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    G8 agricolo. Il momento di Zaia

    Tre giorni che passeranno alla storia. Da questo incontro uscirà un manifesto per ridisegnare l'agricoltura del nuovo secolo," è molto sicuro il ministro Zaia alla presentazione della riunione dei ministri dell'Agricoltura G8, da oggi, per 3 giorni in provincia di Treviso.
    20 aprile 2009 - Redazione GeenPlanet.net
    Fonte: GeenPlanet.net - 18 aprile 2009

    G8 agricolo.Il momento di Zaia "Tre giorni che passeranno alla storia. Da questo incontro uscirà un manifesto per ridisegnare l'agricoltura del nuovo secolo," è molto sicuro il ministro Zaia alla presentazione della riunione dei ministri dell'Agricoltura G8, da oggi, per 3 giorni in provincia di Treviso.

    Sono già presenti, ha annotato il sito del ministero, oltre alla presidenza italiana, le delegazioni di tutti gli altri Paesi G8, insieme al commissario europeo all'agricoltura Mariann Fischer Boel e al viceministro dell'agricoltura della Repubblica ceca, rappresentante della Presidenza di turno dell'Ue Ivo Hlavac. La delegazione della Presidenza italiana è composta da 13 persone; quella francese da otto; quella tedesca da sei; quella giapponese da cinque; quella russa da cinque, come pure quella britannica, quella statunitense, quella ceca e quella della Commissione europea.

    "Sarà compito della presidenza italiana - ha detto Zaia - trovare una sintesi di tutte le istanze che verranno rappresentate. Ho avuto modo già nei giorni precedenti di confrontarmi con i miei colleghi, e credo che ci sia la volontà di trovare una strategia condivisa per uscire dalla crisi e garantire la sicurezza alimentare sia nei paesi in via di sviluppo che in quelli industrializzati". Il concetto di "sicurezza alimentare", ci ha tenuto a spiegare il ministro, non riguarda solo "la food security, ossia garantire l'approvvigionamento alimentare a tutte le popolazioni, ma anche la food safety, cioè lavorare perché il cibo che ci impegniamo ad assicurare a tutti sia un cibo sano e di qualità".
    "La qualità non deve essere un lusso - ha spiegato - ma uno standard, e su questo fronte l'Italia è in prima linea. Per questo uno dei temi in agenda dell'incontro di oggi sarà proprio quello, fondamentale, dell'origine dei prodotti". Il ministro allude alla delicata questione dei falsi alimentari "è come avere al polso una bruttissima copia di un orologio svizzero: a prima vista potrà sembrare uguale, ma dopo qualche giorno già è da buttare".
    "La tutela della qualità e della salubrità del cibo va di pari passo con la difesa le produzioni locali", ha proseguito il ministro. "Proteggere le identità produttive significa farsi garanti di un modello di agricoltura che allei le nuove tecnologie alla terra e che sappia tutelare i contadini e i consumatori, in ogni angolo del pianeta".

    Sul tavolo molte questioni ma una in particolare, quella sugli ogm, tocca sul vivo l'interesse di molti cittadini che in questi giorni hanno sollecitato un intervento del ministro. Zaia, al solito, ha ribadito la sua contrarietà, ma non una chiusura netta alla sperimentazione, oltre ad aver precisato che, comunque, non si tratta della linea del governo. Potrebbe trattarsi di strategia, secondo alcuni, o di un limite, secondo altri; restiamo a vedere. Una riunione chiusa dei cosiddetti 8 Paesi più industrializzati non corrisponde, in questo momento, ad un'espressione rappresentativa esauriente e completa degli interessi e delle esigenze, soprattutto in questo settore. Ma potrebbe essere utile sul fronte dell'indirizzo delle politiche di sviluppo agricolo e le pieghe metodologiche che queste assumeranno. Il tema degli ogm, quindi, non sarà pure il problema principale ma di sicuro rappresenterà il termometro dell'interesse che si vorrà porre al ruolo che l'agricoltura assumerà, subito dopo questo incontro.

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