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    Incontro con le piante nel ritmo delle stagioni

    Novembre-Dicembre 2009: La rosa canina
    Le colline, gli altipiani, le montagne italiane sono piene di cespugli di rosa canina. La più selvatica delle rose, dall'umile aspetto, forma vigorosi arbusti sui terreni incolti e può raggiungere tre metri di altezza e un diametro di due.
    17 dicembre 2009 - Karin Mecozzi

    Novembre-Dicembre 2009: 

    La rosa canina

    disegno di rosa canina

    La vendemmia è  terminata e il vino bolle nelle cantine. Si assaggia il dolce mosto con le castagne e si accendono presto le luci alla sera, aspettando il solstizio d'inverno. Mentre la natura riposa, a novembre e dicembre, sotto terra, si mantiene ancora un certo tepore. Le radici si impregnano di zuccheri come riserva per la futura ricrescita, mentre i semi attendono il momento di muoversi.

    Oggi si sa poco della vita invernale della natura. Si ha sempre meno occasione di percepire i cambiamenti delle stagioni. Quando arrivano le forze del gelo e della neve,  tuttavia, e il Natale si avvicina, si usano nuovamente gli antichi simboli per decorare gli spazi interni, ad esempio durante l'avvento. Quei simboli provengono dal regno delle piante, come l'agrifoglio, l'abete e il pino, il vischio, il muschio per il presepe.

    Nella nostra corona d'avvento, insieme ai rami di abete, inserisco rametti appena raccolti di rosa canina, con i cinorrodi rosso scarlatto, lucidi e allegri. Quei piccoli frutti hanno molta importanza per la nostra salute.

     

    Rosa canina L.

         Le colline, gli altipiani, le montagne italiane sono piene di cespugli di rosa canina. La più selvatica delle rose, dall'umile aspetto, forma vigorosi arbusti sui terreni incolti e può raggiungere tre metri di altezza e un diametro di due. Partendo dalla base, i lunghi rami si aprono a raggio. Sono coperti di spine a mezza luna taglienti come le lame e temute dagli animali selvatici che si avvicinano, ghiotti di frutti.

         L'apparato radicale della rosa canina custodisce la vitalità dell'intera pianta, che è straordinaria. Negli incendi estivi bruciano i rami, tutte le parti aeree, ma già nella stagione successiva spuntano dei getti nuovi dalla parte sotterranea.

         Le foglie composte imparipennate sono formate da 5-7 foglioline ovali e seghettate. Sono verdi scure, una delizia per i caprioli e in estate sembrano "sudare". I fiori sbocciano da aprile a maggio. A differenza delle rose coltivate non formano corolle piene, ma aperte, con lunghi stami gialli a ciuffetti che attirano gli insetti.

    foto di rosa canina

         I 5 petali bianchi o rosati profumano delicatamente. Quando si raccolgono perdono velocemente la fragranza. Un modo per trattenere l'essenza è riempire un piccolo recipiente di vetro di petali, coprire con alcol a 90° e lasciare in macerazione in un luogo caldo per tre giorni. Si filtra e si diluisce con idrolato di rose o acqua distillata nella proporzione di uno a due. Il liquido ottenuto serve a profumare l'ambiente e la biancheria (si distribuisce finemente con una spruzzino negli armadi). Aiuta a decongestionare gli occhi stanchi: si aggiungono 20 gocce di estratto a 30 ml di acqua tiepida, si mescola bene e si intingono dei batuffoli di cotone da tenere sugli occhi.

         I frutti di rosa canina maturano tra ottobre e dicembre. Tingono di rosso la macchia autunnale. I frutti, i cinorrodi, hanno un gusto inconfondibile, leggermente astringente. Sono ricchi di vitamina C, minerali (silicio!), acidi organici, pectina, carotene e flavonoidi, mucillagini, tannini, zuccheri. Sono ricostituenti, diuretici, prevengono la caduta dei capelli. Il decotto di soli semi ha un buon sapore di vaniglia; è consigliata come diuretico non irritante e secondo la medicina di Ildegarda da Bingen cura i disturbi della colecisti.

    foto di fiore di rosa canina

    Con i frutti maturi si prepara una salsa deliziosa:

    Salsa dolce di rosa canina

    1/2 kg di cinorrodi dimezzati e perfettamente puliti (privarli di semi e pelucchi)

    Acqua q.b. per coprire i frutti

    200 g di zucchero di canna

    200 g di sciroppo d'acero

    ½ stecca di vaniglia

    Bollire i cinorrodi di rosa canina e la vaniglia in poca acqua finché sono ben cotti. Togliere la stecca di vaniglia, frullare e aggiungere lentamente zucchero e sciroppo d'acero. Cuocere per altri 10 minuti e versare in bottigliette di vetro (chiedete al bar le bottigliette dei succhi).

    La salsa si conserva a lungo. E' buonissima sui dessert, sul gelato alla vaniglia. Dà un tocco particolare alle portate di formaggi stagionati, di fossa o il pecorino.

         Buon Natale e un anno nuovo sereno!

         Karin Mecozzi

         Erborista ed Esperta qual. di fitoterapia

         karin.mecozzi@aruba.it

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