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    PSICOFARMACI: Troppi consumi e poca informazione

    Il consumo di psicofarmaci in Italia è aumentato in modo preoccupante negli ultimi anni. Secondo l'Osservatorio Nazionale sull'impiego dei medicinali (Osmed) dal 2000 al 2003 si è registrato un aumento del 75%.
    27 aprile 2010 - Redazione REES Marche

    Il consumo di psicofarmaci in Italia è aumentato in modo preoccupante negli ultimi anni. Secondo l'Osservatorio Nazionale sull'impiego dei medicinali (Osmed) dal 2000 al 2003 si è registrato un aumento del 75%.

    Nel rapporto ESPAD 2007 dell'Osservatorio Europeo sulle droghe e Tossicodipendenze, uno studio svolto in 35 Paesi europei su 100 mila studenti tra i 15 e i 16 anni, per stimare l'andamento del consumo di tabacco, alcol, cannabis, inalanti e psicofarmaci tra i giovani, quelli italiani sono al quinto posto per tranquillanti e sedativi.

    Gli psicofarmaci consumati vanno dagli analgesici, agli antidolorifici, dai sedativi e tranquillanti, agli stimolanti. Gli analgesici e gli antidolorifici, assunti per rilassarsi o dormire o per migliorare l'umore, sono a base di oppioidi, agiscono sul cervello bloccando la percezione del dolore e molti stimolano il piacere. I sedativi e i tranquillanti, usati per insonnia, ansia e tensione, rallentano le funzioni del sistema nervoso centrale e dunque le funzioni motorie. Gli stimolanti sono di solito impiegati per migliorare la qualità dell'attenzione, la percezione di forza e energia. Tutti farmaci spesso assunti con altre droghe o alcol, incentivando certi effetti collaterali o causandone di sconosciuti.

    Tra i principali effetti secondari che si manifestano con l'uso prolungato ci sono: sedazione, rallentamento dei riflessi, incoordinazione motoria, difficoltà di memoria, confusione mentale, riduzione dell'attenzione, letargia, eruzioni cutanee, nausea, cefalea, riduzione della libido, vertigini. La comparsa di queste manifestazioni varia da individuo a individuo.

    Tutte le benzodiazepine danno dipendenza fisica e se l'assunzione viene interrotta all'improvviso, può verificarsi una vera e propria sindrome di astinenza, caratterizzata da insonnia, vertigine, cefalea, anoressia e, nei casi più gravi, anche ipotensione, ipertermia, psicosi, epilessia, crampi muscolari, sudorazione e coma.

    Recenti studi hanno dimostrato che queste sostanze provocano assuefazione, tolleranza e dipendenza che si manifesta con agitazione, dolori muscolari e alle ossa, insonnia, diarrea, vomito e tremori. La morte per overdose a causa di depressione del sistema respiratorio è una possibile conseguenza dell'abuso di analgesici e antidolorifici; quello di sedativi e tranquillanti può sfociare nelle convulsioni mentre l'abuso di stimolanti porta tremori, contrazioni muscolari, affaticamento, palpitazioni cardiache.

    L'abuso di tali sostanze sta aumentando anche a causa della disinformazione. Le strade che conducono all'uso di queste sostanze sono diverse e molto spesso le persone sono all'oscuro degli effettivi pericoli. Così si crea un vortice di giustificazioni e poi di dipendenze. Alcune persone subiscono anche abusi da somministrazioni eccessive. A scopo informativo e di prevenzione i volontari del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani rendono disponibili gratuitamente materiali informativi, ed è possibile segnalare abusi subiti per trattamenti di questo tipo.

    Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani onlus

    Tel. 02 36510685

    Email: info@ccdu.org

    www.ccdu.org

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