempi duri diverrà un orto o forse rimarrà incolto formando un ammasso di sassi e spine. In ogni tempo il giardino sarà, comunque, un'istantanea dell'animo umano" (Ferrini, 2001).

    La cura delle piante comporta diversi aspetti:
    aspetto comportamentale: il contatto diretto con la natura riduce lo stress, i comportamenti aggressivi, la fatica mentale e aiuta a combattere disagio, tensioni, depressione e ansia. La luce verde riflessa dalle piante è un potente tranquillante e la possibilità di lasciare liberi i pensieri di fluire induce calma e quiete interiori.
    aspetto cognitivo: seminare, veder crescere una pianta, aiutarla a fiorire aumenta l'autostima, stimola l'iniziativa, abitua a prendere decisioni, riequilibra in concetto di sequenza temporale e ci riavvicina ai ritmi della natura.
    aspetto fisico: è una forma di attività fisica dolce e non stressante che comporta movimenti di entrambe le mani, la coordinazione occhio-mano, stimola le capacità olfattive, uditive, gustative, visive e tattili. Risveglia il senso di meraviglia, della sorpresa, della gioia, dello scopo, della finalità.

    Il giardino, anche se piccolo, anche se si ha a disposizione un solo vaso o un balcone "è una metafora della nostra psiche con questo delicato e sapiente intreccio di selvatico e di controllato, di spontaneo e di modellato. Perché la sua ricchezza e complessità, data dall'intreccio dei sentieri, dall'alternarsi di prati fioriti e alberi verdeggianti, dalla vitalità fontane e cespugli colorati, rispecchia la nostra natura interiore. La caduta delle foglie, la paralisi della vita durante l'inverno, lo schiudersi dei germogli, il movimento dell'acqua tra le rocce. Sono tutte esperienze che anche l'individuo fa, solo che le esprime con i concetti complessi della psicologia, mentre il giardino le esprime con il linguaggio della natura."(J. Hilman).

    "L'anima, come il giardino, va fatta, nel senso che va coltivata.
    Richiede attenzione.
    Richiede bellezza, richiede apprendimento". (Socrate)

    Presentazione del corso da parte dell'organizzazione, Gruppo locale di Civiltà Contadina "Cavdel "

    Un detto popolare che spesso ho sentito dice "che l'orto vuole l'uomo morto". Non è per andare contro corrente che invece desidero proporre tradizionali e insieme moderne prospettive al tema di come coltivare in modo naturale. C'è sempre da scoprire in questo argomento, un coltivatore non smette mai di imparare se prende come insegnante la natura e l'ambiente. In essi possiamo trovare ancora qualcosa di quella perduta età dell'oro dove i giardini erano dell'Eden (parola che significa gioia) o gli orti mesopotamici di Babilonia erano una delle sette meraviglie della terra. Ma non appagato nella mia curiosità di ricercatore e sperimentatore dalle nuove tecniche di agricoltura bio ho provato a indagare nella tradizione e nella filosofia delle più moderne tecniche di agricoltura naturale, trovando che le integrazioni fra i metodi di biodinamica, di permacoltura, di crescita biointensiva e di Fukuoka consentono quell'ideale di orto di &quo t;non lavorazione", dove contemplare la crescita delle piante coltivate diventa fonte di saggezza e dove la ricchezza di raccolto soddisfa anche la fame. Non è lontano da questo orto dell'utopia ideale quello coltivato da molti mezzadri di 50-60 anni fa, quanto la terra era di un padrone che ne concedeva solo piccolissime superfici all'orto familiare del contadino. Erano orti di autosufficienza dove in pochissimo spazio cresceva il necessario per famiglie numerose, dove le piante crescevano strette e si riusciva a coltivare di tutto. Altrettanto così erano gli orti di metà 1800 attorno a Parigi, innovatori proprio perché riuscivano a stringersi fino all'inverosimile e a produrre più di quanto pensiamo possibile in una piccola superficie. Ma oggi molti entrano nell'orto non per mangiare, non per "morire", ma alla fine di una giornata, o una settimana, di lavoro per rinascere, per rigenerarsi. Per molti coltivare un orto fa stare bene e con questo corso si torna a comprendere come un orto sia fonte di gioia e di cibo. Con semplici esercizi e semplici dinamiche è possibile ritornare a coltivare la salute e crescerla assieme a carote, pomodori, zucchine, ...
    Alberto Olivucci

    Docente

    Dott.ssa Erika Carlotti
    Laureata in Scienze Forestali, indirizzo Gestione dell'Ambiente e Conservazione del Suolo, con tesi in Selvicoltura dal titolo "Successione secondaria su terrazzi agricoli abbandonati a Resceto (MS)".
    Ha frequentato il corso professionale "Supporto ai disabili con tecniche di orticoltura e giardinaggio" con la Scuola Agraria del Parco di Monza, ha conseguito la specializzazione post laurea con il corso di perfezionamento dell'Università degli Studi di Milano in "Healing Gardens" e ha frequentato il corso di "Ecoterapia" all'Università di Genova.

    Numero dei partecipanti

    Minimo 10 persone
    Massimo 15 persone

    Orari e giornate di corsi

    Tempi di massima: arrivo alla Vischia alle 19.00 del venerdì per la registrazione. Alla sera è prevista una presentazione del tema e dei partecipanti. La parte teorica durerà tutta la mattinata del sabato. Dopo pranzo, a partire dalle dalle 14.30, inizia la parte pratica. La cena della sera sarà a buffet libero. Nel dopo cena sarà possibile continuare la discussione relativamente ai temi presentati. Domenica: inizio attività alle ore 9.00. La fine del corso è prevista per le ore 17,30.

