Nuove ricerhe oncologiche nelle Marche
Introduzione
I "Filmati" vi aiuteranno a comprendere il meccanismo con cui si forma la cellula cancerosa. Nella sezione "test del sangue" vedrete anche alcune foto dei test per la diagnosi precoce di cancro. Nella sezione "filmati" ne viene riprodotto uno dal vivo. Sono immagini stupende ed incredibili. Se lo saranno anche per voi scrivete o telefonate allo 0733 523982, visitate la pagina "donazioni" e aiutate la nostra ricerca.
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Dr. Vecchietti Armando
0733 - 523982
dalle 19.00 alle 22.00
Lo scopo di questa pubblicazione è spiegare:
- il meccanismo con cui si forma la cellula cancerosa.
- le due fasi di cui si compone il processo canceroso.
- la diagnosi precoce.
Reich ha perfettamente ragione quando afferma che uno dei maggiori ostacoli alla comprensione del cancro è proprio il modo meccanicistico di intendere la malattia.
Attualmente molti oncologi ipotizzano cause virali, biochimiche o genetiche. Altri pensano ad un deperimento dei meccanismi immunitari, molti credono che presto si troverà un vaccino o che le cellule staminali risolveranno il problema. Di fatto tutta l'oncogenesi brancola nel buio e spesso molte delle sofferenze che il malato di cancro sopporta sono più dovute alla cura piuttosto che alla malattia in se stessa.
Per la medicina ufficiale il tumore è considerato la malattia stessa. Dopo oltre 40 anni di ricerche, ancora oggi le cure si basano sulla sua asportazione chirurgica, nel tentativo di distruggerlo con irradiazioni o di aggredirlo con sostanze chimiche. In altre parole la cellula cancerosa è considerata l'unico bersaglio dell'intervento terapeutico a causa della premessa meccanicista che essa insorge ed aggredisce un organismo per altri versi sano.
Individuare il meccanismo di formazione della cellula cancerosa è quindi una delle tappe fondamentali per la comprensione di questa patologia.
Le incredibili immagini dei filmati e delle foto riportati in questo sito non danno una risposta a tutte le domande nè risolvono tutti i dubbi. Sono piuttosto dei fatti che, interpretati con una nuova chiave di lettura, ci porteranno ben oltre i limiti raggiunti fino ad oggi dalla medicina ufficiale.
L'Enigma del processo canceroso
Fra i tanti problemi irrisolti dell'oncologia, quello che più interessa ai ricercatori è il modo in cui si formano le cellule cancerose.
Quando si sviluppa un tumore, è opinione corrente che una o più cellule precedentemente tranquille e considerate sane comincino ad "agitarsi". Dividendosi rapidamente attuano una vigorosa proliferazione formando il tumore maligno vero e proprio. Inoltre sappiamo che le cellule cancerose contrariamente alle cellule sane, possono dotarsi di movimento ed hanno la capacità di infiltrarsi nei tessuti circostanti.
Come è possibile che una cellula sana, immobile, che vive e funziona con altre cellule sane, si stacchi da esse, acquisti motilità e divenendo "selvaggia" sia capace di distruggere un organismo?
Sapendo che dal punto di vista vitale la cellula cancerosa è una struttura molto debole e può essere facilmente distrutta, come è possibile che ciò accada?
Di fatto, la ricerca oncologica tradizionale non sa cosa realmente succede tra lo stato di salute e quello di malattia.
E' un errore credere che la cellula cancerosa si sviluppi direttamente dalle cellule sane. In verità, molto tempo prima, nel tessuto colpito si verificano una serie di processi patologici che annunciano e precedono la cellula cancerosa vera e propria.
Il tumore maligno non è la cosa più importante del cancro. Esso rappresenta solo la manifestazione più vistosa della malattia. Se la lotta contro il cancro non ha fatto progressi veri, ciò è dovuto al fatto che si è continuato a ritenere il tumore locale la malattia vera e propria ignorando il cancro come malattia globale di tutto l'organismo.
La cellula cancerosa pienamente sviluppata in realtà è il prodotto finale di una lunga serie di processi che avvengono nei tessuti colpiti.
Vederemo qui di seguito che esistono delle fasi tipiche, assenti nel tessuto sano, che dalla decomposizione dei tessuti ci portano a queste formazioni.
