barralunga

REES Marche

RSS logo

Calendario

    Beni comuni

    Maschera anti-radiazioni alla Sirenetta, blitz di "Don’t nuke the climate" a Copenhagen

    L'assalto alla Sirenetta é avvenuto dopo pochi giorni dall'apparizione di uno grande striscione a 100 metri dal Bella center, con su scritto Don't Nuke the Climate! La campagna internazionale Don't nuke the climate raggruppa oltre 350 organizzazioni in 45 paesi.
    13 dicembre 2009 - Redazione Rees Marche
    Fonte: greenreport.it - 10 dicembre 2009

    LIVORNO. Sette delle associazioni che formano la rete ambientalista di Don't nuke the climate (Legambiente, Réseau Sortir du nucléaire (Francia), Wise (Olanda), Women in Europe for a Common Future (Europa), Umweltinstitut München (Germania), Ecodefense (Russia), Noah (Amici della Terra Danimarca), Inforse (Ue, International Forum on Globalization (Usa), EcoForum (Kazakistan), The Planet of Hopes (Russia), Open Asia (Tagikistan) e Women's International League for Peace and Freedom) hanno circondato la statua della Sirenetta di Copenhagen, simbolo della città, dichiarando l'area a rischio nucleare e infilando alla scultura di una maschera contro le radiazioni. «A tre giorni dall'inizio del vertice delle Nazioni Unite sul clima, le otto organizzazioni denunciano così i tentativi dell'industria nucleare di utilizzare la crisi climatica per i propri interessi - si legge in un comunicato - Promuovere una nuova corsa all'atomo, come stanno facendo oggi alcuni Stati, significa imboccare una strada senza uscita».

    Sirenetta con maschera anti radiazioni

    La campagna internazionale Don't nuke the climate raggruppa oltre 350 organizzazioni in 45 paesi. Per fermare la corsa all'atomo ed escludere il nucleare dal vertice di Copenaghen la campagna ha già raccolto oltre 50mila firme.

    Le Ong sono preoccupate per gli smaccati tentativi di inserire il nucleare all'interno del nuovo trattato post Kyoto, nella lista delle tecnologie da sostenere per la lotta ai cambiamenti climatici.

    Legambiente evidenzia che «Giustamente escluso dal Protocollo di Kyoto il nucleare è improvvisamente rientrato nei negoziati sul clima lo scorso ottobre durante i colloqui di Bangkok. Se venisse inserito nell'accordo sul clima come una delle tecnologie pulite, permetterebbe ad alcuni stati di ottenere finanziamenti per costruire reattori all'estero».

    Secondo le associazioni di Don't nuke the climate «La pianificazione di nuove centrali atomiche sta già  sottraendo tempo e risorse alle vere soluzioni al cambiamento climatico a cominciare dalla promozione delle rinnovabili e dalle politiche per l'efficienza energetica. I governi riuniti a Copenaghen devono trovare un accordo ambizioso e vincolante e devono rifiutare con decisione le false soluzioni a cominciare dal nucleare e dal cosiddetto carbone pulito».

    Per Réseau Sortir du nucléaire «Durante il Summit di Copenhagen, i decisori non hanno solo il dovere di pervenire ad un accordo ambizioso sul clima ma anche di rifutare "false buone soluzioni"». A spingere sono Paesi come la Francia ed altri Paesi nucleari e che vorrebbero diventarlo, come l'Italia, che così potrebbero rivedere al ribasso i loro obiettivi di riduzione dei gas serra anche vendendo i reattori come tecnologie pulite ai Paesi in via di sviluppo, inoltre, così  il nucleare avrebbe a disposizione altri finanziamenti pubblici per combattere il cambiamento climatico. Dopo il danno la beffa..

    L'assalto alla Sirenetta é avvenuto dopo pochi giorni dall'apparizione di uno grande striscione a 100 metri dal Bella center, con su scritto Don't Nuke the Climate!

    Per gli ambientalisti «Il nucleare é troppo pericoloso (scorie, incidenti, proliferazione...), troppo lento di fronte all'urgenza climatica (10 anni per costrire un reattore), troppo costoso ed inappropriato per lo sviluppo del Sud, Se questa tecnologia fosse inclusa nel nuovo accordo climatico, priverebbe dei finanziamenti le vere soluzioni che sono soprattutto l'efficienza energetica e le energie rinnovabili. Ricorrere al nicleare é dunque condannare al fallimento la lotta al cambiamento climatico».

    Sito realizzato con PhPeace 2.6.32

    PhPeace è software libero, e ognuno è libero di ridistribuirlo secondo le condizioni dellaLicenza GNU GPL

    A meno di avvisi di particolari (articoli con diritti riservati) il materiale presente in questo sito può essere copiato e ridistribuito, purchè vengano citate le fonti e gli autori. Non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale pubblicato.

    validateXHTMLcclvalidateCSS

    Segnala eventuali errori al WebMaster | RSS logo