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    Beni comuni

    7 settembre 2006 - Loris Asoli
    Fonte: Bollettino Res Marche N°3 Anno 1 - 05 maggio 2005

    Un consigliere regionale al tavolo dell'economia solidale:

    intervista a Michele Altomeni

    In occasione delle elezioni del 3-4 Aprile per il rinnovo del Consiglio Regionale, è stato eletto nella compagine di maggioranza Michele Altomeni, che è uno dei componenti più attivi del Tavolo regionale dell’Economia solidale e che fa anche parte del nostro gruppo redazionale. E’ naturale che tutti noi, promotori dell’avvento di una nuova economia del bene comune, gioiamo di questo risultato e lo vediamo come una grande occasione affinché l’intero Consiglio regionale sia sollecitato e stimolato ad interessarsi alla conoscenza e promozione, nella nostra regione, dell’economia solidale e delle sue iniziative. Ma su questo vogliamo intervistare lo stesso Michele per sentire direttamente da lui cosa ne pensa.

    Michele, immagino che sei particolarmente soddisfatto di essere stato eletto al primo tentativo in un organismo così importante, tenuto conto anche della tua giovane età rispetto alla media dei politici. Puoi dirci qualcosa su quali emozioni e pensieri principali ha suscitato in te questo risultato?

    L’aspetto più bello di questa vicenda è stato l’affetto delle persone che si sono date da fare per raggiungere l’obiettivo, perché condividevano il progetto e si riconoscevano nelle scelte che in questi anno ho fatto. Oggi, ad elezioni avvenute, sento forte le aspettative delle persone che mi stanno attorno. Un po’ mi spaventano, ma allo stesso tempo mi stimolano. L’importante è che questa esperienza continui ad essere, così come è nata, una esperienza collettiva, ossia che si mantenga quel forte legame di partecipazione con la società civile e le persone sulle tematiche comuni. L’altra sensazione, in questo momento, è un po’ di “spaesamento” rispetto ad un mondo molto diverso da quelli che frequento abitualmente, diverso nei codici di comportamento, nel linguaggio… Quando mi trovo in una situazione nuova ho l’abitudine di osservare e ascoltare molto, come un antropologo a contatto con un popolo sconosciuto.

    Potresti dirci ora quali sono i compiti che ti sono stati affidati all’interno del Consiglio regionale?

    Nella prima seduta del consiglio regionale sono stato eletto nell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale come “Consigliere Segretario”. L’ufficio di presidenza è composto dal Presidente del consiglio, due vice presidenti e due consiglieri segretari. In sostanza l’Ufficio sovrintende a tutto il lavoro del consiglio regionale, definisce gli ordini del giorno, fissa le sedute e verifica gli atti. Poi sono componente della IV commissione consiliare, che si occupa di ambiente, territorio, urbanistica e trasporti, e, come sostituto di Marco Amagliani, sto nella V commissione, che si occupa di sanità e servizi sociali. Sono soddisfatto di stare in queste due commissioni perché mi permetteranno di seguire in particolare le tematiche di cui mi sono maggiormente occupato in questi anni. Restano fuori le politiche internazionali, che stanno in un’altra commissione, ma cercherò di seguirle ugualmente dall’esterno.

    Hai già avuto qualche incontro importante sul quale vuoi dire qualcosa?

    Per ora abbiamo avuto due riunioni di consiglio regionale e alcune come ufficio di presidenza. Il lavoro è stato molto formale, perché la macchina regionale ha bisogno di un po’ di tempo per essere rimessa in moto dopo le elezioni. Presto però si entrerà nel vivo, con il lavoro sugli atti. Al di là degli incontri ufficiali ne sto facendo moltissimi informali, per cominciare a consultare persone su alcune questioni che cercherò di affrontare già nei primi mesi.

    Che impressioni hai avuto della compagine di maggioranza entro la quale sei chiamato a collaborare?

    Faccio fatica a rispondere perché molte persone le conosco appena e non seguo direttamente le riunioni di coalizione a cui è delegato il segretario regionale del mio partito.

    Ti sei già fatto alcuni punti principali di programma per il tuoi impegno in regione e, in particolare, hai già pensato anche qualcosa su come favorire lo sviluppo dell’Economia solidale attraverso il tuo incarico di consigliere?

    L’economia solidale e le questioni che ruotano attorno al tavolo dell’economia solidale non le considero un punto di programma, quanto la filosofia di fondo che dovrà guidare tutto la legislatura e ispirare ogni atto che farò, proprio perché l’economia solidale non è un settore, ma una idea di società. Le prime questioni su cui lavorerò sono la cooperazione internazionale, forse arrivando ad una riscrittura della legge regionale; le carceri, per cui sto prevedendo anche un giro di visite alle diverse strutture penitenziarie; il commercio, in quanto vorrei cominciare ad invertire la tendenza tutta a favore della grande distribuzione, a partire da una riduzione delle domeniche di apertura. Poi ci sono le questioni sul lavoro: sto pensando ad una legge che tuteli maggiormente i lavoratori precari e, in prospettiva, vorremmo arrivare a sperimentare il salario sociale. Sul versante ambientale le questioni sono numerose, riguardano acqua, energia e rifiuti.

    C’è ancora qualcosa che desideri comunicare ai lettori del nostro bollettino?

    Sì. Vorrei ribadire, come ho fatto durante tutta la campagna elettorale, che questa mia presenza in consiglio regionale ha senso se diventa strumento di un progetto più ampio in cui si possano riconoscere le diverse organizzazioni di base che credono nella possibilità di creare una società diversa, solidale e sostenibile. Durante la campagna elettorale è iniziato un lavoro di costituzione di tavoli di partecipazione aperti a tutte quelle persone e quei soggetti che possono dare un contributo di idee e azioni. A breve quel progetto sarà rimesso in moto e spero proprio che sempre più persone vicine al mondo dell’economia solidale possano prendervi parte. A questo scopo e per qualunque altra comunicazione lascio il mio indirizzo di posta elettronica: michele.altomeni@consiglio.marche.it

    Come Tavolo dell’economia Solidale ringraziamo Michele per la chiarezza delle risposte, per il suo programma di pieno impegno a favore delle varie tematiche che ci stanno a cuore, per voler assumere l’economia solidale come filosofia di fondo che lo ispirerà nel corso del suo mandato di consigliere e per mettersi a disposizione attraverso i tavoli di consultazione e il suo indirizzo di posta elettronica. Non possiamo che augurargli un pieno successo e sentirci a lui vicini e di sostegno nell’azione per il miglioramento del nostro sistema sociale, a partire da ciò che si può fare attraverso il consiglio regionale.

    Ci auguriamo anche che molti altri consiglieri, se non tutti, siano favorevoli ad un rinnovamento della vita sociale attraverso i valori della solidarietà, della sostenibilità ambientale e della partecipazione sociale alle decisioni.

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