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    Global Green New Deal. Biologico asse portante

    Un investimento pari all' 1% del Pil del pianeta, potrebbe rappresentare la svolta e il rilancio per l'economia globale. Lo dice l'Onu.
    20 marzo 2009 - Redazione GreenPlanet.net
    Fonte: Redazione GreenPlanet.net - 20 marzo 2009

    Un investimento pari all' 1% del Pil del pianeta, potrebbe rappresentare la svolta e il rilancio per l'economia globale. Lo dice l'Onu.

    Investire 750 miliardi di dollari - a tanto ammonta l'1% del prodotto lordo del nostro pianeta - lungo 5 assi d'intervento ad altissimo tasso di sostenibilità. E' questa la ricetta contenuta nel rapporto "A Global Green New Deal Policy Brief" del Programma Onu per l'ambiente (Unep), uno strumento che i leader del G20 sono tenuti a valutare con attenzione in vista dell'incontro che si svolgerà a Londra il prossimo Aprile. I cinque punti. Efficienza energetica degli edifici; energie rinnovabili; trasporto sostenibile; infrastrutture ecologiche su scala mondiale; agricoltura sostenibile.

    Il rapporto sollecita l'investimento in progetti di sviluppo dell'agricoltura sostenibile, azione che deve poi accompagnarsi ad interventi sui mercati. L'obiettivo deve essere quello di sostenere la produzione sostenibile delle economie in via di sviluppo, non solo per sostenere gli sforzi di riduzione della povertà, ma anche per migliorare la sicurezza alimentare e ridurre al minimo la pressione sugli ecosistemi, compresi i suoli ed il clima.

    Il rapporto cita il caso dell´agricoltura biologica - i cui quattro principi guida sono la salute, l´ecologia, l´equità e la cura - e 114 casi di conversione all´agricoltura biologica in Africa, con rendimenti aumentati di oltre il 100%. Secondo i dati sulla produzione biologica e il commercio disponibili per più di 140 paesi, negli ultimi anni le vendite di prodotti biologici sono aumentate di oltre 5 miliardi di dollari all´anno raggiungendo più di 46 miliardi nel 2007.

    "L´agricoltura biologica - è scritto nel rapporto -offre un vero mercato e opportunità di riduzione della povertà per Paesi in via di sviluppo, in quanto se oltre il 97% dei ricavi sono generati in Europa e Nord America, oltre l´80% dei produttori si trovano in Africa, Asia e America Latina. I maggiori Paesi produttori sono l´Uganda, seguita da India, Etiopia e Messico. L´agricoltura sostenibile emette meno gas serra e assorbe più CO2".

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