Le cellule sane e viventi hanno un protoplasma azzurrognolo. Nei tessuti cancerosi le stesse cellule osservate in vivo presentano al loro interno delle vescichette di un colore azzurro cupo o piccolissimi corpuscoli neri.
Annotiamo questo particolare e ci accorgeremo presto che lo sviluppo di una cellula cancerosa è sempre ed ovunque preceduto dalla disgregazione vescicolare della cellula sana (cellule Ca1-Ca2).
Tutte le cellule cancerose originano dalla riaggregazione di queste vescicole (vedi filmati)
Con ulteriori modificazioni morfologiche si arriva alla comparsa di cellule con una forma affusolata. Esse rappresentano la cellula cancerosa finita, tipica ed unica per tutti i tipi di cancro. (cellule Ca3)
Le cellule cancerose Ca3 hanno la caratteristica forma a clava o caudata. Possono essere grandi o piccole, quelle piccole per motivi ancora sconosciuti sono molto più pericolose e portano alla morte in maniera molto più rapida.
E' importante notare che questa forma non esiste in nessuna altra cellula somatica sana del corpo (soltanto nel muco gastrico troviamo cellule cilindriche che ad un esame superficiale possono assomigliare alle nostre formazioni cancerose)
Allo stadio finale, le cellule dei tessuti colpiti si trasformano in un ammasso di organismi unicellulari di dimensioni e forme diverse. Se questo processo potesse svolgersi senza che sopravvenisse la morte, l'organismo colpito si trasformerebbe in un ammasso melmoso di protozoi.
Nel cancro, il normale processo di necrosi generalizzato che si istaura naturalmente con la vecchiaia, risulta anticipato ed accelerato. Esso è prematuro ma regolare. L'essenza patologica consiste solo nella precocità e nell'accelerazione con cui il processo avviene.
Il disturbo interessa in modo particolare il sistema sanguigno e con esso tutto l'organismo.
Il tessuto canceroso in decomposizione è sempre putrescente e il prodotto finale è sempre rappresentato da una straordinaria quantità di corpuscoli T (test dell'autoclave).
Sono microrganismi Gram negativi di 0.2 - 0.3 micron
Essi costituiscono un grave pericolo per l'organismo in quanto: maggiore è il numero delle cellule cancerose che si decompongono, maggiore è l'intossicazione T che ne deriva.
La vera difficoltà terapeutica non risiede nella distruzione del tumore o nell'uccisione della cellula cancerosa ma nell'espulsione dal corpo dei prodotti della putrefazione e della decomposizione.
Lo stato di putrefazione dell'organismo è possibile coglierlo da un test che si esegue sul sangue.
I corpuscoli T possono formarsi anche da semplici lesioni traumatiche dei tessuti.
Una volta formatisi essi stimolano la reazione vescicolare delle cellule che a loro volta generano la cellula cancerosa. Classica è la formazione di un tumore dal danneggiamento causato da una protesi dentaria. Quello che conta però non è, come si pensa, il danneggiamento locale del tessuto, bensì la quantità di carica energetica di partenza dell'organismo.
Sarebbe ora che in medicina si facesse sempre più strada l'idea che l'agente e la causa patologica specifici, diventano attivi soltanto quando l'organismo lo consente.
Il primo vero passo nell'innesco di un tumore maligno non sono dunque le cellule cancerose e neppure la disintegrazione vescicolare delle cellule sane ma la massa di corpi T presente nei tessuti.
I copuscoli T possono essere ritrovati anche in organismi sani e questo può sembrare un contro senso.
Va spiegato che l'organismo sano non si distingue da quello canceroso per l'assenza di corpuscoli T ma per la carica energetica, cioè per la capacita' di tenerli a freno e per la bassa disponibilità dei suoi tessuti a disgregarsi in essi.
La tendenza al cancro è un fatto universale.
Non esiste una vero e proprio elemento cancerogeno. Fino a che l'organismo è forte, ogni corpuscolo T generato da questi "cancerogeni", viene annientato e reso innocuo.
La predisposizione al cancro si può quindi determinare osservando la resistenza biologica del sangue e dei tessuti alla putrefazione che a sua volta è determinata dalla carica energetica e dalla potenza dell'organismo. (è su questo presupposto che si basano i test del sangue per la diagnosi precoce di cancro).