Nuove culture ogm in Europa?
Pubblichiamo la lettera indirizzata ai ministri italiani della Salute, dell'Ambiente e dell'Agricoltura, in cui si chiede che "nelle prossime riunioni dei Comitati e dei Consigli europei già in agenda l'Italia assuma un ruolo decisivo a sostegno del settore agroalimentare".
A sottoscriverla i Presidenti di Verdi Ambiente e Società (VAS), Cia, Fondazione Diritti Genetici, Legambiente, CNA Alimentare, Confartigianato Alimentare, Equivita, Alpa, Adiconsum, Federconsumatori, Acli Terra, Slow Food, Crocevia, Coop Italia, Greenpeace, Aiab, preoccupati "rispetto alle politiche europee in materia di ogm e si rende necessaria un'azione decisa e coerente delle autorità competenti nazionali".
In particolare, si domanda un'opposizione energica alle due proposte della Commissione Europea: introdurre nei campi due nuove colture transgeniche (mais Bt11 e 1507) e revocare la moratoria di Francia e Grecia sul mais Mon810.
Lettera ai Ministri
On. Maurizio Sacconi
Ministero del Lavoro,della Salute e delle Politiche Sociali
Via Veneto 56
00187 Roma
On. Stefania Prestigiacomo
Ministero dell'Ambiente e
della Tutela del Territorio e del Mare
Via Cristoforo Colombo, 44
00147 Roma
On. Luca Zaia,
Ministero delle Politiche Agricole
Alimentari e Forestali
Via XX Settembre, 20
00187 Roma
Roma, 11 febbraio 2009
Oggetto: ruolo dell'Italia nel processo decisionale europeo, in merito alla coltivazione di mais Bt11 e 1507 e alle regole di salvaguardia di Francia, Grecia e Ungheria sul Mon810.
Considerando l'interesse strategico del settore agroalimentare per lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese, l'importanza della salvaguardia ambientale e della agrobiodiversità agronomica, la scelta operata dai cittadini italiani durante la Consultazione Nazionale della Coalizione Liberi da Ogm, chiediamo alle autorità competenti in materia scelte univoche e coerenti, in occasione delle votazioni che riguarderanno, nelle prossime settimane, i mais transgenici Bt11 e 1507 e la moratoria sul mais Mon810 operata da Francia, Grecia e Ungheria.
I prossimi appuntamenti istituzionali (16 e 25 febbraio) del Comitato Europeo per la Catena Alimentare (Committee on the Food Chain and Animal Health) e, successivamente, del Consiglio dei Ministri dell'Ambiente, sono fondamentali per garantire uno sviluppo agroalimentare sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.
I motivi di preoccupazione sono molti (alcuni dei quali già condivisi dal Consiglio dei Ministri dell'Ambiente dello scorso 4 dicembre):
- non è stata operata una revisione delle linee guida dell'EFSA per la valutazione dell'impatto ambientale degli Ogm, così come auspicato da alcuni Paesi Membri e dalla stessa Commissione Europea;
- non sono state prese in considerazione le conseguenze ambientali dovute all'introduzione di Ogm resistenti agli insetti, né quelle dovute a colture tolleranti gli erbicidi, nonostante il mais Bt11 e il 1507 possiedano entrambe queste caratteristiche, tali preoccupazioni hanno indotto il Commissario dell'Ambiente Stavros Dimas a fermare l'iter autorizzativo;
- è stato ignorato il nuovo Regolamento sui pesticidi, in base al quale l'erbicida glufosinato, a cui sono resistenti il Bt11 e il 1507, è cancerogeno e mutageno conseguentemente, il suo utilizzo deve essere vietato;
- non sono stati valutati gli impatti socio-economici delle colture gm, come considerato dal Consiglio dei Ministri Ambiente
- gli effetti indiretti e a lungo termine del mais Mon810 non sono stati adeguatamente valutati (rendendo legittima l'applicazione del principio di precauzione di Francia, Grecia), e tale varietà è oggetto di valutazione per riapprovarne la commercializzazione e l'utilizzo.
Chiediamo un impegno concreto per evitare che, la mancanza di una maggioranza qualificata (prima nel Comitato e poi nel Consiglio dei Ministri), possa consentire alla Commissione Europea di imporre di fatto l'introduzione di Ogm nell'ambiente.
In attesa di avere un riscontro, porgiamo cordiali saluti,
Guido Pollice, Presidente Verdi Ambiente e Società (VAS)
Giuseppe Politi, Presidente Cia
Mario Capanna, Fondazione Diritti Genetici
Vittorio Cogliati Dezza, Presidente Legambiente
Sandro Moscardi, Presidente CNA Alimentare
Giacomo Deon, Presidente Confartigianato Alimentare
Gianni Tamino, Presidente Equivita
Antonio Carbone, Presidente ALPA
Paolo Landi, Presidente Adiconsum
Rosario Trefiletti, Presidente Federconsumatori
Michele Zannini, Presidente Acli Terra
Roberto Burdese, Presidente Slow Food
Antonio Onorati, Presidente Crocevia
Vincenzo Tassinari, Presidente Coop Italia
Giuseppe Onufrio, Presidente Greenpeace
Andrea Ferrante, Presidente Aiab