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    Intervista su Rees Marche

    L'intervista realizzata a Loris Asoli, membro attivo della REES Marche, il 12.01.2009 da Sara Moroni, come parte di una tesina sulle Reti di Economia Solidale all'interno dell'insegnamento di "Sistemi sociali comparati" dell'Università Ca' Foscari di Venezia
    7 febbraio 2009 - Redazione Rees Marche

    L'intervista realizzata a Loris Asoli, membro attivo della REES Marche,  il 12.01.2009 da Sara Moroni, come parte di una tesina sulle Reti di Economia Solidale all'interno dell'insegnamento di "Sistemi sociali comparati" dell'Università Ca' Foscari di Venezia    

    Parlami della tua esperienza personale con la REES Marche ed eventualmente con altre reti regionali, se vi hai preso parte. Che ruolo rivesti?

     

    Ho partecipato al progetto della RES Marche fin dall'inizio, nel 2004, e sono fra le persone più attive.

    Ho partecipato anche al processo di avvio in Italia delle reti e dei distretti di economia solidale, che è avvenuto nel 2002, e alla scrittura della carta nazionale dell'economia solidale e sto tuttora partecipando alle attività del tavolo nazionale.

    Nelle Marche, dal punto di vista organizzativo, abbiamo iniziato con un Tavolo informale dell'economia solidale marchigiana, al quale abbiamo cercato di far partecipare i soggetti interessati.  Nell'Ottobre del 2006 abbiamo sciolto il Tavolo e costituito al suo posto un'associazione denominata REES Marche - Rete di economia etica e solidale delle Marche.  L'associazione ha avuto 57 soci fondatori, fra aziende, associazioni e persone singole. Ora siamo in 93, quindi ancora un piccolo numero rispetto ad obiettivi molto più ambiziosi che abbiamo.  Al di là di quelli che sono gli iscritti all'associazione i soggetti potenzialmente appartenenti alla rete sono molto più numerosi.  Inoltre intendiamo coinvolgere gradualmente anche altri settori produttivi e tantissimi consumatori critici, attraverso la crescita e l'ampliamento dei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS).

    Il nostro lavoro principale è stato, ed è ancora, quello di costruire una mentalità di rete fra soggetti e settori diversi per costruire e rafforzare dal basso una economia nuova fondata sui valori di ecologia, equità, solidarietà e cooperazione. Lavoriamo per attivare relazioni e sinergie al fine di realizzare quel progetto che abbiamo definito nel nostro documento programmatico e che puoi vedere in allegato e anche sul nostro sito.  Ci rivolgiamo principalmente ad un gruppo di settori produttivi e associativi che nella loro pratica realizzano uno o più aspetti dell'economia solidale: agricoltura biologica, commercio equo, finanza etica, consumo critico, bioedilizia, cooperazione internazionale, ecc (vedi elenco completo in "L´archivio SOGGETTI E PRODOTTI in costruzione nell´ambito della REES Marche" a pag.9).  Questi settori li vogliamo far crescere e unire sempre più intorno al progetto dell'economia solidale.

    Il concetto di Rete di Economia solidale e quello di Distretti di Economia solidale sono molto nuovi.  Si può dire che siamo ancora all'anno zero di un progetto e processo che si preannuncia però molto interessante, innovativo e suscitatore di creatività sociale.

    Molte attività che stiamo facendo sono di carattere culturale, promozionale, formativo.  Inoltre organizziamo fiere con soggetti e su temi dell'Economia solidale.  Ora stiamo cercando di promuovere una interazione economica sempre più intensa fra i soggetti dell'economia solidale della regione.  Gia promuoviamo l'interazione economica fra produttori e consumatori attraverso la promozione dei Gruppi di Acquisto Solidale.  Inoltre cerchiamo di stabilire rapporti positivi con le varie istituzioni al fine di promuovere l'economia solidale anche a livello istituzionale e abbiamo già realizzato vari progetti in collaborazione con istituzioni.

     

    Io, in questo periodo, mi occupo in particolare dell'aspetto della comunicazione, attraverso il sito e alcune newsletter informative e culturali e di eventi fieristici.

    Attraverso la partecipazione regolare al Consiglio regionale dell'Associazione mi interesso anche degli altri temi e settori che vengono trattati.

