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    India, migliaia di contadini non sopravvivono ai brevetti.

    Vandana Shiva mette sotto accusa le multinazionali dell'agro-chimica."Ad oggi sono almeno 250 mila i contadini che in India sono morti suicidi a causa del cambiamento dei sistemi agro-alimentari imposti dalle multinazionali dell'agro-chimica attraverso i brevetti sul materiale vivente ed in particolar modo sulle sementi".
    1 febbraio 2009 - Redazione Rees Marche
    Fonte: Cocis.it - 25 gennaio 2009

    Roma, 24 gennaio 2009.

    "Ad oggi sono almeno 250 mila i contadini che in India sono morti suicidi a causa del cambiamento dei sistemi agro-alimentari imposti dalle multinazionali dell'agro-chimica attraverso i brevetti sul materiale vivente ed in particolar modo sulle sementi".

    È quanto ha affermato, a Roma, Vandana Shiva, nel corso dell'evento internazionale organizzato dal COCIS, federazione di 25 Organizzazioni non governative italiane.L'iniziativa, dal titolo Knowledge, Health and Food for All - Sviluppo senza brevetti, si è tenuta all'Auditorium del Comitato Italiano Unicef ed ha chiuso una campagna triennale che ha indagato le relazioni esistenti tra diritti di proprietà intellettuale e processi di sviluppo nei paesi del Sud del mondo in tre ambiti:  saperi tradizionali,  salute e agricoltura.

    Durante la giornata è stato presentato il documento politico elaborato dal Comitato Scientifico e dai tre gruppi di lavoro: si tratta di proposte concrete rivolte al governo italiano e alla comunità internazionale per una revisione della normativa sulla proprietà intellettuale ed il commercio.

    "Non credo che campagne come quella realizzata dal COCIS possano mai concludersi - aggiunge  Vandana Shiva. La strada per l'affermazione dei diritti del Sud del mondo contro le attuali legislazioni internazionali, in materia di brevetti, è ancora lunga e la società civile può promuovere il cambiamento".

    "Questa campagna è solo la prima di altre iniziative che il consorzio COCIS intende sviluppare. Stiamo già lavorando su un nuovo progetto per proseguire il nostro impegno su una tematica così grave e poco conosciuta
    come quella dei brevetti sul vivente", conclude Arturo Parolini, vicepresidente dell'Associazione ONG Italiane, Presidente di Ricerca e Cooperazione, ONG coordinatrice della Campagna. Il documento politico della campagna e tutti i materiali prodotti sono disponibili sul sito ufficiale:www.cocis.it/senzapatente

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