barralunga

REES Marche

RSS logo

Calendario

    Beni comuni

    8 settembre 2006 - Roberto Mosca
    Fonte: Bollettino Res Marche N°2 Anno 1 - 04 aprile 2005

    Il consorzio bioregionalistico Marche-Eque

    Un consorzio senza scopo di lucro “di tipo esterno” come Marche_Eque è, per spiegarla in modo comprensibile ai più, come un gruppo di acquisto solidale fatto da persone giuridiche.
    Le persone giuridiche sarebbero imprese (di vari comparti come ad esempio bioedilizia, agro-alimentare, turismo sostenibile), associazioni (di artigiani, di agricoltori, di artisti), altri enti privati (banche, università, istituti di ricerca), enti pubblici (comuni, province, ex municipalizzate).
    Le imprese che Marche_Eque intende consorziare dal primo minuto sono aziende che già spiccano oggettivamente in attività eco-sostenibili (per le nuove future adesioni, almeno 2/3 dei consorziati devono dare il placet) . Come è scritto nell’articolo 1 dello statuto del consorzio,
    si intendono bioetici ed eco-sostenibili quei processi di lavorazione, quei prodotti finiti o semilavorati, in tutte le fasi di realizzazione, che siano:

    - ecologici e compatibili con la salvaguardia della salute degli operatori e dei cicli naturali dell'ambiente;
    - accessibili al più ampio numero possibile di consumatori con criteri non speculativi e bioregionalisti;
    - rispettosi della tradizione dei luoghi di produzione;

    - equi e solidali.

    Le citate lavorazioni e prodotti, dovranno essere auto certificati dagli stessi produttori artigiani, oppure certificati da enti esterni e in ogni caso rispettare le norme tecniche stabilite dal disciplinare del consorzio stesso.
    Oltre alla produzione di beni solidi, Marche_Eque intende consorziare anche aziende che producono prestazioni intellettuali (ad. esempio pratiche mediche, studi di consulenze varie o software house) e prestazioni di manodopera (ad. esempio muratori, sarti, riparatori).
    Come è scritto nell’articolo 2 dello statuto di Marche_Eque, iI Consorzio non ha scopo di lucro e si propone di promuovere lo sviluppo e la razionalizzazione della produzione e la commercializzazione del prodotto o dei prodotti degli Associati e migliorare le condizioni economiche, sociali e culturali degli stessi, diffondere la conoscenza e la cultura della ecosostenibilità, tutelare e salvaguardare arti e mestieri tradizionali, pertanto si prefigge di:

    - curare la trattazione e l’acquisizione di ordinativi da ripartire tra gli Associati che ne facciano richiesta;

    - assumere commesse di lavoro da privati o Enti pubblici;

    - ripartire tra gli Associati le fasi della lavorazione in modo da creare lavorazioni a catena;

    - curare, a seguito di richiesta degli Associati, la vendita dei loro prodotti;

    - provvedere agli adempimenti necessari per l'esportazione dei prodotti degli Associati;

    - predisporre esposizioni collettive dei prodotti degli Associati e curarne la presentazione in mostre e fiere nazionali ed internazionali;

    - istituire dei marchi di qualità;

    - effettuare la ricerca dei mercati ove possa essere avviata la produzione degli Associati e curarne la pubblicità collettiva;

    - promuovere sistemi di acquisto collettivo direttamente alla fonte di produzione ove ne sia possibile, eliminando inutili intermediazioni;

    - stipulare convenzioni vantaggiose per gli associati nei confronti dei fornitori, svolgere azione calmieratrice provvedendo all'approvvigionamento a seguito di specifiche richieste degli Associati delle materie prime, dei semilavorati, delle macchine e degli strumenti di lavoro ad essi occorrenti;

    - noleggiare macchine ed attrezzature atte a completare tutte le attività delle aziende Associate;

    - curarne lo studio dei modi e come ridurre i costi di produzione e di razionalizzare le lavorazioni, di nuovi indirizzi produttivistici e di moderne tecniche di produzione tenendo aggiornati gli Associati e favorendo il loro perfezionamento tecnico e professionale;

    - prestare consulenza ed assistenza legale per difendere gli interessi degli Associati nei confronti di terzi;

    - prestare assistenza e consulenza finanziaria alle imprese associate;

    - promuovere l'addestramento e la specializzazione della mano d'opera occorrente agli Associati;

    - organizzare la raccolta di notizie sulla clientela e lo scambio di notizie di carattere generale tra gli Associati e dare ad essi idonea assistenza relativa alla gestione dell'Impresa;

    - curare, a richiesta degli interessati, le iniziative e gli atti che riguardano l'ammodernamento delle singole Imprese associate;

    - svolgere altre attività che siano strettamente connesse a quelle sopra elencate e concludere tutte le operazioni finanziarie ed economiche che siano necessarie ed utili alla realizzazione degli scopi predetti, nonché compiere ogni altro atto avente per oggetto il perseguimento di tali finalità.

    Questo consorzio è stato teorizzato e progettato soprattutto da due associazioni: BioArs e CNA della provincia di Ancona (che conta circa 4.950 aziende artigiane iscritte).

    E’ evidente che la stragrande maggioranza delle imprese della zona non conosce le istanze dell’economia solidale, o eco-sostenibile, o alternativa come la vogliamo chiamare.
    E’ evidente che queste imprese, diventate purtroppo quasi tutte terziste, operano come ingranaggi passivi e inconsapevoli nei canoni del liberismo più sfrenato.
    E’ evidente che (come nel caso di una persona abituata a mangiare solo cibo-spazzatura e col fegato a pezzi che non gli si può imporre una dieta macrobiotica stretta, ma una di transizione), queste imprese devono essere educate, informate, formate e diventare consezienti a partecipare agli obiettivi statutari, attraverso programmi di riconversione a breve-medio-lungo termine.
    Il consorzio dovrebbe costituirsi entro la fine di Aprile. I promotori e le persone giuridiche che hanno già dato l’adesione formale e presentato la documentazione necessaria sono già circa una trentina. Si è aspettato il termine del periodo elettorale per dare la possibilità ad alcuni enti pubblici ritardatari di partecipare alla fase fondativa. Segnaliamo, con grande soddisfazione, che anche Banca Popolare Etica intende seguire da vicino questo progetto.
    In questo momento, nel pieno rispetto dei passaggi istituzionali, non si possono ufficializzare tutti i progetti abbozzati, che dovranno essere discussi nei particolari e approvati formalmente dal Consiglio di Amministrazione.

    Chi vuole approfondire la questione, dal momento che il sito http://www.marche-eque.it è ovviamente ancora in costruzione, può consultare l’area bollettini del sito http://www.bioars.it.

    Sito realizzato con PhPeace 2.6.32

    PhPeace è software libero, e ognuno è libero di ridistribuirlo secondo le condizioni dellaLicenza GNU GPL

    A meno di avvisi di particolari (articoli con diritti riservati) il materiale presente in questo sito può essere copiato e ridistribuito, purchè vengano citate le fonti e gli autori. Non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale pubblicato.

    validateXHTMLcclvalidateCSS

    Segnala eventuali errori al WebMaster | RSS logo