     

    La REES Marche è un Distretto di Economia Solidale o prevede di istituirne al suo interno?

     

    Capisco che non è facile entrare nei concetti sui quali stiamo lavorando, anche perché, come ti dicevo, sono del tutto nuovi. Rees Marche è un associazione che promuove sia la crescita e l'organizzazione della Rete regionale di economia solidale sia la costruzione dei Distretti di economia solidale.  Per rete di economia solidale si intende un collegamento organizzato fra soggetti in relazione ad un progetto comune (che è quello della nuova economia ecologica, equa, etica, e solidale). Per Distretti si intende uno dei modi organizzativi e operativi più importante della Rete per realizzare concretamente l'economia solidale, con un Tavolo o Consiglio distrettuale che prende in carico lo sviluppo concreto dell'economia solidale nel suo territorio. All'interno della rete regionale è prevista la costituzione di svariati distretti, circa 5 per ogni provincia, per aree omogenee geograficamente e facilmente collegabili, come, per esempio nella mia zona il Distretto Val Misa Nevola, in cui ci sono tutti i comuni da Senigallia ad Arcevia. Di solito sono anche aree che hanno un collegamento sia storico che attuale. Una vera costruzione dei distretti non è ancora incominciata da parte di REES Marche, mentre si è lavorato un po´ a costituire delle sottoreti provinciali, come quella pesarese-urbinate. Penso che nella seconda metà di questo anno potremo incominciare a lavorare alla costruzione dei distretti. 

     

    All'interno della RES Marche operano reti settoriali per la discussione di temi di un certo tipo o per affrontare le problematiche riguardanti un particolare prodotto o servizio (es. energia)?

     

    REES Marche, come dicevo, si rivolge ad una serie di settori produttivi e quindi ne tratta anche le problematiche e ne promuove i prodotti. Inoltre i componenti dell'associazione, e soprattutto del consiglio regionale, partecipano facilmente ad incontri dei settori che fanno parte di rees marche, come incontri di Mondo solidale sul commercio equo, di Banca etica sulla finanza etica, dei GAS sul consumo critico, sull'agricoltura biologica, e così via.  Sull'energia è molto chiaro l'orientamento dell'associazione verso le energie alternative e il risparmio energetico e sono socie REES Marche anche 2 ditte specializzate in impianti ad energie rinnovabili.

     

    Quali sono i principali canali di diffusione dell'esperienze REES e di informazione  della cittadinanza in merito ai risultati raggiunti? Quale visibilità avete nella stampa locale?

     

    Come dicevo l'esperienza è ancora all'inizio e i risultati raggiunti sono ancora limitati, così che penso non valga troppo la pena di sviluppare grandi azioni informative verso la popolazione, ma che risulti meglio, in questa fase, concentrarsi sul raggiungere maggiori risultati pratici.  Tuttavia abbiamo creato dei mezzi informativi rivolti soprattutto ai soggetti stessi della rete e alle persone più interessate.  Sono quelli di cui, come ti dicevo, mi occupo anche io stesso: il sito, che gradualmente diventa sempre più articolato e interattivo, e alcune mailing list informative e culturali.  Come canali informativi si possono considerare anche le varie manifestazioni fieristiche locali che abbiamo organizzato.  Nella stampa locale non abbiamo ancora cercato visibilità, ma nel programma del 2009 c'è anche il punto di costituire una Agenzia di stampa, al servizio sia dell'associazione che dei soggetti che ne fanno parte e questo rappresenterà un momento di crescita sul tema da te posto della visibilità.

     

    La partecipazione alla REES attualmente è in aumento o in calo?

    In un senso generale, ma anche nel concreto (ad es.: più cittadini che enti pubblici, o più associazioni...).

     

    Dai 57 di Ottobre 2006 siamo passati ai 93 di dicembre 2008.  La crescita quindi c'è ma è modesta e speriamo che il nostro progetto sia maggiormente compreso e che le adesioni crescano più rapidamente.  Anche su questo aspetto è prevista una azione per il 2009 e cioè una piccola campagna adesioni.  I 93 iscritti sono così ripartiti: 16 aziende, 18 associazioni e 59 singoli, quindi la componente dei soggetti giuridici, imprese, associazioni ed enti pubblici, è minoritaria.

