Ecovillaggi e Cohousing: i nuovi progetti
Cohousing di Monzuno
Il primo cohousing in provincia di Bologna nasce con il recupero di un borgo tra Vado e Monzuno, situato a 10 minuti di macchina dalla stazione ferroviaria di Vado. Il borgo, a 450 metri di altitudine, comprende quattro edifici rurali di 780 mq lordi da ristrutturare e 22 ettari di terreno, delimitati da due ruscelli e con una vista incantevole sull'Appennino Tosco-Emiliano.
Le prime tre famiglie che hanno ideato questo progetto, che prevede casa di proprietà con spazi comuni e terra condivisa, vogliono ristrutturare con una categoria alta di classe energetica per essere svincolate dalle energie fossili. È inoltre previsto la raccolta e il riutilizzo delle acque. L'uso della terra, almeno all'inizio, sarà legato alla sussistenza personale con orti, frutta, legna.
Il progetto si rivolge a persone che vogliono viverci stabilmente e condividere spazi, tempi e servizi, partendo dalla lavanderia per arrivare a pranzi conviviali, gestione dei trasporti, cura dei bambini, attrezzature e lavori manuali.
«Ci siamo già impegnati nell'acquisto del Borgo ma desideriamo, nello spirito del cohousing, allargarci e trovare nuove famiglie classiche, sui generis, L.G.B.T., che acquistino la loro casa insieme a noi e condividano i nostri principi guida: natura, eco-logia e cohousing».
Per informazioni:È/co-housing, via P. Fabbri 52 (Bo)
tel 340 3702934 - roberta.rendina@gmail.com - www.cohousingbologna.org
Terra Base
Terra Base è il nome dell'azienda agricola che Cristina e Marco hanno deciso di mettere in vendita per poter disporre delle risorse necessarie alla realizzazione del progetto. Il gruppo promotore, aperto a nuove adesioni, è stituito da una decina di adulti, provenienti da varie zone d'Italia, alcuni dei quali conosciuti all'ultimo raduno della Rive.
«Cambiamento per noi significa non più lavorare da soli, non più debiti o mutui, ma avere tempo e energie da dedicare alla creazione di un luogo dove vivere in armonia con la natura, il lato "selvatico" e un cerchio di altri esseri umani. Un luogo da abitare o "ri-abitare", dove praticare la sostenibilità in tutte le sue forme e l'auto-sussistenza, dove il tempo rallenti e lo spazio si dilati, un luogo di ispirazione e movimento che sia lontano da fonti di inquinamento di qualunque tipo ma non troppo isolato in modo da facilitare il flusso e gli scambi».
Tre i possibili siti fino ad oggi individuati:
Fabbriche di Vallico (Lu), un piccolo borgo montano in sasso, all'interno del Parco delle Alpi
Apuane, nei cui pressi è stato individuato un complesso completamente da ristrutturare;
Bagnone (Aulla), dove oltre a un paio di immobili in buono stato, una chiesetta e un rudere, vi è la possibilità di costruire ex novo una decina di case di legno;
un antico borgo a una ventina di chilometri da Lucca, con attualmente solo 80 residenti e alcune abitazioni in vendita a prezzi molto modici. L'idea è di ri-abitare il paesino inserendosi nella piccola comunità già esistente.
Per informazioni: Cristina Pacinotti e Marco Rigacci
tel 050 798660 - 339 1197496 - terrabase@alice.it
Cugno Sarvo
Cugno Sarvo, letteralmente: «angolo selvaggio» è un terreno nei pressi di Noto (Sr) di oltre 42 ettari, da tempo incolto, a 400 m di altitudine, situato nel futuro Parco Nazionale degli Iblei, a mezz'ora dal mare, occupato da seminativi, macchia mediterranea, olivi selvatici, due cave naturali (canyon) con sorgenti e boschi di lecci. Sul terreno, in via di acquisizione, non vi sono abitazioni, ma solo una piccola stalla, alcune grotte rupestri e degli antichi camminamenti in pietra che testimoniano la presenza dell'uomo fin dall'epoca preistorica.
«Durante l'estate abbiamo iniziato a vivere Cugno Sarvo, promuovendo campi "selvaggi" per condividere, conoscerci ed esplorare questo angolo di paradiso. Quello che ci accomuna è il forte desiderio di camminare assieme per mano, rispettandoci nella diversità, accogliendoci negli stimoli e rallentando sulle debolezze per far sì che tutti possano stare allo stesso passo.Stiamo sviluppando un progetto di insediamento che mette al primo posto la tutela del territorio e prevede la costruzione di spazi comuni e piccole abitazioni individuali, con il minimo impatto ambientale, il ripristino dell'ambiente rurale e l'avvio di attività agricole, artigianali, culturali e quant'altro. C'è chi desidera una casa, il contatto con la terra, il lavoro del cuore e la comunione/comunicazione con gli altri, un'alternativa alla società, creare arti e mestieri, vivere con lentezza».
Il gruppo è in formazione ed è aperto alla progettualità e al confronto con nuovi amici che vogliano avvicinarsi.
Per informazioni:
Isa, tel 347 2714733 - Leena, tel 339 5925430 - cugnosarvo@yahoo.it
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