    Luogo di svolgimento

    Questo corso avrà luogo presso l'azienda agricola La Vischia, socia di Civiltà Contadina, che mette a disposizione spazi e pasti. Si tratta di una fattoria di grandi dimensioni condotta con metodo biodinamico per l'allevamento allo stato brado di antiche razze bovine e suine. Inoltre sono presenti un orto conservativo, mais e frumento di vecchie varietà. Il tutto si trova nel cuore della Romagna, in un'area tranquilla e verde dell'entroterra Riminese. Per avere ragguagli precisi sul tragitto per arrivare a destinazione, dopo l'iscrizione chiedete al recapito telefonico o email che si trova al termine di questo comunicato.

    Costo a partecipante

    La quota di partecipazione è di 170 € e comprende anche i 4 pasti per tutta la durata del corso (dal venerdì sera alla domenica a pranzo). Il pernottamento e la piccola colazione non sono compresi.

    Iscrizione

    L'iscrizione comporta l'invio di un anticipo di € 50 a persona via bonifico bancario. L'arrivo del versamento confermerà l'iscrizione definitiva. Prima di effettuare il versamento richiedere la disponibilità di posto per il corso. Questi i dati di versamento:
    Civilta' Contadina
    Poste Italiane
    IBAN IT39L0760113200000010355477
    indicando come causale Corso Orto-Giardino Terapia. Una volta effettuato il bonifico confermare tramite una email il giorno di versamento lasciando i propri recapiti. Ai soci di Civiltà Contadina sarà data una precedenza nella iscrizione rispetto gli altri partecipanti.
    Per effettuare il corso ogni partecipante avrà a disposizione dei materiali di pratica che sono preparati in anticipo solo per gli iscritti. Per questo motivo le persone che verranno senza aver prenotato il corso non saranno accettate. Il corso è adatto a tutti e non richiede nessuna precedente esperienza. L'iscrizione va confermata almeno 5 giorni prima martedì 10 giugno. In caso di partecipazione di gruppi famigliari abbiamo possibilità di dare ai non partecipanti al corso altre tematiche o altri argomenti didattici. Per questo chiedere alla segreteria organizzativa.

    Note tecniche sul corso

    La cucina servita a "LA VISCHIA" è di alta qualità (alimenti biologici e biodinamici) e sono previsti anche menù vegetariani. Inoltre presso l'azienda è anche presente un punto vendita delle proprie produzioni.
    Ad ogni partecipante verrà dato un quaderno di appunti di viaggio stile Moleskine© su cui appuntare note, consigli, disegni. Non verranno distribuite fotocopie.
    Per chi viene da fuori sarà possibile pernottare a costi convenienti presso vicini B&B di cui richiedere la lista all'organizzazione.
    Si prega di non portare cani, ai nostri ciò crea dei problemi. Grazie.

    Organizzatori

    Progetto Cavdel, Scuola di Civiltà Contadina
    Siamo convinti assertori che la prossima necessità di tanta gente che ora vive in città sarà quella di "atterrare" in campagna e di tornare a vivere alla maniera contadina. Ma come? Quasi nessuno sa più come si fa. Chi sa più costruire un muro a secco, costruirsi un cesto di vimini (o anche sapere cosa è un vimini) o fare il ranno con la cenere? Questo giusto per dare tre semplici esempi delle decine di abilità contadine che si fatica a trovare e che sono spesso scomparse anche dai libri. Da qui sentiamo l'esigenza di far partire dei corsi da contadino a cittadino, per permettere la riappropriazione delle abilità contadine. Il progetto di corsi abbiamo pensato di chiamarlo Cavdel, una parola del dialetto romagnolo che significa "solco diritto", una sorta di ordalia per i contadini di un tempo. Saper fare un cavdel ben diritto arando con i buoi è una delle tante abilità che in qua lche modo certificano l'esperienza e la capacità manuale dell'agricoltore di un tempo, che aveva le mani d'oro e sapeva fare tante cose che nemmeno si immaginano.Verrà presto allestito sul sito di Civiltà Contadina http://www.biodiversita.info/ una sezione dedicata ai corsi organizzati e tenuti dai soci sulle tematiche
    Il gruppo Cavdel è il gruppo locale di Civiltà Contadina che si va formando per la zona Val Marecchia - Uso e la provincia di Rimini. Ha come scopo quello di dare una sede locale all'associazione e altrettanto fornire corsi pratici e momenti di studio della cultura contadina, un modo per salvare ciò che resta delle memorie delle abilità rurali e passarle a tutti coloro che desiderano tornare a abitare le campagne e le montagne. I corsi sono frequentabili da chiunque, sia soci che no di Civiltà Contadina. Ci sono però canali preferenziali e sconti per l'iscrizione a favore dei soci ai corsi rispetto ai non soci e quote di iscrizione particolari per i soci locali. Per tutto ciò contattare la segreteria organizzativa.

    Contatti (Segreteria Organizzativa)

    Per prenotazioni, conferme, informazioni e partecipazioni contattare liberamente Tiziana
    Tel 0541 940698
    Cell. 3881814903
    Email cavdel@civiltacontadina.it

    Per ogni altra informazione circa il programma di corsi che Civiltà Contadina organizza basta consultare il sito http://www.biodiversita.info/ nella sezione del menu dedicata ai corsi.

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