     

    Si è valutata la possibilità di far funzionare la moneta alternativa? 

     

    Sì. É un tema di grande interesse nell'associazione. La prospettiva è di poter attivare una cosiddetta "moneta complementare regionale".  Tuttavia questa attività la riteniamo prematura, in quanto presuppone la precedente affermazione di una rete di scambi economici più estesa di quella che abbiamo attualmente.

     

    Qual è la politica di cooperazione internazionale della RES?   Siete in contatto con altri gruppi all'estero?

     

    La  cooperazione internazionale costituisce uno dei settori di base dell'economia solidale.  La nostra politica è favorevole all'aiuto alle popolazioni che ne hanno bisogno. Come associazione al momento non facciamo azioni dirette in questo senso, ma sosteniamo i soggetti nostri associati che fanno cooperazione internazionale.  Siamo per una cooperazione che impieghi le risorse direttamente sui territori e poco nelle strutture organizzative e che non dia contributi che tendono a rendere passivi coloro che li ricevono, ma che partano dalle loro esigenze e richieste e che contribuiscano a sviluppare la loro creatività, responsabilità ed indipendenza e che siano gestite in gruppo e democraticamente e non in modo centralizzato. La prospettiva ultima della Cooperazione internazionale è che essa possa scomparire, in un mondo più giusto e più equo  in cui tutti i popoli sono valorizzati ed hanno risorse sufficienti per soddisfare tutte le loro necessità di base, secondo la loro mentalità e cultura liberamente confrontata con le altre.  In quanto associazione REES Marche non abbiamo contatti diretti all'estero.  Io in quanto componente del tavolo nazionale ho avuto modo di incontrare personaggi importanti delle reti di economia solidale di altri stati, come, per esempio, Euclides Mance, della RES brasiliana.

     

    Hai mai preso parte alla decisione di includere un soggetto nella REES Marche? Mi puoi raccontare una delle esperienze fatte?

     

    Questo tipo di problemi non c'è stato finora.  Il nostro spirito è inclusivo.  Per ora abbiamo solo definito i settori che fanno parte dell'economia solidale e abbiamo accettato tutti i soggetti di questi settori e anche persone singole, che condividono il nostro progetto e vogliono parteciparvi.  Il progetto stesso, il documento programmatico che abbiamo preparato e lo statuto costituiscono efficaci strumenti di autoselezione, nel senso che si fa avanti solo chi si trova nello stesso spirito.  Del resto il nostro problema attuale è più quello di coinvolgere che quello di escludere.  Prevediamo che per il futuro nascerà anche un marchio "Economia solidale" o qualcosa del genere, e allora ci saranno delle regole chiare per poter avere questo marchio, con dei criteri di inclusione ed esclusione.  Lo spirito associativo è invece più aperto rispetto a quello delle regole di marchio.

     

    Quali sono e se sono in corso, attualmente, le attività di sensibilizzazione della cittadinanza locale (corsi, lezioni nelle scuole, ecc.)

     

    Abbiamo un gruppo Formazione che proprio in questo periodo sta preparando il programma per il 2009 e le iniziative previste non mi sono ancora chiare. Finora abbiamo tenuto iniziative formative rivolte soprattutto ai nostri soci e all'area a noi vicina, in contatto attraverso la mailing list.  Abbiamo però in mente di attivare gradualmente anche iniziative informative e formative rivolte all'esterno dell'associazione.  Di recente in questa direzione abbiamo tenuto un corso sull' Economia solidale che, all'interno di un progetto, era rivolto a 13 funzionari della Regione Marche, ma che era aperto, in numero contenuto, anche a nostri associati.  Per essere sicuri di venire informati sulle nostre iniziative consiglio di iscriversi alle nostre 2 mailing list informativo-culturali andando sul seguente link:

    http://www.reesmarche.org/resmarche/indices/index_159.html 

    La cosa migliore per una formazione dall'interno è poi quella di iscriversi all'associazione, seguendo le indicazioni che ci sono sul sito sotto la voce CHI SIAMO.  Per le singole persone l'iscrizione comporta una quota annuale di soli 10 euro.

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