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    Clima, Barroso dice no all'Italia "Gli obiettivi Ue non si toccano"

    Il presidente della Commissione conferma le misure adottate a gennaio
    "Flessibilità possibile soltanto sul raggiungimento dei risultati"
    14 ottobre 2008 - Redazione Rees Marche
    Fonte: La Repubblica.it - 14 ottobre 2008

    BRUXELLES La Ue deve mantenere gli obiettivi di lotta al cambiamento climatico per i quali non è possibile "nessuna flessibilità". Lo ha detto il presidente della commissione europea, Josè Manuel Durao Barroso, rispondendo a una domanda sulla posizione dell'Italia che ritiene insostenibili gli oneri per l'industria e l'economia, anche alla luce della crisi finanziaria. "Nessuna flessibilità per gli obiettivi, ma solo per centrare gli obiettivi", ha detto Barroso per il quale sarebbe "un vero errore mondiale se la crisi finanziaria facesse dimenticare la sfida del cambiamento climatico".

    Dall'Italia il ministro degli Esteri Franco Frattini e la titolare dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo avevano chiesto di ripensare le misure del pacchetto clima-energia preparato dalla Commissione europea lo scorso gennaio. Pacchetto che parte dagli obiettivi fissati dai leader dei 27 nel 2007 e cioè 20% di taglio delle emissioni di gas serra, 20% di quota di energie rinnovabili e 20% di miglioramento dell'efficienza energetica entro il 2020.

    "Flessibilità per raggiungere questi obiettivi sì - ha detto Barroso - ma dobbiamo mantenere chiaramente l'obiettivo di una riduzione almeno al 20% dei gas serra. Non vedo alcuna ragione di cambiare questi obiettivi. Tutti ora anzi vanno dicendo che dobbiamo aver imparato la lezione, dovremmo anzi aver agito prima, tutti gli argomenti sono a favore di un maggiore impegno". Naturalmente, ha aggiunto il presidente dell'esecutivo Ue, "non vogliamo che tutto il peso gravi sulle industrie europee, non voglio che siano loro a pagare tutto il conto". Dunque, ha proseguito, "usiamo sì tutta la flessibilità possibile ma rispettando quegli obiettivi".

    La questione semmai, ha proseguito il presidente della Commissione, è quella di coinvolgere più profondamente nella lotta ai cambiamenti climatici il resto del mondo. "Di fronte a una minaccia mondiale
    serve una risposta mondiale", ha sottolineato ancora Barroso. "Non bisogna commettere gli stessi errori fatti di fronte alla crisi dei mercati", ma al contrario, ha proseguito, bisogna andare avanti sulle prevenzione e "convincere anche gli altri partner mondiali a salire sulla nostra barca". "Spero - ha insistito - che l'Ue non perda la capacità di leadership dimostrata". "Il nostro ruolo - ha detto ancora Barroso - è chiedere di non dimenticare i nostri impegni sottoscritti unanimemente e presentati ovunque nel mondo, al G8 o alla conferenza di Bali. Spero che prevalga l'etica della responsabilità non l'ottica del breve periodo".

    Sulle possibilità di un accordo in questo Consiglio europeo, il presidente è apparso tuttavia scettico. "Spero in un accordo finale in dicembre e in qualche progresso per il Consiglio europeo di domani e dopodomani, ed in ogni caso in un accordo che non ne diluisca le ambizioni".

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