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    Pomodori, attenti al sapore

    La Asl di Teramo invita a non consumare quelli che hanno un odore dicloro. Il caso dei pomodori con residui chimici comincia a destare preoccupazione.
    3 ottobre 2009 - Alessia Marconi (Redazione il Tempo)
    Fonte: Il Tempo - 02 ottobre 2009

    La Asl di Teramo invita a non consumare quelli che hanno un odore dicloro. Il caso dei pomodori con residui chimici comincia a destare preoccupazione. E così mentre si attendono i risultati ufficiali dell'Istituto Zooprofilattico di Teramo, il Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione invita tutti i cittadini che avvertono un odore sospetto su pomodori e passate fatte in casa a non consumarli e a rivolgersi alla Asl.

    Sotto accusa un prodotto della Bayer CropScience, tanto che la stessa Asl invita i coltivatori che ne hanno fatto uso a rivolgersi alle autorità sanitarie. "Le segnalazioni pervenute da parte di cittadini che hanno riscontrato odore di sostanza chimica sui podomori e sulle passate sono una quindicina - spiega il direttore del Sian Maria Maddalena Marconi - e dalle interviste eseguite è emerso che il fenomeno riguarda in prevalenza i pomodori "a pera".

    Le ispezioni effettuate presso i produttori agricoli hanno evidenziato che tutte le colture di pomodori erano state trattate con il prodotto fitosanitario fungicida Volare della Ditta Bayer CropScience e che risultano rispettati gli intervalli di sicurezza, cioè i giorni che devono trascorrere tra il trattamento in campo con prodotti fitosanitari e la raccolta della derrata, e le indicazioni della etichetta".

    Sei, al momento, i campionamenti di pomodori effettuati ed inviati allo Zooprofilattico per gli accertamenti del caso, mentre per quel che riguarda gli esami sulle conserve fatte in casa e portate alla Asl dai cittadini gli esami organolettici effettuati dallo Zooprofilattico avrebbero evidenziato come su 15 campioni sospetti "otto sono risultati non conformi per "presenza di un forte odore assimilabile a quello del cloro"".

    Un problema che secondo la Asl gli agricoltori avrebbero evidenziato ai rivenditori di prodotti fitosanitari già alla fine di giugno. E questi ultimi ne avrebbero informato l'Arsaa. Eppure nessuno si sarebbe mosso per informare i consumatori. Il problema, inoltre, sarebbe noto anche alla Bayer alla quale oggi la Federconsumatori chiede l'apertura di un tavolo conciliativo per i rimborsi ai cittadini che hanno subito il danno. "Inoltre invieremo un esposto alla Procura dell'Aquila - commenta l'associazione dei consumatori - per valutare eventuali profili di responsabilità penale da parte dei responsabili dell'Arsaa che a quanto pare nulla hanno fatto per evitare tale problematica".

    Sulla questione è intervenuto anche il presidente del consorzio agrario di Teramo Manola di Pasquale che sottolinea come durante "la campagna pomodori" i tecnici e consulenti dell'ente che hanno svolto attività di assistenza presso le aziende socie e clienti hanno consigliato per la coltivazione dell'ortaggio "prodotti di alta qualità e soprattutto un fitosanitario fungicida diverso da quello della Ditta Bayer".

     

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