Accordo Federlegno WWF contro il commercio illegale di legname
La soddisfazione del sistema di certificazione forestale Pefc. Il segretario Brunori: "La certificazione forestale è l'arma più efficace per garantire la legalità".
"Estremamente positivo l'accordo fra Federlegno Arredo e WWF Italia, perché mette a fuoco l'esatta attenzione che è necessaria per una gestione sostenibile delle foreste e sul legno," è questo il primo commento di Pefc Italia, il sistema di certificazione per la gestione forestale sostenibile, sull'accordo siglato oggi presso il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, alla presenza del ministro Zaia, il presidente di Federlegno Arredo, Paolo Bortolotti, e il presidente onorario di WWF Italia, Fulco Pratesi.
Pefc Italia sottolinea in un comunicato il ruolo importante avuto dal Mipaaf nell'accordo, e auspica la presenza sempre più costante del ministero nella tutela del patrimonio forestale e boschivo italiano.
L'Italia nel 2008 è diventata la prima nazione importatrice di legname in Europa e la 4a al mondo. Nei nostri confini arriva il 14% del legname fuorilegge della Bolivia, il 24% di quello del Camerun, il 33% del legno illegale della Costa d'Avorio, il 25% di quello della Repubblica Democratica del Congo, il 36% dal Congo, il 24% dal Gabon, il 14% dall'Indonesia, il 13% dalla Thailandia, il 5% dalla Malesia e il 7% dalla Cina. Negli ultimi anni nel mercato illegale italiano si sono affacciati anche i paesi dell'est facendo entrare in Italia l'illegale che esce dalla Bosnia (42%) e Ucraina (11%). Questo giustifica l'impegno verso la valorizzazione degli strumenti come la certificazione forestale. In questa ottica lo sforzo di Pefc affinché questo processo di progressiva trasparenza del mercato del legname legale porti ad una valorizzazione del legname in quanto materia prima rinnovabile ed ecologica per eccellenza.
"Pefc Italia - sottolinea il segretario nazionale Antonio Brunori - guarda con piena soddisfazione l'impegno del mondo produttivo verso la gestione sostenibile delle foreste e verso l'approvvigionamento responsabile del legname. Ogni sforzo verso l'uso delle risorse forestali in maniera equa e trasparente permette di ridurre le condizioni di base del commercio illegale del legname e dell'illegal logging, cioè dell'abbattimento illegale di vaste aree forestali in Asia, Africa, Sud America ed Est Europa".
La certificazione della gestione forestale sostenibile e della rintracciabilità dei prodotti di origine forestale è lo strumento principe per ottenere tali garanzie di legalità e di sostenibilità gestionali; la certificazione forestale Pefc è la più diffusa nel mondo e in Italia "Mi auguro quindi - conclude il segretario Pefc Brunori - che la promozione da parte del WWF del Global Forest & Trade Network sull'acquisto responsabile dei prodotti forestali non dia origine a situazioni opportunistiche e che sia dato spazio alla certificazione forestale Pefc, che caratterizza in maniera virtuosa il 70% del legname di conifere di origine italiana e i 2/3 del legname certificato circolante nel mondo".