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    Firma la petizione contro l'inceneritore di Parma

    Il 31 dicembre 2011 dovrebbe sorgere a Ugozzolo (solo 4 km dal centro)
    un inceneritore di rifiuti, ma molti si oppongono... perché?
    Per firmare la petizione: www.gestionecorrettarifiuti.it

    6 dicembre 2009

    Il 31 dicembre 2011 dovrebbe sorgere a Ugozzolo (solo 4 km dal centro)
    un inceneritore di rifiuti, ma molti si oppongono... perché?

    Per firmare la petizione: www.gestionecorrettarifiuti.it


    «Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma» (ricordate la legge di conservazione della massa,
    enunciata nel XVIII secolo da Antoine Lavoisier?), significa che in una reazione chimica
    la massa iniziale è esattamente uguale alla massa finale.

    Questo per spiegarvi come funzionerà l'inceneritore: se bruceremo 130.000 tonnellate l'anno di rifiuti
    (questa la taratura del nuovo inceneritore), usciranno 130.000 tonnellate l'anno di scarti,
    composti da:

    fumi e polveri di scarico che andranno in atmosfera (con un raggio di ricaduta di 30 km),
    ceneri nocive che andranno in discariche speciali (altro che eliminazione delle discariche!)
    acque di scarico inquinate che comprometteranno falde e terreni.


    Il trattamento dei fumi con additivi e l'ossigeno usato per la combustione aumentano il bilancio degli scarti e la loro massa finale.
    Quindi, l'inceneritore, NON RISOLVE il problema dei rifiuti eliminandoli, ma semplicemente li trasforma
    in una composizione chimica differente, rendendoli anche MOLTO PIU' NOCIVI dei prodotti di partenza!

    I rifiuti non li vediamo più con i nostri occhi,
    ma sono nell'aria e li respiriamo con il nostro naso!


    Dal camino di un inceneritore fuoriescono almeno 250 sostanze note*, tra cui:

    anidride solforosa particolato grossolano (PM10) arsenico
    acido cloridrico particolato sottile (PM2,5) tallio
    anidride carbonica nano polveri cromo
    ossidi di azoto cadmio nichel
    diossine tungsteno rame
    furani piombo mercurio
    molecole a base di carbonio zinco

    *a queste aggiungiamo le sostanze IGNOTE, formatesi ad altissime temperature,
    e di cui non si sa ancora nulla degli effetti sull'uomo!


    Le DIOSSINE, in particolare, sono tra le sostanze più velenose che esistano (per avvelenare un uomo adulto ne bastano pochi milionesimi di milionesimi di grammi!), si formano dalla combustione di materiali contenenti cloro (es. PVC) tra i 300°C e i 500°C, in presenza di metalli che fungono da catalizzatori. Innalzando la temperatura si riesce ad abbattere (ma non ad eliminare) le emissioni di diossina distruggendo la molecola (di solito si arriva anche a 1000°C);

    così facendo, però, si formano altre sostanze pericolose come le NANO POLVERI
    (più è alta la temperatura, più fini sono le particelle) in grado di penetrare affondo negli alveoli polmonari, entrare nel circolo sanguigno e compromettere la struttura del DNA cellulare con possibile formazioni di tumori o malformazioni.

    E' forse un caso che nelle zone limitrofe agli inceneritori
    le malattie cardiovascolari, le malformazioni fetali, i tumori,
    le leucemie infantili siano in drastico aumento
    rispetto alla media nazionale?

    E' forse un caso che in USA, oltre al costo degli impianti (che sono privati e in via di abbandono), si mette in preventivo anche il costo delle spese sanitarie? Tutte queste sostanze entreranno inevitabilmente nella catena alimentare, nella frutta, nella verdura, nel foraggio,

    nell'erba che mangiano gli animali dai quali si ottengono
    il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Parma;

    Che fine faranno tutti i marchi DOP?
    Oltre a respirare questi inquinanti li mangeremo anche! (A Brescia avevano sospeso la produzione di latte perchè contenente diossina!)

    Molti pensano che i filtri adoperati per purificare i fumi riescano a trattenere tutti questi inquinanti.
    Non è vero!
    Trattengono solo una minima parte, gli scarti più grossolani, ma le polveri più fini e dannose passano senza problemi e non esiste (ancora per ora) nessun metodo fisico o chimico per trattenerli!

    Ma anche ammesso per ipotesi che questi filtri trattengano il 100% degli inquinanti,
    cosa ne facciamo dei filtri ormai pieni? Li bruciamo? Rimarranno per sempre nell'ambiente!

    Forse qualcuno chiamerà gli inceneritori col nome di termovalorizzatore” parola che l'UE ha espressamente vietato (multando pergiunta l'Italia) perché dai rifiuti non si valorizza un bel niente, il rendimento è in passivo! (Si produce, dalla combustione di una bottiglia d'acqua in PET, 1/180 dell'energia che è stata necessaria utilizzare per produrre la stessa bottiglia!)
    In Europa la tendenza alla costruzione degli inceneritori è in declino
    per soluzioni più economiche e non inquinanti!

    Solo in Italia (dove gli inceneritori sono pubblici, incentivati tramite i CIP6 delle nostre bollette e per questo multati per l'ennesima volta dalla UE!) sono in crescita, come se fosse l'unica alternativa al problema rifiuti!

    Non è vero! San Francisco, Canberra, Tel Aviv (solo per dirne alcune) sono città molto più grandi di Parma e non hanno l'inceneritore, come fanno?
    Semplice, applicano una politica di rifiuti zero (leggi cos'è alla pag. alternative), una raccolta differenziata spinta (che verrebbe vanificata da un inceneritore, poiché la maggiore fonte di combustibile sarebbero proprio carta e plastica, che hanno un elevato potere calorifico) ed il sistema del trattamento meccanico biologico (TMB) che, oltre a recuperare più del 98% dei materiali e a costare molto meno (10 milioni, contro i 180 milioni dell'inceneritore), non inquina e crea occupazione e ricchezza!

    Quindi la favola dell'inceneritore non conviene sotto nessun punto di vista!

    Forse non meritiamo tutto questo. La Pianura Padana è considerata tra le 5 zone del pianeta più inquinate in assoluto (vedi immagine alla pagina "parma"), dove l'aspettativa media di vita è di 36 mesi inferiore rispetto alla media nazionale!

    Le alternative ci sono. Ma OCCORRE FAR SENTIRE LA PROPRIA VOCE.
    Tutti siamo responsabili di ciò che accadrà.

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